Sovietici in fuga, incertezza turismo in Costiera Amalfitana: “Fiduciosi in attesa della pace”

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Sovietici in fuga, incertezza turismo in Costiera Amalfitana: “Fiduciosi in attesa della pace”. Ne parla Salvatore Serio in un articolo dell’edizione odierna del quotidiano La Città di Salerno.

La Costiera Amalfitana si prepara all’inizio della nuova stagione turistica. Quella che doveva essere la stagione della definitiva ripartenza del principale comparto economico della Divina, però, rischia di pagare a caro prezzo le conseguenze del terribile conflitto in Ucraina. Le prenotazioni hanno subito un rallentamento, non solo per il blocco dei turisti russi ma anche per le ripercussioni del conflitto sull’economia globale. «C’è una grande preoccupazione in tutti gli operatori turistici spiega Salvatore Gagliano, direttore dell’hotel Il Tritone di Praiano – Attualmente non siamo nelle condizioni di capire che stagione sarà, in quanto non possiamo sapere se fortunatamente si metterà fine a questa guerra senza senso o purtroppo continuerà. Eravamo molto fiduciosi di poter vivere finalmente la stagione della ripresa».

Per la Costiera la pandemia ha segnato una periodo di grande sofferenza. Centinaia di lavoratori sono stati costretti a rimanere a casa e decine di attività sono rimaste chiuse per diversi mesi. Ora sul turismo nella Divina lo spettro delle conseguenze della guerra che rappresentano un’emergenza secondaria rispetto a quella umanitaria ma comunque estremamente importante per il territorio. «Tutti ci eravamo concentrati su questa ripresa che nei fatti era avvenuta, considerato che le prenotazioni stavano andando decisamente bene. Sembrava essere tornati al 2019, una delle stagioni migliori degli ultimi 20 anni. Noi che siamo impotenti restiamo alla finestra, fiduciosi che qualcosa di positivo possa accadere e che si possa trovare una soluzione che possa salvare la prossima stagione turistica».

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