Sant’Agnello, tra indagini e inchieste all’housing sociale: chi ci rimette? Le famiglie

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La Procura di Torre Annunziata ha in programma per il mese di aprile uno sgombero coatto di alcune abitazioni dell’Housing Sociale di Sant’Agnello. Sui social e sui media locali si leggono tante, forse troppe, storie di famiglie affrante dalla vicenda che ha portato quella stessa Procura a definire illecite le abitazioni. Le 50 famiglie hanno pagato l’immobile del complesso residenziale a firma dell’ing. Antonio Elefante, eppure rischiano lo sgombero. O meglio, saranno sgomberati. A meno che la giustizia non intervenga in altro modo. In realtà le cose sono cambiate dai primi attimi del sequestro di alcuni anni fa. Ora rischiano di essere processati, oltre ad Elefante, anche il sindaco di Sant’Agnello Piergiorgio Sagristani e alcuni funzionari comunali. Il vero problema, tuttavia, resta ancora sul groppone delle famiglie che hanno investito soldi, tempo e tanta speranza nell’Housing. I risparmi di una vita, i prestiti di banche e parenti sono stati bloccati probabilmente a data da destinarsi, per un’inchiesta che potrebbe durare anni. Ed ecco che gli assegnatari pensano di costituirsi parte civile del processo affidandosi a giuristi e tecnici del posto. Tutto ciò è da accorpare alle problematiche a cui vanno incontro i più giovani: ci sono famiglie che già hanno richiesto un consulto psicologico per aiutare i loro ragazzi a tenere i nervi saldi in una vicenda che purtroppo si protrarrà ancora per un po’.

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