Buon viaggio in Cina Vienna Cammarota , ti aspettiamo a Positano

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Buon viaggio in Cina Vienna Cammarota , ti aspettiamo a Positano  Alle ore 12 e 57 di oggi, Martedì 26 Aprile, Vienna Cammarota, anni 72, Ambasciatrice dell’Associazione Culturale italiana, Archeoclub D’Italia, è partita dall’Isola del Lazzaretto Nuovo di Venezia, destinazione Pechino! Percorrerà ben 22.000 Km! Vienna la conosciamo da anni, siamo andati in quel di Felitto nel Cilento, affascinati dalla sua figura, penso un venti anni fa, fra le gole del Calore , escursioni e fusilli, se non ricordiamo male era Presidente della Pro Loco, una persona straordinaria, quando la abbiamo reincontrata in Costiera amalfitana , abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Frank Carpegna e Massimo Capodanno, amici di qualità.

Vienna Cammarota con Massimo Capodanno
Vienna lucida e razionale, donna con una visione dell’escursionismo, che in Costa d’ Amalfi è ipersfruttato, come il Sentiero degli Dei, che ha sempre sostenuto vada affrontato con serietà e sicurezza, abbiamo spesso pubblicato di lei su Positanonews.it e la abbiamo sentita più volte . Donna straordinaria Vienna che ha tutta la nostra ammirazione, le auguriamo buon viaggio aspettandola qui a Positano. Qui di seguito il Comunicato Stampa

