Piano di Sorrento, due fratelli morti per amianto. Continua la strage silenziosa in Italia

Piano di Sorrento ( Napoli )  due fratelli morti per amianto. Continua la strage silenziosa in Italia . Oggi il fotografo Federico Iaccarino ricordando il fratello ha detto che è il secondo che perde per l’amianto, non abbiamo certezza scientifica, ma sono tanti i morti in Italia , una strage silenziosa. In base ai dati Istat, dal 2010 al 2016 nel nostro Paese si stima ci siano stati in media 4.410 decessi all’anno attribuibili all’esposizione all’asbesto. Più colpiti gli uomini, 3.860 casi, contro i 550 tra le donne. In particolare, 1.515 sono stati i decessi per mesotelioma maligno, 58 per asbestosi, 2.830 per tumore polmonare e 16 per tumore ovarico.

I dati sono stati illustrati da Lucia Fazzo, del dipartimento Ambiente e salute dell’Istituto superiore di sanità (Iss), nel convegno «Amianto e Salute: priorità e prospettive nel trentennale del bando in Italia», organizzato dal ministero. Le stime, elaborate a partire dai dati Istat, mostrano anche che nel periodo 2010-16 «ci sono stati in Italia 7.670 decessi per mesotelioma, dei quali 2.947 tra le donne, con un tasso pari a 3,8 per 100.000 tra gli uomini e 1,1 per 100.000 tra le donne: tassi abbastanza elevati a livello mondiale. Le regioni con un tasso più elevato di quello nazionale si confermano Liguria, Piemonte, Lombardia e Friuli Venezia Giulia».

Rispetto all’andamento temporale dei decessi per mesotelioma, ha proseguito Fazzo, «nel 2012 si è osservato un picco rispetto agli anni precedenti, che continua a mantenersi elevato, anche se con oscillazioni». Su questi numeri «ci può essere una sottostima, ma c’è concordanza con quelli del Registro nazionale mesoteliomi (Renam)». Dal 2010 al 2016, «per asbestosi, sono stati registrati complessivamente 361 decessi tra gli uomini e 44 tra le donne». Nello stesso arco di tempo, per tumore al polmone dovuto ad amianto, «sono stati registrati circa 2.700 decessi l’anno per gli uomini e 112 per le donne (pari a circa l’8% dei tumori al polmone). Per tumori dell’ovaio la stima parla di circa 16 casi all’anno». Sono numeri, ha concluso Fazzo, evidenziano un «rilevante carico di malattia a distanza di 17-25 anni dalla legge, tale da richiedere interventi adeguati in sanità pubblica, anche per i soggetti ancora a rischio di esposizione».

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