Penisola Sorrentina: tornano le processioni nel periodo di Pasqua

Penisola Sorrentina: tornano le processioni nel periodo di Pasqua

Dopo due anni di lockdown che non ha permesso lo svolgimento dei famosi cortei degli incappucciati che hanno da sempre caratterizzato la Penisola Sorrentina nel periodo pasquale, nel dettaglio, durante la Settimana Santa, finalmente, considerando che dal 31 Marzo finirà lo stato di emergenza imposto dal governo Draghi, ritornerà la tradizione delle processioni di Pasqua.

Come scrive Il Mattino nel suo articolo in merito a questo tanto atteso ritorno «Tutti abbiamo avvertito la mancanza delle ordinarie relazioni pastorali legate alla vita liturgica ed anche alle espressioni della pietà popolare – scrivono i vescovi in una nota – Se pure con prudenza, ora incamminiamoci sui percorsi interrotti, con rinnovato entusiasmo e con alcune raccomandazioni». Come logico che sia, quindi, i prelati ritengono che bisogna tenere ancora la guardia alta «per non vanificare il tempo di prova che abbiamo attraversato». La Conferenza episcopale regionale, nell’invitare «a riscoprire il valore della sobrietà» e ad offrire «segni concreti di solidarietà» rispetto alle «nuove povertà ed alle emergenze umanitarie», chiarisce che «nel riprendere le consuete espressioni di pietà popolare, rimane l’obbligo previsto delle necessarie autorizzazioni di pubblica sicurezza e di tutela sanitaria da parte delle autorità civili». Dopo il via libera dei vescovi le singole diocesi si sono organizzate per fornire precise indicazioni alle parrocchie ed alle congregazioni. È il caso della curia di Sorrento-Castellammare, territorio dove è particolarmente sentito il culto dei riti pasquali. Il vicario generale, don Mario Cafiero, il direttore dell’ufficio liturgico, don Emmanuel Miccio ed il responsabile delle confraternite, don Ciro Esposito, hanno diffuso un documento che contiene gli orientamenti per le processioni, spiegando come «vivere anche questa ripresa con prudenza ed accortezza» affinché «anche il nostro andare per strada tipico della Settimana Santa, sia caratterizzato da quello stile del camminare insieme a cui il Sinodo ci riporta con passione». I responsabili degli uffici dell’arcidiocesi hanno predisposto un dettagliato vademecum con il quale si indica, tra l’altro, di procedere alla consegna delle vesti senza farle passare di mano, preparare i cortei all’aperto ma in spazi interdetti al pubblico, semplificare il più possibile, le operazioni di uscita della processione, evitando cerimonie complesse, lunghe ed articolate. Le statue ed i loro portatori sono le sole autorizzate ad uscire dalle chiese, mentre in tutte le fasi di organizzazione e preparazione della processione è opportuno indossare la mascherina, anche all’aperto. Possono inoltre far parte dei cori solo coloro che hanno compiuto i 14 anni e sono in possesso del Green pass rafforzato. Nei giorni scorsi il sindaco di Sorrento, Massimo Coppola, aveva anche scritto al presidente della Conferenza episcopale campana, Antonio Di Donna, per chiedere che le processioni potessero svolgersi regolarmente come «segno di rinascita del nostro territorio».

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