Positano, Enzo Mandara “Gli aumenti della benzina ogni giorno, arriverà a 3,50”

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Positano ( Salerno ) . Cerchiamo di saperne di più sull’aumento della benzina, che oramai ha superato da una settimana la soglia “psicologica” di due euro. Appunto di soglia psicologica si tratta, perchè non è finita qui. Enzo Mandara è un’istituzione nella perla della Costiera amalfitana e noi siamo ancora legati al giornalismo vecchia maniera, pur avendo il primo giornale online nato sul territorio amalfitano – sorrentino e lavoriamo su internet, crediamo che il web sia un mezzo, ma le informazioni vanno prese ancora come una volta, di persona, consumando le suole delle scarpe. La soglia, dicevamo, è psicologica , come ci spiega Enzo Mandara “In realtà questo è ancora niente, fra un mese potrebbe arrivare a tre euro e 50 ” Gli aumenti come avvengono, decidete giorno per giorno? A spiegarci il sistema è Anna Mandara “Sono le compagnie che ci comunicano le variazioni e questi stanno avvenendo tutti i giorni, in pratica solo sabato e domenica non ci sono stati aumenti” E come funziona? “Noi , ricevute le comunicazioni, dobbiamo a nostra volta trasmettere il prezzo che facciamo al pubblico” I guadagni vostri sono alti? “Sulla benzina non c’è un grande margine di guadagno, sono le tasse la quota maggiore. Poi bisogna pensare che noi forniamo un servizio h24, dobbiamo pagare la corrente elettrica e due dipendenti per garantire il servizio, ci sono spese fisse che non vengono valutate” Insomma un aumento che non dipende dalla guerra ed il popolo è supino, mentre ha marciato su Roma per il green pass ed il vaccino. Altro che aiuti , aumentare la benzina ( e non solo, pane e bollette etc ) significa davvero dare un duro colpo alle famiglie , per cui anche andare a lavorare diventa una spesa. Poi una curiosità, ogni area ha delle soglie, in Costa d’ Amalfi , nonostante Positano abbia solo una stazione di servizio, non è quella di Mandara più cara, non più di Maiori o Ravello. Bisogna andare nell’agro nocerino-sarnese per trovare prezzi inferiori, ma ne vale la pena andarci solo per fare rifornimento? E’ ovvio che no, intanto subiamo questi aumenti senza protestare contro le istituzioni che li stanno imponendo e non c’entra ancora niente la guerra. Data l’emergenza in corso, il Governo Italiano sta tentando di ridurre l’impatto degli aumenti, soprattutto a favore delle forniture di gas necessario ai nuclei famigliari, ma le associazioni di categoria chiedono condizioni più favorevoli anche per il settore degli autotrasportatori, sperando che i prezzi si riassestino sui valori abituali. Il fabbisogno di energia per alimentare la ripresa, a partire dalla Cina, ha fatto crescere la domanda di carburante, ma l’offerta di conseguenza non è maggiore.

La ragione principale dell’aumento dei prezzi di benzina e diesel è il mancato accordo tra i Paesi Opec sull’aumento della produzione di greggio, necessario in una situazione straordinaria come la ripresa economica post Covid19.

L’Unione degli Emirati Arabi ha richiesto di poter aumentare la produzione, ma è stata respinta da diversi Paesi Opec, prima tra tutti l’Arabia Saudita. Considerando questa situazione ne è conseguito che il prezzo del greggio ha subito una pesante impennataIl rincaro di prezzo del metano è infatti legato all’impennata delle materie prime, che si ripercuote anche sulle bollette delle famiglie.

Federmetano dichiara“Dopo alcuni cali di prezzo occorsi da aprile 2020, causati inizialmente dalla pandemia mondiale, si sono verificati aumenti continui del prezzo della materia prima da ottobre 2020 a oggi, toccando cifre record superiori del 600%”.

Questi aumenti sono dovuti a dinamiche mondiali:

  • forniture di GNL (gas naturale liquefatto) via nave dirottate verso l’Asia e in generale verso mercati disposti a pagare di più
  • ripresa dell’economia asiatica con grande richiesta di energia
  • ritardi nelle autorizzazioni a esercire nuovi metanodotti di importazione
  • tagli di forniture verso l’Europa dalla Russia a causa di manutenzioni programmate ( non ancora per la guerra, ndr )
  • bassi livelli di stoccaggio nei siti europei dovuti a un inverno di lunga durata

Considerando le ultime notizie del Mise, la benzina a breve potrebbe davvero arrivare a tre euro basti  pensare che a  ottobre 2020 era 1.387,57 per capire di cosa parliamo. Ma in realtà la voce maggiore è sempre quella dello Stato in tasse sulla benzina sfiora la soglia del 60% , significa che ogni cento euro di benzina si pagano 60 euro di tasse.

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