Vienna Cammarota in partenza per la Cina

L’Associazione Italia – Cina le ha donato il cappello della Ferrari con il quale Vienna camminerà attraversando 15 Paesi.
Ma soprattutto l’Ambasciatrice di Archeoclub D’Italia porterà all’estero il Gonfalone di Venezia con la scritta “pace”.
Gerolamo Fazzini (Presidente Archeoclub D’Italia sede di Venezia) : “I numerosi reperti archeologici rinvenuti di recente, le tecniche di sanificazione, i primi green pass, le ossa oggetto di studio, ma anche graffiti, veri capolavori, la Cinta Muraria, il Sentiero Naturalistico delle Barene in grado di mostrarci la Laguna nel suo stato originale, ed ancora le pitture parietali risalenti al ‘500 che abbiamo scoperto, le “camere di contumacia” (casette), i “forni da pane”, i pozzi “alla veneziana”, l’area cimiteriale, la documentazione originale legata ad eventi epidemiologici di allora, i numerosissimi reperti venuti alla luce da scavi archeologici importanti. Il tutto Martedì 26 Aprile!”.
Vienna Cammarota (Ambasciatrice Archeoclub D’Italia, camminatrice di lunga tradizione) : “Ho anche le borracce del Parco Nazionale del Cilento, perché sono di Felitto. Il mio è un cammino di pace ma anche per rimettere al centro la storia. L’idea di questo cammino era già stato programmato nel 2000 ma nel tempo è diventato il cammino della pace. All’inizio era mosso solo dalla voglia di scoprire, di conoscere, dalla curiosità di abbracciare altri popoli, ora invece è un cammino di pace! In Cina con il cappellino della Ferrari, la Bandiera dell’Italia, il gonfalone della pace”.
Luca Zaia (Presidente della Regione Veneto ) : “Era il 1423 quando la Repubblica di Venezia aprì il primo lazzaretto della storia. Si trovava su un’isola nella laguna centrale della città vicina al Lido e di fronte al bacino di San Marco. Fu poi nel Lazzaretto Nuovo, per distinguerlo da quello vecchio, che venne inventata la “quarantena”, cioè quaranta giorni di isolamento, per le navi chje arrivavano a Venezia da molti luoghi del Mediterraneo.
Ed è proprio dal Lazzaretto Nuovo che parte Vienna Cammarota, per portare un messaggio di pace lungo tutta la Via della Seta, seguendo il Milione di Marco Polo, arrivando a Pechino. Un messaggio di pace che la bandiera di Venezia reca in sé, essendo il vessillo con il Leone di San Marco l’unico al Mondo ad avere proprio la parola “Pace”.
Giuseppe Zhu (Presidente Associazione Italia – Cina ) : “Stiamo preparando grande festa per Vienna Cammarota a Pechino!”.
Rosario Santanastasio (Presidente Nazionale Archeoclub D’Italia) : “Vienna Cammarota, nostra Ambasciatrice, è testimonianza che la cultura va oltre le diversità, anzi le diversità sono base fondante della cultura”.
Gerolamo Fazzini (Presidente Archeoclub D’Italia sede di Venezia) : “A Venezia dopo il “Lazzaretto vecchio” (1423), primo lazzaretto della storia, dove erano isolati i casi manifesti di peste, nel 1468 venne istituita una seconda struttura sanitaria che aveva il compito di isolare i sospetti, detto “lazzareto novo” per distinguerlo dall’altro già esistente, Lazzaretto Vecchio. Dunque è qui che è nata la prima quarantena. Vienna è partita con la Bandiera di Venezia con la scritta PACE!”.
Chiara Modica Donà Dalle Rose (Presidente della Biennale Internazionale di Arte Sacra) : “Ricordo di quando in Sicilia l’accogliemmo a Palermo ma anche a Selinunte. C’era l’archeologo Sebastiano Tusa!”.
“Ho anche le borracce del Parco Nazionale del Cilento, perché sono di Felitto. Il mio è un cammino di pace ma anche per rimettere al centro la storia. L’idea di questo cammino era già stato programmato nel 2000 ma nel tempo è diventato il cammino della pace. All’inizio era mosso solo dalla voglia di scoprire, di conoscere, dalla curiosità di abbracciare altri popoli, ora invece è un cammino di pace! Certo dovrei pensare anche alla mia età però c’è bisogno di pace. Un cammino che possa far comprendere l’importanza di andare oltre il colore della pelle, delle lingue. Non ci sono diversità che possano allontanarci, siamo tutti figli dello stesso Dio. Nello zaino ho abbigliamento, il libro di Marco Polo “il Milione”, ho il telefonino satellitare, ho anche cellulare analogico e un sistema di pannelli fotovoltaici che serviranno ad alimentare i telefonini. Mangerò frutta secca quando camminerò e sono pronta all’accoglienza. Camminerò con i colori della pace ed il Tricolore, con la Bandiera della nostra Italia. Porterò con me i luoghi di costiera, ma anche i borghi, l’Appennino, le Alpi, la Riviera Romagnola, la Costiera Amalfitana, i Parchi Nazionali, i Geoparchi, i Parchi archeologici, le città d’arte. Tutti i luoghi da me attraversati sono in foto – cartoline che consegnerò ai vari passaggi”. Lo ha affermato Vienna Cammarota, anni 72 anni 72, camminatrice di lunga tradizione che sarà la prima donna al mondo a partire da Venezia per raggiungere a piedi Pechino percorrendo la Via della Seta in epoca contemporanea.
Vienna ha lasciato il Lazzaretto Nuovo, oggi alle ore 12 e 57 a bordo dell’imbarcazione storica della Laguna di Venezia.
Ed in Cina Vienna porterà il cappellino della Ferrari, consegnatole da Giuseppe Zhu, Presidente dell’Associazione Italia – Cina. Per l’Ambasciatrice di Archeoclub D’Italia si preannuncia una grande accoglienza a Pechino.
Vienna è stata accolta da Gerolamo Fazzini, Presidente Archeoclub D’Italia sede di Venezia che le ha donato il gonfalone di Venezia con la parola “pace”.
