La Mostra sui Riti della Settimana Santa a Sorrento in occasione delle Giornate Fai di Primavera

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La Mostra sui Riti della Settimana Santa a Sorrento in occasione delle Giornate Fai di Primavera. Con grande piacere il Gruppo Fai Giovani Penisola sorrentina invita tutti i lettori a partecipare alla mostra “I Riti della Settimana Santa a Sorrento” che avrà luogo in occasione delle Giornate Fai di Primavera del 26 e 27 marzo 2022 presso il Museobottega della Tarsialignea.

Questa esposizione, organizzata dal Gruppo Fai della Penisola Sorrentina e ospitata nei locali del MuTa, in un periodo in cui la terribile epidemia di Covid-19 non ha permesso lo svolgimento dei Riti della Settimana Santa per due anni consecutivi, con la situazione attuale ancora da definire, si configura come un omaggio alle Processioni pasquali ed alla loro storia. Attraverso l’esposizione di alcuni dei più rappresentativi “Simboli della Passione”, nonchè delle testimonianze storiche legate alle Confraternite che le organizzano, verrà raccontato il significato profondo che queste tradizioni hanno nella coscienza collettiva, con una particolare attenzione per la pietà popolare che le anima da secoli. Si tratta di un’opportunità unica non soltanto per i membri della comunità locale, ma per tutti i visitatori, in quanto alcuni dei “Simboli” che saranno esposti non lasciano mai le sedi delle rispettive Confraternite se non in occasione delle Processioni della Settimana Santa. Il percorso sarà arricchito dalle fotografie di alcuni dei più talentuosi fotografi della Penisola sorrentina, che da anni immortalano nei loro scatti i momenti più suggestivi di questi riti.

Situato nel cuore del centro storico di Sorrento, lungo via San Nicola, antico decumano celebre per la presenza delle botteghe dei maestri intarsiatori, e a poca distanza dalla casa di Cornelia Tasso, sorella del celebre poeta, il Museobottega della Tarsialignea (MUTA) è un unicum culturale che vanta la funzione di custode della memoria storico-artistica sorrentina, con una particolare attenzione per le opere dell’artigianato locale e dei maestri dell’intarsio, vero fiore all’occhiello della storia culturale cittadina. Il museo, situato nella dimora Settecentesca del barone Achille Pomarici Santomasi di Gravina di Puglia, in occasione della Giornate FAI di Primavera 2022, ospita al suo interno un’esposizione dedicata ai Riti della Settimana Santa di Sorrento, antiche tradizioni che si svolgono nei giorni antecedenti alla domenica di Pasqua.

Tra le manifestazioni più suggestive ed antiche che hanno luogo in Penisola Sorrentina, emergono per il loro duplice carattere di espressioni di pietà popolare e di testimonianza della storia locale le tradizionali Processioni del Giovedì e Venerdì Santo. Dal tramonto del Giovedì alla sera del Venerdì che precedono la Pasqua, sono circa una quindicina i cortei che si snodano per le strade di tutte le cittadine della Costiera, da Vico Equense a Massa Lubrense, per rievocare il mistero della Passione e della morte di Cristo. Questi riti sono organizzati da diverse Confraternite e si differenziano specialmente nella disposizione dei partecipanti e nei colori delle vesti, tra cui prevalgono generalmente il bianco e il nero. Nonostante ciò, si caratterizzano tutti per la presenza di alcuni elementi in comune, tra cui spiccano il cappuccio sul volto, le fiaccole portate dai partecipanti per illuminare il percorso, la presenza dei “Simboli della Passione” per evocare visivamente gli eventi della Passione di Cristo, le effigi della Vergine Addolorata e del Cristo Morto, la partecipazione delle bande musicali, cui viene affidata l’esecuzione delle “marce funebri” della tradizione meridionale, vera e propria colonna sonora dei Riti della Settimana Santa. Infine, a tutte le Processioni pasquali è comune la partecipazione di cori a più voci, talora veramente imponenti, che eseguono i tradizionali canti della Passione e soprattutto il “Miserere”, il Salmo 50 di Davide, canto penitenziale con il quale si chiede il perdono dei peccati. Da secoli presenti nella storia cittadina e nella coscienza popolare sono le Processioni di Sorrento, che alcuni ritengono essere nate durante il Medioevo, ma di cui si ha testimonianza certa soltanto a partire dal XV secolo, per la profonda capacità di coinvolgimento emotivo che sprigionano al loro passaggio. Dagli originari cortei penitenziali, esse si sono sviluppare ed arricchite nel tempo, soprattutto sul piano coreografico, fino a raggiungere il loro attuale aspetto. Ciò che tuttavia è rimasto immutato nei secoli è lo spirito di preghiera di questi cammini confraternali, che ogni anno assumono il compito di tramandare alle future generazioni il profondo sentimento religioso che li anima.

La Processione in Visita agli Altari della Reposizione è un’antica consuetudine della sera del Giovedì Santo, primo giorno del “Triduo pasquale”. Dopo la messa in “Coena Domini” ci si reca in processione per visitare le chiese in cui sono stati allestiti i cosiddetti “Sepolcri”, composizioni floreali nelle quali è stata riposta l’ostia consacrata in seguito alla funzione eucaristica. E’ organizzata dalla Venerabile Arciconfraternita del Santissimo Rosario, che ha sede nella chiesa dei Santi Felice e Bacolo. Probabilmente nata durante il Medioevo, è stata abbandonata nel corso dei secoli, per essere poi ripresa negli ultimi quarant’anni grazie all’azione di vari governi della confraternita, fino ad assumere l’aspetto attuale e a divenire il primo “rito” della Settimana Santa che si celebra nella città di Sorrento. La Processione “Bianca”, organizzata dalla Venerabile Arciconfraternita di S. Monica con sede nel Tempio della SS. Annunziata, percorre le vie del Centro storico durante la notte tra Giovedì e Venerdì Santo, rientrando in chiesa all’alba e rappresenta, nella tradizione popolare, il peregrinare della Vergine alla ricerca del Figlio, tradito, arrestato e condannato alla morte in croce. Anche in questo caso, il corteo processionale visita gli Altari della Reposizione allestiti nelle più importanti chiese cittadine, dove i confratelli che accompagnano il simulacro dell’Addolorata si fermano per una sosta di preghiera e riflessione. Nella tarda serata dello stesso giorno, ha invece luogo la Processione “Nera”, a cura della Venerabile Arciconfraternita di San Catello e della Morte, con sede nella Chiesa dei Servi di Maria. Essa non è altro, in definitiva, che il trasporto del Cristo Morto, splendida scultura lignea eseguita tra XVI e XVIII secolo, seguito dall’effigie Madonna Addolorata. Nel silenzio più profondo e nel buio pressocché totale che avvolgono la Città, il tremolio delle luci a perdita d’occhio e l’esplodere possente del coro del “Miserere”, composto da oltre duecento voci, creano un’atmosfera nel contempo mesta e suggestiva e suscitano in chi vi assiste un’emozione unica, provocata unicamente da questo storico rito sorrentino, in cui si tramandano i più autentici valori della fede, le antiche tradizioni dei padri, gelosamente custodite e tramandate nel tempo.

L’accesso, per coloro che non sono iscritti al Fai, può avvenire esclusivamente su prenotazione, a questo link: https://fondoambiente.it/luoghi/museobottega-della-tarsialignea-39681?gfp

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