Traffico Tossico: E finsero felici e contenti

Eureka! Qualcuno si è accorto che il caos traffico in costiera amalfitana si crea anche quando non c’è ombra di bus nei punti critici…

L’argomento del momento in costiera amalfitana, come ad ogni inizio di stagione, è quello del turismo, e di conseguenza anche quello del blocco del traffico, soprattutto sulla statale costiera.

Il caos sulla statale costiera, ed ormai anche via mare soprattutto a Positano ed Amalfi, è ormai chiaro a tutti che è una conseguenza diretta dell’overtourism, ovvero quel sovraffollamento tossico che affligge ormai tutti i luoghi “famosi”, quelli da vedere almeno una volta nella vita: Orde di turisti “mordi e fuggi” si fermano giusto il tempo per un selfie e poi ripartono per la prossima tappa!

Questo turismo di massa causa inquinamento, devastazione della natura e disagio delle popolazioni locali nonché dei loro turisti storici, molti dei quali fuggono da questi teatrini turistici, in cui l’autenticità e la bellezza si stanno lentamente dissolvendo.

È necessario quindi riconoscere, una volta per tutte e senza ipocrisie, che il caos traffico non è dovuto solo alla tipologia impervia della statale costiera, ma soprattutto al troppo turismo.

La strategia principale per contrastarlo quindi non è solo quella della famosa ZTL territoriale, ma soprattutto quella di rivedere i regolamenti comunali sui permessi concessi a b&b, case vacanze ed affitti brevi, rendendoli più stringenti e contigentati.

L’economia legata al turismo, anche qui ha certamente offerto un sostegno fondamentale, però è cresciuta a dismisura fino a diventare il solo ambito di sviluppo economico, a discapito di tutte le altre filiere produttive, che ormai si sono quasi estinte.

Ciò ha generato un triste spopolamento stagionale del territorio, vissuto dai residenti, solo come una stressante catena di montaggio, da cui scappare appena si smonta dal lavoro estivo, dai turni quasi h24.

Chi è riuscito ad espandere la propria attività, ovvero ormai quasi tutti, ricorre ai lavoratori stagionali. Questi lavoratori tuttavia, non potendo permettersi gli alti costi degli affitti locali, finiscono per contribuire a loro volta, al caos traffico e parcheggi, con un dannosissimo quanto inevitabile pendolarismo quotidiano.

Il fenomeno della penuria di lavoratori stagionali, registrato quest’anno inoltre, è dovuto non tanto al reddito di cittadinanza che allontanerebbe l’interesse dal lavoro, quanto piuttosto al fatto che gli stipendi offerti, sono diventati oggettivamente insufficienti a sostenere le spese necessarie ai lavoratori stagionali fuori sede.

Il vero problema però è l’ipocrisia di non voler riconoscere la vera natura del problema: è cosi che finsero di vivere felici e contenti.

Articolo inserito da Beta per Positanonews

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