Sorrento, la festa di Sant’Antonino senza processione. Ecco le motivazioni dell’Unità Pastorale delle Parrocchie sorrentine

Sorrento. Quest’anno, per il secondo consecutivo, il 14 febbraio in occasione della solennità del patrono Sant’Antonino non ci sarà la tradizionale processione per le strade cittadine a causa del persistere dell’emergenza sanitaria legata al Covid-19. Ecco le motivazioni dell’Unita Pastorale delle Parrocchie sorrentine: «Carissimi amici e fratelli della città di Sorrento, anche quest’anno ci ritroveremo insieme, intorno alla vita del nostro patrono Antonino, nel tempo contraddistinto dall’emergenza pandemica. Attenendoci alle indicazioni che ci sono state date dalla Conferenza episcopale dei vescovi della Campania, dettate unicamente dalla responsabilità di custodire la salute di tutti, specialmente dei più fragili, e dal principio di prudenza, non potremo fare la tradizionale processione, con l’effige del Santo.
Tale circostanza ci offre l’opportunità di ribadire un messaggio che ci sta particolarmente a cuore. Pur rispettando la tristezza derivata dall’essere privati di una tradizione della nostra terra, che sicuramente ha il pregio di essere un prezioso collante per tutta la nostra città, la “mancanza” della processione non ci farà mancare tutte le “cose più importanti” che il nostro santo patrono ha fatto e continuerà a fare per noi: pregare, dall’assemblea celeste, per tutti noi, affinché possiamo sperimentare la presenza di Dio, che è amore, in noi stessi, nell’incontro sincero ed autentico, e non solo per il proprio tornaconto, con i fratelli, nella partecipazione alla vita quotidiana delle nostre comunità ecclesiali, nell’esperienza dei sacramenti, in particolare l’Eucarestia, nel servizio ai tanti poveri, non solo di cibo, che, seppur nascosti, hanno bisogno di un nostro “movimento d’amore”, che possa essere risposta ai loro bisogni.
Cogliamo la “mancanza” di parte delle nostre tradizioni come un’occasione per gustare la verità di queste parole dell’apostolo Paolo: “Noi però abbiamo questo tesoro in vasi di creta, affinché appaia che questa straordinaria potenza appartiene a Dio, e non viene da noi”. Ciò che è importante viene da Dio e, anche tramite la preghiera di sant’Antonino, quest’anno, nonostante tutto, ci sarà donato: a noi il compito di custodirlo e di trasmetterlo, soprattutto in questo tempo di più evidente fragilità.
Vi salutiamo con gioia e vi auguriamo buon cammino! I presbiteri della città di Sorrento».
don Mario Cafiero
don Francesco Saverio Casa
don Carmine De Angelis
don Luigi Di Prisco
don Giovanni Ferraro
don Carmine Giudici
don Franco Maresca
don Enzo Meglio
don Antonino Minieri
don Mario Schisano
don Antonino Somma
don Giuseppe Sorrentino
fr. Antonio Ridolfi e la comunità Francescana
p. Salvatore Zurolo e la comunità Carmelitana».

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