“Quando abbiamo visto, tramite la Rai, questa notizia, siamo rimasti colpiti ed affascinati dalla grande storia di Vienna Cammarota. Siamo in presenza di una missione molto importante e significativa. Vienna seguirà la rotta della Via della Seta, seguendo Marco Polo. Dunque una testimonianza ulteriore – ha affermato Giuseppe Zhu, Presidente dell’Associazione Italia – Cina – tra Cina ed Italia. La Cina augura grande successo a Vienna Cammarota per questo importante cammino. Siamo pronti ad accoglierla a Pechino nel migliore dei modi. Abbiamo consegnato a Vienna la bandiera dell’Associazione Italia – Cina. Abbiamo donato anche un simbolo importante di buon augurio che accompagna i lunghi viaggi con profumi ed erbe cinesi che allontanano anche gli insetti. Stiamo preparando una grande festa a Pechino”.
Ed anche il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha voluto salutarla.
“Era il 1423 quando la Repubblica di Venezia aprì il primo lazzaretto della storia. Si trovava su un’isola nella laguna centrale della città – ha affermato Luca Zaia, Presidente della Regione Veneto – vicina al Lido e di fronte al bacino di San Marco. Fu poi nel Lazzaretto Nuovo, per distinguerlo da quello vecchio, che venne inventata la “quarantena”, cioè quaranta giorni di isolamento, per le navi chje arrivavano a Venezia da molti luoghi del Mediterraneo.
Ed è proprio dal Lazzaretto Nuovo che parte Vienna Cammarota, per portare un messaggio di pace lungo tutta la Via della Seta, seguendo il Milione di Marco Polo, arrivando a Pechino. Un messaggio di pace che la bandiera di Venezia reca in sé, essendo il vessillo con il Leone di San Marco l’unico al Mondo ad avere proprio la parola “Pace”.
Quella che mi auguro possa essere raggiunta al più presto in Ucraina, non con le armi ma con il linguaggio della diplomazia, affinché non perdano la vita altre persone. Ben vengano, dunque, iniziative come questa che sono promotrici del valore universale della pace e del rispetto attraverso il dialogo in ogni aspetto della vita sociale e civile.
Colgo, inoltre, l’occasione per ringraziare la sede di Venezia dell’Archeoclub D’Italia per l’impegno nel valorizzare questo luogo tutelando la nostra memoria storica”.
Vienna Cammarota arriverà in Cina non prima del Dicembre del 2025, a 75 anni compiuti, dopo 22.000 km percorsi, e ad avere attraversato: Slovenia, Croazia, Serbia, Bulgaria, poi scenderò verso la Turchia, Georgia, Iran. Turkimenistan, Azerbaigian, Uzbekistan, Kirghizistan, Kazakistan, Mongolia, poi Cina.
La cultura è linguaggio universale.
“Vienna Cammarota, nostra Ambasciatrice, è testimonianza che la cultura va oltre le diversità, anzi le diversità sono base fondante della cultura. Dunque siamo in presenza di un linguaggio universale. Vienna racconterà l’Italia ai Paesi stranieri ma allo stesso tempo documenterà e racconterà la cultura di 15 Nazioni diverse. Vorrei ricordare che appena il 2 Aprile – ha dichiarato Rosario Santanastasio, Presidente Nazionale di Archeoclub D’Italia – Vienna Cammarota, anni 72, ha percorso 182 Km lungo la Via Regia delle Calabrie, la Napoli – Reggio Calabria dell’800 ritrovata da uno studio dello storico di cartografia del Regno di Napoli, Luca Esposito. E il cammino verso la Cina è anche un forte messaggio promozionale per il turismo italiano ed internazionale”.
Ma ecco perché Vienna Cammarota è partita dall’Isola del Lazzaretto Nuovo di Venezia!
“Vienna Cammarota, ha iniziato il suo cammino verso Pechino, da un luogo molto importante per la storia di Venezia e dell’Europa. Il Lazzaretto Nuovo è tra i lazzaretti veneziani, l’unico ad essere stato pienamente recuperato in questi ultimi decenni. Oggi, dopo i molti restauri realizzati – ha affermato Gerolamo Fazzini, archeologo e Presidente di Archeoclub D’Italia sede di Venezia, alla vigilia della partenza di Vienna Cammarota – oltre agli aspetti storico-archeologici e monumentali, è usufruibile anche come area naturalistica e ambientale: un ecomuseo. A Venezia dopo il “Lazzaretto vecchio” (1423), primo lazzaretto della storia, dove erano isolati i casi manifesti di peste, nel 1468 venne istituita una seconda struttura sanitaria che aveva il compito di isolare i sospetti, detto “lazzareto novo” per distinguerlo dall’altro già esistente, Lazzaretto Vecchio. Dunque è qui che è nata la prima quarantena, vedremo il green pass, con l’uso delle tecniche di sanificazione. Interessanti sono l’area archeologica, il Tezon Grande oggi museo con numerosi reperti, poi la Cinta Muraria con il belvedere, il Sentiero delle Barene in grado di mostrarci la Laguna nel suo stato d’origine”.
E nel 2018, Vienna Cammarota portò a termine il cammino sulle tracce di Wolfgang Goethe.
“Ricordo di quando in Sicilia l’accogliemmo a Palermo – ha dichiarato la contessa Chiara Modica Donà Dalle Rose – ma anche a Selinunte. C’era l’archeologo Sebastiano Tusa!”.
Alla partenza c’erano:
Gerolamo Fazzini, Presidente di Archeoclub D’Italia sede di Venezia, da Rosario Santanastasio, Presidente Nazionale di Archeoclub D’Italia, il Comune di Venezia, la Presidente della Fondazione Donà Dalle Rose, Contessa Chiara Modica Donà Dalle Rose, l’Associazione “Ambasciatori di Cultura lungo la Via della Seta” , ed ancora Giuseppe ZHU, Presidente dell’Associazione Italia – Cina di Shangai.

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