Omicidio stradale del 23enne Marcello Panariello, si costituiscono i due che erano sull’Alfa Romeo rubata

Omicidio stradale del 23enne Marcello Panariello, si costituiscono i due che erano sull’Alfa Romeo rubata  . A descrivere i particolari della vicenda su Il Mattino di Napoli nelle pagine di Salerno Daniela Faiella
Si sono presentati spontaneamente negli uffici della caserma dei carabinieri di Torre Annunziata e hanno raccontato loro versione dei fatti. Francesco Falanga e Francesco Fiorente, entrambi torresi e noti alle forze dell’ordine, erano a bordo dell’Alfa Romeo Stelvio che, venerdì sera, in via Lo Porto, nei pressi dello svicolo della Statale 268, ha travolto in pieno lo scooter con a bordo il 23enne scafatese Marcello Panariello e il suo amico, il 19enne S.K, uccidendo il primo e ferendo il secondo. Per loro è scattata la denuncia per omicidio stradale, omissione di soccorso e riciclaggio.
LA DINAMICA
Secondo quanto è stato accertato dagli investigatori già nelle ore successive alla tragedia, l’auto, guidata dal Falanga, era stata rubata a Nocera Inferiore qualche giorno prima. Ai carabinieri i due avrebbero riferito di averla noleggiata, ma la versione fornita non ha convinto affatto. La vettura, che circolava con targa straniera risultata scaduta, aveva anche il telaio modificato. I due torresi, subito dopo l’impatto avevano abbandonato la vettura sul posto ed erano fuggiti facendo perdere le loro tracce. Gli agenti della polizia municipale, intervenuti sul luogo dell’incidente, erano riusciti in ogni caso ad identificarli già nella tarda serata di venerdì. La tragedia si era consumata poche ore prima, intorno alle 18. Marcello Panariello, 23 anni, era alla guida dello scooter, in prossimità dello svincolo della Statale 268. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, l’Alfa romeo Stelvio è sopraggiunta a gran velocità e ha investito in pieno il mezzo, scaraventando a terra Panariello ed il suo amico. L’impatto è stato fatale per il giovane conducente, che è morto sul colpo, nonostante indossasse regolarmente il casco. All’arrivo dei soccorsi il suo corpo giaceva sull’asfalto già senza vita. Respirava ancora, invece, il 19enne che era in sella allo scooter con la vittima. Trasportato, inizialmente, all’ospedale di Nocera Inferiore con una prognosi riservata, il ragazzo è stato trasferito ieri nel reparto di Ortopedia. Non è in pericolo di vita. I medici confermano che le sue condizioni stanno sensibilmente migliorando. La salma di Marcello Panariello è stata trasferita all’ospedale di Mercato San Severino dove venerdì sera è stato eseguito l’esame esterno. La procura di Nocera Inferiore, che ha aperto un fascicolo sul caso, ha disposto l’autopsia, che potrebbe essere effettuata all’inizio della prossima settimana. Solo successivamente saranno autorizzati i funerali. Intanto a Scafati, in corso Trieste, dove Marcello Panariello viveva, in tanti hanno voluto esprimere cordoglio e vicinanza alla famiglia del ragazzo, che era padre di due bambini.

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