Aglio , ottimo contro pressione e batteri, ma la puzza dell’alito è insopportabile, come fare?

Più informazioni su

    Aglio , ottimo contro pressione e batteri, ma la puzza dell’alito è insopportabile, come fare? Adesso ricercatori americani hanno scoperto l’esatto meccanismo chimico per cui l’alito (ma anche il sudore) puzzano così terribilmente dopo aver mangiato aglio, arrivando a definire quali cibi possono aiutare a camuffare il barbaro olezzo.

    L’analisi è della American Chemical Society, che ha scoperto che i componenti responsabili dell’odore sono molti, ma che curiosamente nessuno è presente nell’aglio finché non lo tagliamo o schiacciamo. E difatti se l’aglio si mette in padella intero non fa disastri, ma è anche vero che il suo aroma praticamente non si sente (e non ci sono vantaggi per la salute). Succede che quando la struttura dell’aglio viene danneggiata, ovvero quando tagliamo l’aglio, il composto organico detto alliina si trasforma in allicina, ricca dell’aroma che passa al cibo. Questa a sua volta si spezzerà nei suoi numerosi componenti, tutti a base di zolfo, e quasi tutti responsabili dell’odore che ci resterà addosso. Uno in particolare viene assorbito dall’intestino, resta molto a lungo nel sangue, poi passa agli organi (in particolare alla pelle, ai reni e ai polmoni) e quindi l’unico modo in cui può essere eliminato è attraverso il sudore, le urine e l’alito. Il tutto dura la bellezza di 24 ore.

    La buona notizia è che ci sono alimenti in grado di camuffare la puzza. Secondo i ricercatori i più efficaci sono latte, prezzemolo, mela, spinaci e menta, anche se è ancora ignoto come funzioni il loro effetto deodorante: forse è la clorofilla a rinfrescare l’alito, ma più probabilmente si deve ringraziare l’azione di alcuni enzimi che in definitiva accelerano la rottura dei composti solforici. Sono proprio questi, comunque, a rendere l’aglio un fantastico antibatterico. Gli stessi scienziati hanno testato l’efficacia di questi componenti nei batteri contenuti nelle feci degli animali, responsabili delle più frequenti gastroenteriti (più comunemente ed erroneamente note come influenze intestinali): in pratica queste sostanze penetrano le cellule dei batteri, ne modificano la struttura e li rendono innocui.

    Più informazioni su

      Commenti

      Translate »