Sorrento, Mr.5000? Quelle delle Associazioni sono tutt’altre battaglie.

Nonostante le ultradecennali lotte contro il malaffare e le innumerevoli speculazioni a danno del territorio, ultimamente da varie parti si viene accusati di non tenere il passo di chi porta avanti, in modo singolare, determinate contestazioni.

 Sorrento –  Questo primo scorcio di consiliatura del Sindaco Massimo Coppola, oltre al contrasto alla pandemia e un totale cambiamento, rispetto al recente passato nell’amministrare il territorio, sembra essere caratterizzato anche dalla vicenda” Mr. 5000”. Una vera e propria “ campagna” intrapresa da un cittadino, contro un impiegato comunale accusato di comportamenti illegali relativi all’attività di funzionario pubblico, puntualmente denunciati all’Autorità Giudiziaria e pertanto tuttora oggetto di indagine

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comune di sorrento

Mr. 5000 –  Una serie di accuse, quelle avanzate dal sig. Scannapieco, nei confronti di un’impiegato comunale, riferite addirittura  a tangenti (dell’ordine delle 5000euro) pretese nello svolgere il suo compito nell’applicare (o non) norme e regolamenti nel valutare le pratiche edilizie, di cui lo stesso cittadino denunciate, a suo dire, sarebbe stato vittima. Fin quando stanco di non voler più sopportare i ricatti e  continue richieste sempre più onerose si è ribellato a quello che viene definito un sistema da tempo radicato nella bella e tranquilla Sorrento. Una vicenda che ormai si trascina da tempo e certamente ereditata dal neo Primo Cittadino, che imperterrito ha deciso di tirare dritto e lasciare, come giusto che sia, quella che a tutti gli effetti è diventata una patata bollente, nelle mani della Magistratura. Una indifferenza che, con il passare del tempo, ha dovuto fare i conti con la esuberanza di Scannapieco che non si è fermato alle denunce ma bensì ha iniziato, in modo alquanto eclatante, quella che si può definire una vera e propria battaglia contro Mr.5000 e il Comune di Sorrento. Reo a sua volta, secondo Scannapieco, di mantenere al suo posto un’ impiegato corrotto.

Le denunce ed il coinvolgimento della politica Con il passare del tempo, nella sua azione, per certi versi senz’altro audace, Scannapieco ha coinvolto, con  circostanziate denunce,  dirigenti, assessori, consiglieri comunali e finanche qualche ex sindaco. Accusati di essere stati protagonisti, grazie al ruolo ricoperto,  di presunti abusi edilizi e presunte sanatorie illegittime, mentre coloro che non avevano santi in paradiso, come lo stesso Scannapieco, costretti a subire i ricatti di Mr. 5000 e soci. Una serie di segnalazioni anonime recapitate, secondo la versione di Scannapieco, nella cassetta della posta e immediatamente  girate alle Autorità locali preposte nonché alla Procura di Torre Annunziata.  Circa le quali,di recente  il Sindaco Coppola  ha disposto  i relativi accertamenti  di competenza del Comune.

mr. 5000

Oltre a manifestazioni, alquanto colorite lungo le principali piazze della Città e finanche nei pressi e all’interno del palazzo comunale, tale vicenda trova molta condivisione soprattutto sui social, dove Scannapieco, in modo singolare, ha dimostrato una certa abilità e le sue pubblicazioni sono diventate dei veri e propri  appuntamenti quotidiani per una parte della cittadinanza. Non solo, dopo un primo momento di scettiscismo anche la stampa locale si sta interessando al “caso di Mr. 5000” e di conseguenza, visto la gravità delle accuse e gli attori coinvolti,  in breve tempo la vicenda ha superato i confini territoriali e Scannapieco per la sua audacia dipinto come il neo paladino della legalità sul territorio sorrentino.

Le Associazioni – Un’azione ormai incessante quella di Scannapieco che favorita anche dai relativi controlli da parte dell’Ufficio Tecnico Comunale e della Polizia Municipale, per l’opinione pubblica risulta molto efficace tanto da oscurare l’azione a favore della legalità, della tutela dell’ambiente e del paesaggio, portata avanti da oltre vent’anni  dalle varie Associazioni presenti sul territorio. Infatti, nell’esaltare il fenomeno “Mr.5000” ,da più parti e per varie volte,  le Associazioni sono state tirate in ballo, in quanto ree di non appoggiare oppure condividere tale battaglia. Si è finanche avanzato che quella delle Associazioni, a difesa del territorio sia un’azione portata avanti soltanto a parole e che tale mancato supporto sia un silenzio assordante e colpevole,  in quanto ormai  assuefatte  alla nuova Amministrazione guidata dal Sindaco Coppola.

