Il Pesce d’Aprile, tutte le curiosità del April Fool’s Day

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Il Pesce d’Aprile, tutte le curiosità del April Fool’s Day Il Pesce d’Aprile, o anche April Fool’s Day o Pescado de Abril. Il primo giorno di Aprile è il giorno degli scherzi in tantissime parti del mondo, dalla Germania all’India e al Giappone. E, nonostante la pandemia, che date le misure può limitare la capacità di fare scherzi, o la probabilità di subirli, prepariamoci comunque a essere protagonisti o vittime di una tradizione che si ripete ormai ogni anno da tempo immemore.
Perché si dice “pesce d’aprile”?
Questa denominazione porta subito a pensare ai pesci che abboccano all’amo, proprio come una “vittima” credulona abbocca a una burla o a una bugia. Un’altra teoria, invece, sottolinea come ci sia un legame tra il 1° aprile e il segno zodiacale dei pesci, in cui è collocata questa data.
Oppure, ancora, si racconta che per qualche motivo misterioso i pescatori, nei giorni tra fine marzo e inizio aprile, a causa di correnti marine non favorevoli, tornassero a riva con le reti quasi completamente vuote. Questo scatenava l’ilarità e le prese in giro della popolazione, che li ritenevano incapaci di fare bene il proprio lavoro e un po’ “stupidotti”.

L’ultima spiegazione sul perché si dica “pesce” di aprile si lega invece alla religione. Si narra infatti che il beato Bertrando di San Genesio, patriarca di Aquileia, abbia salvato la vita al Papa, liberandolo da una grossa spina di pesce conficcatasi nella sua gola dopo un banchetto. Da quel momento, oltre a festeggiare, nella città di Aquileia non si mangia pesce ogni 1° aprile. Quasi per esorcizzare e allontanare dalla città una possibile tragedia o evento negativo.
Da dove nasce il Pesce d’Aprile
Non esiste un’origine precisa del pesce d’aprile, sono più leggende e storielle che ne raccontano la tradizione. C’è chi sostiene che la nascita del Pesce d’Aprile sia da collocarsi nell’Antica Roma, subito dopo le Idi di Marzo, quando i contadini organizzavano feste in onore della Dea Cibele, protettrice degli animali e dei luoghi selvatici. Alcuni storici, legano l’usanza dello scherzo perché già a quel tempo c’era l’abitudine di ingannare in maniera scherzosa i propri amici.

Secondo altri, le origini del Pesce d’Aprile potrebbero risalire all’Antico Egitto. Antonio avrebbe chiesto a un servo di attaccare al suo amo un pesce enorme per vincere una gara di pesca e fare bella figura con la sua Cleopatra. Ma la donna, fiutato l’inganno, lo avrebbe sostituito con un pesciolino finto. Ma ce ne sono davvero molto di storie da cui la traduzione potrebbe cominciare.

Ci sono diverse teorie sulla nascita di questa divertente ricorrenza. Un’altra ipotesi la vuole originaria della Francia nel XVI secolo. A quel tempo, prima del 1582, il calendario in uso prevedeva che i festeggiamenti per il nuovo anno si svolgessero tra il 25 marzo e il 1° aprile, giorno dedicato alla festa, alle libagioni e ai banchetti.

Successivamente, con l’avvento – e l’utilizzo – del calendario gregoriano, il capodanno fu spostato al primo di gennaio, com’è universalmente festeggiato nella maggior parte dei Paesi del mondo. Questo mutamento di data, però, lasciò interdetta la maggior parte della popolazione, che fece fatica ad abituarsi a questo cambio di tradizione.

Così, chi continuò a festeggiare il cambio di anno secondo l’antico calendario, prese il nome di “sciocco“ di aprile. Non a caso, in inglese il nostro Pesce d’Aprile viene chiamato invece April Fools’ Day, ovvero “il giorno degli sciocchi d’aprile”.

Il primo Pesce d’Aprile in Italia si pescò a… Genova
Nel nostro Paese l’usanza di farsi degli scherzi e dirsi bugie impunemente il 1° aprile risale al periodo storico che va dal 1860 al 1880. Sembrerebbe che la prima città ad accogliere questa abitudine di origine francese, che abbiamo raccontato nel paragrafo precedente, fosse Genova.

Qui, questa nuova tradizione si diffuse a macchia d’olio, dapprima tra i ceti medio-alti della città e poi a tutto il resto della popolazione. Travalicò poi i confini della città per raggiungere tutte le regioni d’Italia.

Pesce d’Aprile, i grandi scherzi della storia
Tantissimi sono stati, negli anni, gli scherzi famosi legati a questa festività. I giornalisti di tutto il mondo, per esempio, prendono con le pinze le notizie pubblicate dai loro competitor internazionali in questa data, e le verificano mille volte prima di ripubblicarle. Spessissimo, infatti, grandi testate web hanno pubblicato notizie completamente false, grottesche, impossibili, poi riprese da giornalisti distratti e diffuse in tutto il mondo.

Alcune burle sono state così ben congegnate che sono addirittura passate alla storia. Come per esempio quella di Nixon che si ricandida a presidente. Nel 1992, il presidente meno amato negli Stati Uniti, ai microfoni della radio NPR dice «Non ho fatto niente di sbagliato, e non lo farò più» annunciando l’intenzione di ricandidarsi, a vent’anni di distanza dalle sue dimissioni in seguito allo scandalo Watergate.

Ovviamente la voce era di un imitatore. Ma scoppiò il caos e la redazione della trasmissione, che svelò poi lo scherzo, venne tempestata dalle proteste degli ascoltatori, che ci tenevano a far sapere all’ex presidente che una volta era stata più che sufficiente.

