Lettere da Piano di Sorrento – Dobbiamo dire addio a Villa Fondi?

LETTERE DA PIANO DI SORRENTO
“DOBBIAMO DIRE ADDIO A VILLA FONDI?”

“A volte ritornano”, con questa espressione significativa, riferita al mondo della politica, vuol dire che spesso tornano le vecchie gerarchie, con metodi di memoria democristiana. Dalle sagrestie della politica fuoriescono progetti e programmi di reconditi interessi e che, purtroppo, si rivelano spesso in danno dell’utenza. Corrono voci di uno scellerato programma di privatizzazione della Villa Fondi che sembrava sepolto.
Dopo l’insediamento della nuova Amministrazione scrissi che temevo per il futuro di Villa Fondi. Allora avevo ragione? Certamente queste notizie trapelate devono essere opportunamente verificate. Ciò non toglie però azzardare: “voce e popule’ voce e die!”
Già il fatto di voler smantellare il centro vaccinale (anche questo va verificato) è un segnale negativo. Potrebbe rappresentare il preliminare di quanto deciso. Ne ho già parlato in passato: quando l’idea di privatizzazione partì dalla precedente amministrazione Ruggiero ( nell’attuale c’è già qualcuno della vecchia Amministrazione) ci fu una reazione della opinione pubblica, contraria all’iniziativa. Fortunatamente la cosa si fermò. E così Piano di Sorrento può godere questo giardino pubblico, considerato fra i più ridenti della Campania.
Possibile che non ci si renda conto che dopo la cementificazione di Piano e dintorni, con l’aumento dello smog che tutti sappiamo, non si apprezzi il valore di Villa Fondi, uno dei pochi polmoni di ossigeno della Penisola. Senza contare che la privatizzazione potrebbe introdurre modifiche alle strutture e nuove colate di cemento. Nell’interesse di tutti speriamo che ciò non avvenga.
Daremo tutto il nostro contributo per impedirlo.

avv. Augusto Maresca

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