La differenza e l’operato delle Associazioni – Su tale punto si ritiene doveroso fare un chiarimento,  non fosse altro per distinguere due metodi diametralmente opposti che tuttavia hanno un unico denominatore, ovvero il rispetto delle regole e della legalità. Se  il metodo “alla Mr 5000” del sig. Scannapieco, che non bisogna dimenticare nasce da una vicenda personale, potrebbe portare alla luce “anomalie” che da anni i cittadini e imprenditori sorrentini sarebbero costretti a subire e a sopportare (che secondo le accuse vedrebbero coinvolti fin anche Uffici ed Autorità locali preposte) , allora ben venga la battaglia che, avendo a priori ammesso le sue colpe, questo cittadino sta portando avanti. Sebbene  spetta sempre all’ Autorità Giudiziaria valutare e fare chiarezza su quelle che al momento si presentano soltanto come ipotesi di reato. Situazione del tutto differente è quella che coinvolge da decenni le Associazioni ambientaliste e contro le illegalità che operano, sia ben chiaro a 360 gradi, lungo il territorio sorrentino. Grazie anche alla quale, assicurandone  la vivibilità ed il praticare attività particolari come il turismo, la Penisola sorrentina è attenzionata in maniera particolare dall’Autorità Giudiziaria.

wwf terre del tirreno

Oltre all’ azione, senza soste, del Wwf Terre del Tirreno,  il Movimento Civico “Conta anche Tu, insieme al Circolo Giovanni Antonetti, Sez. sorrentina della Ass. Nazionale “Antonino Caponnetto”,VAS,(Verdi Ambiente e Società),I Cittadini contro le mafie e la corruzione,  La Grande Onda ed ultimamente Cittadinazattiva, sono anni che, (rischiando di proprio, mettendoci la faccia, tempo e portafogli), vigilano sul malaffare in Penisola sorrentina, con decine e decine di segnalazioni, esposti, denunce inviate all’Autorità Giudiziaria e a vari Enti Istituzionali. Oltre alla tutela del  territorio, sempre più vittima di speculatori senza scrupoli, (da ricercarsi non soltanto tra assessori, consiglieri e funzionari comunali) l’azione delle Associazioni è imperniata anche al controllo dell’attività amministrativa ma soprattutto a marcare stretto l’operato degli Uffici comunali e sollecitare le Forze dell’Ordine ad agire.

carabinieri forestali

I risultati di venti anni di battaglie –  Nel corso degli anni, grazie a tale assidua azione, caratterizzata da una tenacia ed un coraggio in altri tempi inimmaginabili, vari sono stati i procedimenti che hanno visto dirigenti , funzionari e persino i vertici delle amministrazioni comunali rendere conto del loro operato. Legalità, tutela dell’ambiente e di conseguenza la difesa del nostro prezioso territorio (da cui paradossalmente anche abusivisti e speculatori traggono benessere), continuano ad essere  i pilastri portanti dell’azione delle Associazioni.  L’attenzionare i vari tentativi di speculazione e malaffare e come ribadito, il controllo dell’operato delle amministrazioni locali e la qualità dei servizi erogati, scoraggia eventuali infiltrazioni  della malavita organizzata. Infatti, grazie anche a tale importante contributo che seppure talvolta contrastato da una anomala inerzia da parte di Uffici e Autorità locali, che forse in questi decenni la situazione del territorio non è del tutto precipitata come nei paesi circostanti.

