Grandine anche a Positano, danni per l’agricoltura e gli alberi da frutta in Costiera amalfitana e Penisola Sorrentina

Grandine anche a Positano, danni per l’agricoltura e gli alberi da frutta in Costiera amalfitana e Penisola Sorrentina  le coste d’ Amalfi e Sorrento sono state sorprese da una grandinata abbastanza violenta se si tiene conto del fatto che ci troviamo a primavera ormai inoltrata da oltre una settimana. Il primo del mese comincia dunque con un pesce d’aprile che paradossalmente cade inaspettato per chi sperava di potersi rilassare con un weekend , ma i danni maggiori si sono avuti per l’agricoltura, gli alberi da frutto hanno perso quasi tutti i fiori che stavano per maturare, dai peschi

Grandine in tutta italia

Il Faito è stato tempestato Non solo il monte che sovrasta la Penisola Sorrentina, Costiera amalfitana,  e Castellammare di Stabia in provincia di Napoli : in molte altre località italiane, addirittura sulla Costa di Sorrento,  è tornata la grandine, quella meteora chiassosa che acuisce la sensazione di burrasca, che accentua la sensazione dell’intensità di un temporale. Ad inizio della Primavera, nelle nostre regioni, le ancora basse temperature in quota favoriscono la presenza nelle nubi, in specie quelle cumuliformi, di acqua soprafusa. Questa favorisce la formazione di numerosi piccoli chicchi di grandine che in assenza di forti venti ascensionali (venti che dal suolo si spingono sino alla vetta della nube) cadono con abbondanza al suolo, imbiancando il paesaggio “quasi” come dopo una nevicata.

Un fenomeno frequente

Talvolta, e questo è il periodo dell’anno in cui il fenomeno inizia a manifestarsi con sempre maggior frequenza, i venti ascensionali possono divenire particolarmente intensi, e in una prima fase impediscono la caduta al suolo dei piccoli chicchi di grandine contrastando la forza di gravità terrestre. Ora poveri agricoltori dopo tanto lavoro… L’utilizzo di protezioni antigrandine è stato inutile visto che sono andate distrutte sotto l’impeto di acqua e ghiaccio e cedendo sulle piante che avrebbero dovuto proteggere. Nei primi mesi dell’anno i produttorihanno lasciato buona parte del prodotto sulla pianta. Inoltre, l’andamento del prezzo medio troppo basso non ha lasciato scampo: un vero e proprio disastro.

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