Amalfi: bonifica spiaggia di Santa Croce, i proprietari ricorrono al Tar

Amalfi: bonifica spiaggia di Santa Croce, i proprietari ricorrono al Tar. Il sindaco di Amalfi, Daniele Milano, ha disposto la bonifica della spiaggia di Santa Croce nella frazione di Vettica, ma i proprietari hanno presentato ricorso ai giudici salernitani del Tribunale amministrativo regionale.

Come si legge in un articolo dell’edizione odierna del quotidiano La Città di Salerno, la caratteristica grotta che domina l’arenile, accessibile solo dalla spiaggia, necessita di lavori di messa in sicurezza dell’intera configurazione interna, pareti e volta, oltre alla pulizia della zona. Nel corso del tempo quella che dovrebbe rappresentare un richiamo turistico di prim’ordine è diventata una discarica a cielo aperto. Non a caso, a luglio scorso, i carabinieri e la guardia costiera di Amalfi, con il personale dell’Asl di Salerno, hanno sequestrato cumuli di rifiuti rinvenuti all’interno di una grotta a Santa Croce. I militari in quella circostanza hanno ritrovato oltre 1.200 metri cubi di rifiuti accatastati.

Le forze dell’ordine hanno ritrovato vecchi elettrodomestici, lettini e ombrelloni, apparecchi professionali da cucina, bombole per il gas, numerose barche e pattini, copertoni vecchi, materiali plastici e ferrosi di diverse tipologie, tubazioni in pvc, corde e tanto altro. Un vero e proprio scempio perpetrato in uno dei luoghi più suggestivi e affascinanti della Costiera. La pioggia e gli agenti atmosferici hanno reso gli oggetti accatastati nella discarica ancora più pericolosi per le persone che frequentavano l’arenile. Individuate, inoltre, sette baracche completamente abusive e costruite senz’alcuna autorizzazione e in completo stato di abbandono. Vista la situazione, l’Ente ha disposto l’interdizione al transito e alla sosta di persone nell’intera area.

Per ridare dignità a questo angolo della Divina il sindaco Milano ha disposto a gennaio scorso mese la messa in sicurezza e la bonifica dell’intera area a carico dei proprietari e dei possessori di manufatti presenti sulla spiaggetta e nella grotta, complessivamente in 9. Uno di loro, però, si è opposto presentando ricorso al Tar per chiedere l’annullamento dell’ordinanza sindacale. Spetterà dunque ai giudici del Tar stabilire chi dovrà farsi carico degli interventi, quanto mai necessari per rendere questa zona di Amalfi nuovamente fruibile in sicurezza sia per i residenti che per i turisti.

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