Cava de’ Tirreni: altri sei immobili in vendita per fare cassa

Cava de’ Tirreni: altri sei immobili in vendita per fare cassa. Ne parla Giuseppe Ferrara in un articolo dell’edizione odierna del quotidiano La Città di Salerno.

Si allunga la lista degli immobili comunali messi all’asta da Palazzo di Città per fare cassa e ripianare gli equilibri finanziari dell’Ente dopo i difficili rendiconti di bilancio di settembre. Nell’ambito delle attività messe in campo per recuperare risorse economiche, quindi, il Comune sta portando avanti da mesi una massiccia strategia di alienazioni che, oltre a comprendere immobili storici del territorio cittadino, come l’ex “Cofima” ancora invenduta, riguarda anche piccoli locali, appartamenti e box.

A tal proposito è partito nei giorni scorsi l’avviso di gara per altre sei proprietà comunali tra le frazioni di Pregiato e San Cesareo, che si aggiungono alla lunga lista di locali già messi in vendita. Figurano nel nuovo elenco pure due appartamenti da 55 metri quadri in via Luigi Ferrara, alla frazione di Pregiato, che comprendono entrambi un locale scantinato, per un totale di 141.700 euro, e altri quattro appartamenti (anche questi di 55 metri quadrati ciascuno e comprensivi di cantina) in via Vecchione alla frazione San Cesareo per circa 306mila euro.

In sostanza una somma a base d’asta complessiva di quasi 500mila euro che vanno ad aggiungersi alle previsioni di entrata già delineate dalle alienazioni definite nei mesi scorsi. L’obiettivo, infatti, è quello di riuscire a piazzare all’asta un totale di almeno 70 immobili che dovranno essere venduti nell’ambito del piano di alienazioni approvato dal consiglio comunale.

In lista d’attesa ci sono anche alcune aggiudiche in corso di ultimazione per un totale di ulteriori 3 milioni e 573 mila euro. E a quanto pare la manovra sta dando i propri frutti. Se già in estate il Comune era riuscito a vendere i locali dell’ex Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo di Corso Umberto I e alcuni locali e capannoni di via Gino Palumbo (per un totale di circa 2 milioni e 100 mila euro), adesso si aggiungono al conto altri 904 mila euro, proventi delle alienazioni di altri 10 locali, la maggior parte mini-alloggi completi di cantina o mansarda, che sono stati battuti all’asta e definitivamente assegnati nelle scorse settimane. L’incognita maggiore, però, resta l’ex “Cofima” di via XXV luglio: il complesso di capannoni industriali, infatti, resta invenduto a seguito di ben tre gare andate deserte mentre la quarta sarà predisposta nei prossimi giorni. A quanto pare il presso fissato dal Comune di circa 5 milioni di euro non è appetibile per i soggetti interessati all’acquisto che continuano ad attendere ulteriori ribassi.

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