NATALE DE GREGORIO:” IL TURISMO IN PENISOLA È A UN BIVIO. IL VERO CAMBIAMENTO SI VEDRÀ DA SCELTE CORAGGIOSE E RADICALI”

Sorrento / Sant’ Agnello ( Napoli ) . Intervento del giornalista Natale De Gregorio

Lo dico da tempo. Ci sono questioni vecchie, irrisolte, ormai diventate endemiche che soffocano la nostra #PenisolaSorrentina.
Mi direte, hai fatto la scoperta dell’acqua calda.
No, perché oltre a questo dico da tempo un’altra cosa: che la #pandemia, purtroppo, non ha fatto altro che anestetizzare questi problemi, nasconderli ai nostri occhi, farli passare in secondo piano. Ora piano piano riaffiorano.
Questa sarà la stagione turistica del rilancio. Per noi significa tornare a ricevere vagonate di turisti, un numero che va al di là della nostra capacità ricettiva. Torneremo a un turismo #insostenibile per le nostre strade, spiagge, proposte culturali e ricreative sul territorio.
Cos’è stato fatto per la mobilità? Nulla.
Cosa per spiagge e servizi pubblici. Nulla.
Quale ramo del nostro turismo è stato potenziato? Nessuno, il turista continuerà a usarci come dormitorio.
Continueremo ad assecondare la fame di un sistema ricettivo che guarda al pasto di oggi e domani, che punta a riempirsi lo stomaco nel breve termine ma che non guarda alle condizioni del nostro territorio. Somigliamo sempre di più a un “non luogo”, una località turistica senza caratterizzazione, senza identità, senza narrazione. Arriverà il momento in cui nessun giovane vorrà impegnarsi in lavori legati al turismo, a ogni livello. Per una generazione di camerieri, receptionist, barman sorrentini questo giorno è già arrivato.
E a nulla servono propaganda ed eventi spot. Il futuro del nostro territorio passa per un’idea integrata di trasporti, per la creazione di infrastrutture non impattanti, per la valorizzazione del patrimonio naturalistico, per la collegialità e la collaborazione tra Comuni. E soprattutto, passa per una presa di coscienza: meno posti letto, più qualità e #vivibilità.
Tutte risposte che non possiamo aspettarci dalla classe dirigente che amministra questo territorio da 25 anni, che siano politici o imprenditori. Questo è il vero banco di prova per chi si è presentato come cambiamento, anche perché finora di scelte coraggiose se ne sono viste poche. Questa è l’occasione di rivoluzionare, essere radicali, per una nuova generazione di peninsulari.
Non c’è più tempo, siamo già in ritardo.
Lo dico da tempo.

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