sorrento

La Penisola sorrentina continua ad essere una località privilegiata e il suo turismo rinomato a livello internazionale. Un territorio aperto a tutti ma dove, grazie anche alle Associazioni,si cerca di far prevalere il rispetto delle regole  e pertanto una sorta di scudo contro mali intenzionati. Senza tirare in ballo quanto fatto nel corso degli anni, circa il caso boxlandia ed altre situazioni inerenti la difesa del nostro patrimonio arboreo e la tutela del territorio in merito all’abusivismo edilizio e al dissesto idrogeologico,  basterebbe considerare soltanto i fronti al momento aperti ed attenzionati dall’ Autorità Giudiziaria: dal sequestro del cantiere all’interno del Vallone dei Mulini, al caso Terna in via San Renato; dall’occupazione abusiva del suolo pubblico e demaniale marittimo, alla vicenda del Lido San Francesco ed il recupero del vecchio percorso comunale;alle attività extra alberghiere abusive, alle aree superficiali dei parcheggi interrati ,alcuni dei quali per legge devono essere a fruizione pubblica; alla vicenda della Pineta le Tore, all’eliporto illegittimo in collina; agli scarichi abusi nei nostri rivoli e all’inquinamento atmosferico, acustico e marino e tanto altro ancora.

tribunale torre annunziata

Un’ operato che, nel corso degli anni, oltre ad essere  apprezzato sia dall’Autorità Giudiziaria e Enti Istituzionali,  come  vari Ministeri , è diventato un vero e proprio  punto di riferimento  per la collettività , per contrastare, oltre gli scempi ambientali, anche un sempre più evidente malaffare  che  si insinua nella vita politica e sociale del territorio. Dove grazie (o paradossalmente forse per colpa) alle sue immense  potenzialità  paesaggistiche storiche culturali, ammirate da tutto il mondo, nel corso degli anni si è generata una classe imprenditoriale incapace di assumersi o quanto meno capire il rischio di impresa. Una inadeguatezza che ha determinato un percorso caratterizzato da fenomeni corruttivi e di riflesso anche una classe politica dello stesso livello con forti ricadute di competenza nella pubblica amministrazione.

La collaborazione con l’Amministrazione, giudizi sommari, le critiche e i bloggers

leoni da tastiera

Ora mettere in discussione tale operato o quanto meno paragonarlo all’azione temporanea contro una parte delle illegalità che da tempo opprimono il territorio, che a modo suo sta portando avanti il cittadino Scannapieco, risulta essere del tutto riduttivo. Si potrebbe chiudere il caso e far tacere  determinate voci, ricordando  che alcuni anni fa,  furono per prima le Associazioni a ricevere nella cassetta della propria posta missive che segnalavano le presunte  malefatte di Mr. 5000 e che immediatamente furono girate all’Autorità Giudiziaria ,che a causa di tale segnalazione probabilmente aprì quella che poi è diventata una indagine molto  più ampia.Oppure chiarire che  quella che viene indicata come una assuefazione alla nuova Amministrazione guidata dal sindaco Coppola non è altro che un confronto continuo tra chi marca quotidianamente il territorio con  le sue  ataviche problematiche e chi è chiamato ad amministrarlo.

sala consiliare comune di sorrento

Una sorta di collaborazione, iniziata già in campagna elettorale con la promessa , poi ampiamente mantenuta, da parte del futuro sindaco di mettere in agenda la questione ambientale e lo sviluppo sostenibile del territorio. Ciò non toglie che determinate visioni siano sempre coincidenti e i punti di vista differenti,ma senz’altro un esperimento o un modello che potrebbe essere imitato da tante altre amministrazioni comunali.  Infine,nel prendere in considerazione determinate critiche circa l’operato delle Associazioni, bisogna ricordare che la difesa della legalità, dell’ambiente, del paesaggio, della storia, nonché della cultura del proprio territorio, prerogative imprescindibili dalle quali una economia come il turismo dipendono, non si praticano dietro ad una tastiera, ma bensì: marcando in modo costante il territorio, l’operato  degli uffici comunali , collaborando e polemizzando con gli amministratori e tecnici comunali, confrontandosi con le Forze dell’Ordine, con i Pubblici Ministeri e nelle   Aule dei Tribunali.  Pertanto è intollerabile che determinate critiche provengano poi da chi  un tempo era pur intenzionato ad una collaborazione all’interno di una associazione, ma quando ebbe modo di constatare che spesso bisognava metterci la faccia (e la firma) venne meno, facendosi poi perdere di vista … . Ulteriore dimostrazione, tanto per fare un esempio,  che manovrare in modo folkloristico una tastiera (elargendo giudizi a destra e a manca, raccontando il quotidiano evidenziando il confronto tra due nobildonne massaie carottesi),  è un conto, ma mettersi continuamente in discussione, a determinati livelli, per il proprio territorio è tutt’altra cosa…06 marzo 2022salvatorecaccaviello.  

 

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