Gli auguri di Pasqua inclusivi, il messaggio di Pace del Papa con la Via Crucis con infermiera russa e ucraina

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    Gli auguri di Pasqua inclusivi, il messaggio di Pace del Papa con la Via Crucis con infermiera russa e ucraina  . Crediamo che sia questa la foto ( Le due infermiere amiche, una ucraina l’altra russa, che il 15 aprile hanno tenuto la croce durante la via crucis in Vaticano )  simbolo di questa Settimana Santa con la scelta coraggiosa di Papa Francesco, criticata in gran parte dalla comunità ucraina purtroppo, anche oggi il Papa ha ricordato che ci sono tante guerre nel mondo, un gesto , secondo noi, molto forte e significativo, con una ferma condanna a tutte le guerre e non solo a questa terribile che sta avvenendo in Europa alla quale bisogna mettere fine senza alimentare l’escalation di odio e violenze .  Ritenuta la festa più importante della cristianità, perché significa la resurrezione di Cristo, la Pasqua dai giovani è vissuta sempre meno spiritualmente e sempre più come una vacanza: dal lavoro, dalla scuola, dall’università. Un ponte di almeno tre giorni, pasquetta compresa, per stare in famiglia ma anche con gli amici. Per prendersi una pausa dal tran tran quotidiano, stare all’aria aperta (se il tempo lo permette) e rimandare ansie e preoccupazioni al martedì. In tempi in cui non c’è mai tempo, la secolarizzazione della Pasqua è dunque servita? Forse. Fatto sta che a chi non si allinea, come il rettore dell’Università di Macerata, Francesco Adornato, che ha augurato ai suoi studenti Buona Pasqua!, viene fatto subito notare, come scrive Sofia Francioni . “Non è meglio regalare un po’ di laicità all’università?” scrive l’Unione degli Atei e degli Agnostici razionalisti, “il rettore ha avuto la bella pensata non solo di fare gli auguri di Pasqua ma anche di dare comunicazione di un’udienza in Vaticano. Che dire…tutto normale in un paese clericale”. E il post su Instagram totalizza centinaia di like e anche qualche coniglietto fra i commenti.

    Per far sì che non sia escludente per nessuno, non per i non credenti, né per la comunità Lgbtq+, la Pasqua ha forse bisogno di un ritorno alle origini. Oltre la trama biblica, questa festività significa infatti rinascita, pace, accoglienza. Anche il Capo della Chiesa in persona, Papa Francesco, quest’anno ha deciso di staccarsi dalla tradizione, cogliendo l’occasione della Pasqua per lanciare un messaggio attuale e chiedere la pace in Ucraina. Durante la via crucis di venerdì 15 aprile in Vaticano, due infermiere – una russa, l’altra ucraina – hanno portato la croce guardandosi negli occhi. Un gesto che ha commosso il mondo intero, ma che non è stato ripreso (prima volta nella storia) dai media ucraini. Sintomo che, anche quando si cerca di essere inclusivi, si rischia di escludere qualcuno.

    Vi proponiamo, dunque, il nostro elenco di auguri inclusivi per la Pasqua. Per non incappare nel copia e incolla di messaggi dagli anni scorsi e non rischiare di offendere la sensibilità di alcuno. Eccoli:

    Auguri inclusivi: d’autore e non

    – Per questa Pasqua, osa: esigi prima di tutto che la vita ti faccia dono della tua rinascita

    – Chissà se la luna di Kiev è bella come la luna di Roma, chissà se è la stessa o soltanto sua sorella… “Ma son sempre quella! – la luna protesta – non sono mica un berretto da notte sulla tua testa! Viaggiando quassù faccio lume a tutti quanti, dall’India al Perù, dal Tevere al Mar Morto, e i miei raggi viaggiano senza passaporto”. (Gianni Rodari)

    – Se non rinasceremo, se non torneremo a guardare la vita con l’innocenza e l’entusiasmo dell’infanzia, non ci sarà più significato nel vivere. (Paulo Coelho)

    – Senza rinascita niente è del tutto vivo. (Maria Zambrano)

    – Più dei tramonti, più del volo di un uccello, la cosa meravigliosa in assoluto è una donna in rinascita. Quando si rimette in piedi dopo la catastrofe, dopo la caduta. (Diego Cugia)

    – Nascere non basta. È per rinascere che siamo nati. Ogni giorno. (Pablo Neruda)

    – Cerchiamo di vivere in pace, qualunque sia la nostra origine, la nostra fede, il colore della nostra pelle, la nostra lingua e le nostre tradizioni. Impariamo a tollerare e ad apprezzare le differenze. Rigettiamo con forza ogni forma di violenza, di sopraffazione, la peggiore delle quali è la guerra. (Margherita Hack)

    – Chi riconosce l’appartenenza alla famiglia umana, come fa a non aprire le porte? Io, come cristiano, come faccio a non essere accogliente? E io ti accolgo come sei, come persona, perché ancora prima di essere maschio, femmina, omosessuale o straniero, uno è persona, cioè un soggetto di autonomia. (Andrea Gallo)

    – È l’ora di squarciare le catene, è tempo di far fiorire le anime. (Katherine Lee Bates)

    – Non si può seppellire la verità in una tomba: questo è il senso della Pasqua. (Clarence W. Hall)

    – Buona Pasqua. Sorprendete e lasciatevi sorprendere! (Don Cristiano Mauri)

    – Ricordatevi che la pace inizia con un sorriso (Madre Teresa di Calcutta)

    – Se la Chiesa non è accogliente, non è Chiesa. Se io non ti accolgo, mi metto fuori dalla comunione. La comunione è rotta da chi non accoglie e non certo da chi non è accolto. (Ermes Ronchi)

    – Che le tue scelte riflettano sempre le tue speranze, mai le tue paure. (Nelson Mandela)

    – In ogni caso la speranza conduce più lontano della paura. (Ernst Jungher)

    Che Vi sia Pace in Ucraina e nel Mondo

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