Il Pesce d’Aprile delle tv: gli spaghetti sugli alberi
Tra i pesci d’aprile più famosi ricordiamo il servizio della BBC del 1957. Durante il filmato trasmesso in tv si vide una piantagione di spaghetti in Svizzera. La cosa divertente è che in molti telefonarono all’emittente inglese per chiedere istruzioni su come coltivare la pianta di pasta nel giardino di casa!

Qualche anno dopo, nel 1962, una televisione in Svezia mandò in onda un altro servizio farlocco. Questa volta, si spiegò invece ai telespettatori come – coprendo con un telo la propria televisione – si riuscissero a vedere tutti i canali a colori.

Nel 1967 fu il turno di una radio svizzera (anche gli svizzeri, quindi, hanno il senso dell’umorismo). L’emittente interruppe ogni trasmissione per annunciare lo sbarco degli americani sulla Luna. La cosa più divertente è che si invitarono i cittadini a seguire il ritorno sulla Terra da un punto alto della città, come se fosse visibile a occhio umano… e dalla Svizzera.

I pesci d’Aprile degli anni Novanta e Duemila
Il 1° Aprile del 1992 i passeggeri atterrati all’aeroporto di Los Angeles potevano leggere una una scritta enorme: “Benvenuti a Chicago“, abbastanza destabilizzante. Nel 1998, invece, Burger King pubblicò una pagina di pubblicità su USA Today annunciando di aver creato un panino unico al mondo: era dedicato solo ai mancini. Quello stesso anno, lo Stato dell’Alabama – in accordo con l’associazione New Mexicans for science and reason – fissava per legge il nuovo valore della costante matematica del pi greco “π”. Il valore era un 3 tondo tondo, mentre è 3,14 da sempre. Massì, arrotondiamo, cosa sarà mai…

Nel 2000, il quotidiano The Independent riportò la notizia dell’invenzione del farmaco più inutile al mondo: il Viagra per i conigli! Il TG2, stavolta in Italia, nel 2004 annunciò la scoperta del petrolio su Marte, mentre due anni dopo Wikipedia Italia annunciò la sua chiusura a causa di una richiesta esplicita di una persona. Nel 2008 la BBC mostrò un video con dei pinguini volanti, ovvero «un altro straordinario passo nell’evoluzione», mentre l’anno successivo Google lanciò Tisp, un sistema di accesso gratuito a Internet che sfruttava una Rete alternativa. Si, certo: quella fognaria!

Nel 2016 quei burloni degli scienziati del CERN – dopo aver convertito in suoni l’enorme mole di dati raccolti durante le collisioni di protoni – annunciarono che il noto Bosone di Higgs aveva un suono. Ovvero, le sinfonie di Beethoven (il quale, sentita la notizia, si è rivoltato nella tomba).

Niente Internet se sei ubriaco
Un articolo pubblicato nel 1994 sulla rivista PC Computing svela i retroscena di un progetto di legge in discussione al Congresso, che vieterebbe l’utilizzo di Internet alle persone in stato di ebbrezza. Nonostante il nome del contatto citato nel pezzo, Lirpa Sloof (che letto al contrario fa April Fools), molti lettori si bevono la bufala.

Pi greco, addio
Il Pi greco, 3,1415926535… è troppo complesso? Perfetto, lo stato dell’Alabama annuncia che avrebbe intenzione di fissare per legge un valore molto più comodo: 3. È il 1998, l’amministrazione dell’Alabama viene tempestata di telefonate, ma poi si scopre che la notizia è un pesce di aprile messo in circolo dal fisico Mark Boslough.

I pesci d’aprile in tutto il mondo
La tradizione del Pesce d’Aprile, come dicevamo, si celebra in tantissimi Stati del mondo, tra cui la Francia, Finlandia, Australia, Galizia, Germania, Italia, Belgio e Regno Unito. Inoltre, viene festeggiata anche a Minorca, Portogallo, Stati Uniti, Brasile.

In tutto il mondo, però, assume connotazioni differenti. Nelle Highlands scozzesi, il pesce d’Aprile dura due giorni. Nel secondo giorno, le persone si inseguono per le strade cercando di attaccarsi sulla schiena un cartello con scritto “Kick me!“, ovvero “Prendimi a calci!”.
In Germania il 1° aprile è il giorno dello “Aprilscherz”, cioè “Scherzo di Aprile”. In Portogallo sono invece più sofisticati e hanno elaborato delle tradizioni diverse. Qui si gioca infatti con la farina. Si comprano tante confezioni di farina e le si svuotano in testa a chi si incontra per strada. Un’altra differenza con il resto dei mondo è che è la giornata scelta non è il 1° aprile ma la domenica e il lunedì prima della Quaresima.

Pesce d’Aprile? No di Dicembre!
Spostandoci in Messico e nella penisola Iberica, la giornata dedicata agli scherzi esiste ma non è ad aprile, bensì il 28 dicembre. L’ultimo Paese che prendiamo in esame è l’India: anche qui c’è un cambio di data rispetto al 1° Aprile. La data scelta, infatti, è anticipata di un giorno, ovvero al 31 marzo, quando si celebra la festa Holi. Oltre a scherzi, balli e giochi in strada, ci si lancia addosso polveri colorate e si finisce tutti per assomigliare a unicorni variopinti.

›Che cos’è Holi la battaglia dei colori con cui l’India, in questi giorni, dice addio all’inverno
Paese che vai, usanza che trovi: forse l’importante non è tanto avere una data univoca, ma riuscire a mantenere ancora – anche in un periodo difficile come questo – la voglia di scherzare e prendere la vita con più leggerezza.

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