Il Vescovo Michele Fusco, originario di Positano: “A Sulmona torna la processione del Venerdì Santo”. E in penisola sorrentina?

A Sulmona, dopo il fermo di due anni a causa della pandemia, torneranno i riti legati alla Settimana Santa ovvero la processione trinitaria del Cristo Morto e la Madonna che scappa. A renderlo noto – come riporta retaabruzzo.com – è il vescovo Mons. Michele Fusco, originario di Positano: «In questi ultimi due anni non abbiamo potuto svolgere le funzioni della Settimana Santa come è tradizione a Sulmona sia per quanto riguarda la processione del Venerdì Santo che la domenica con la Madonna che scappa in piazza. Lo abbiamo fatto solo in modo molto privato per mantenere intatte le tradizioni e dare un segno di speranza al popolo. Quest’anno siamo in una condizione diversa, ci auguriamo che il 31 marzo venga revocato lo stato di emergenza e con esso cadano anche quelle restrizioni che hanno impedito lo svolgimento delle sue sacre rappresentazioni negli anni scorsi. In questo periodo di Quaresima siamo protesi a organizzare le due manifestazioni sia con l’Arciconfraternita della SS. Trinità sia con la confraternita lauretana. Lo vogliamo fare nel pieno rispetto di tutte le norme che il governo ci vorrà dare, rispettando tutte le indicazioni, anche sanitarie necessarie. Ma sappiamo che ci sarà un netto miglioramento. Si torna in piazza, si torna per le strade questo è sicuro. Siamo decisi a fare questo. Anche perché abbiamo visto che hanno fatto il carnevale a Viareggio con 20-30 mila persone per le strade; le partite di calcio che stanno facendo con gli stadi sempre con meno restrizioni. Non penso che le processioni e le rappresentazioni sacre siano da meno di queste manifestazioni ludiche e sportive. Noi ci mettiamo tutto l’impegno a rispettare le regole che ci saranno date (mascherine, green pass), nel segno di una ripresa non solo della fede, ma di tutte le attività anche religiose, all’interno delle nostre comunità. Ma soprattutto attraverso le due rappresentazioni manderemo un forte segnale di pace nel mondo, (sperando che il conflitto in Ucraina sia già finito), per dire no a tutte le guerre e i soprusi che ancora si perpetrano in molte parti del mondo».
Anche in penisola sorrentina ferve l’attesa ed in tanti sperano di poter vedere gli incappucciati delle varie Confraternite tornare a sfilare per le strade cittadine dopo due anni di vuoto. I riti della Settimana Santa in penisola fanno parte della storia di ognuno, hanno il profumo ed il volto dei padri e dei nonni che hanno indossato il saio ed imbracciato un lampione, un mistero, portato a spalla le statue dell’Addolorata e del Cristo Morto o cantato i versi degli inni e del Miserere. Dopo due anni ci auguriamo che le processioni possano finalmente tornare a riempire il silenzio del Giovedì e del Venerdì Santo ed a colmare quel grande vuoto che ognuno ha nel cuore.

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