“Mielemedicina” il nuovo album di Anastasio

Meta (NA) Il 25 febbraio esce per Epic/Sony Music  “Mielemedicina” il nuovo album di Anastasio, nove brani inediti ispirati dalla lettura onnivora e appassionata di tanta poesia, soprattutto di autori come Massimo Ferretti, Charles Bukowski, Charles Baudeleire e Lucrezio. Dalla rabbia alla poesia, questo è il claim che potremmo adottare per lanciare quest’album, se non sapessimo che sarebbe troppo riduttivo per il lavoro e l’impegno che mette Marco Anastasio nell’elaborazione dei suoi brani. Il rapper di Meta, che si era fatto notare a “X Factor” nel 2018 e poi al Festival di Sanremo nel 2019 da ospite e nel 2020 in gara, spiega che il titolo del disco nasce da una frase dello scrittore latino Tito Lucrezio Caro: “Quando i medici vogliono dare ai bambini il ripugnante assenzio, ricoprono prima i bordi della coppa, con uno strato di miele biondo e zuccherato, e il fanciullo imprevidente, le labbra sedotte dalla dolcezza, inghiotte nello stesso tempo l’amaro infuso e, ingannato ma: non vittima, ne riceve forza e salute”. Ma il rapper tiene a sottolineare che questo non è un riferimento alla pandemia e tantomeno ai vaccini. “Non mi piace fare riferimenti all’attualità, non sono un cronista. E sulla pandemia, francamente, non ritenevo di aver molto da dire. Sono vaccinato ma ne ho fino alla nausea di questo dibattito. Il mio disco parla d’altro, di cuori in vendita e miele, per esempio. Mi sentivo pronto a maneggiare il tema dei sentimenti, della dolcezza, della luce oltre l’ombra. Avevo voglia di abbandonare il terreno della rabbia che apparteneva ad una fase più adolescenziale”, spiega Anastasio ai colleghi dell’Adnkronos. “Se proprio volete cercare un concept in quest’album, che è fatto di brani molto diversi tra loro, è il linguaggio. Ho provato a fare un album che facesse comunicare il mondo del rap con quello della poesia e per farlo ho saccheggiato qualche poesia: ad alcune ho rubato lo spirito, ad altre qualche verso, però nessun poeta è stato maltrattato”, scherza il cantante di Meta. La spinta verso la poesia gliel’ha data un libro di poesie “Allergia” di Massimo Ferretti (poeta di Chiaravalle che legò il suo nome al Gruppo 63, prima della rottura con Pasolini, Attilio Bertolucci e Enzo Siciliano N.d.A.) ricevuto in regalo da un altro poeta marchigiano, Davide Nota. “Io l’ho letto ho capito che mi piace la poesia. Mi ha sbloccato la fame di poesia. Da lì ho cominciato a leggere anche altri poeti. Tutto l’album prova ad essere poetico”, spiega mentre cita Bukowski e Baudeleire (Dea dei due volti, Jeanne Duval), oltre a Ferretti e aggiunge: “Insomma per fare un nuovo album ho bisogno di essere nuovo io, di aver vissuto abbastanza per poterne scrivere”. L’album si apre con “E invece” che è anche il nuovo singolo estratto, dopo “Assurdo” lanciato a fine gennaio e ispirato alla poesia di Bukovski “La tragedia delle foglie”, declina anche il divertimento con “Tubature” brano rap-jazz con Stefano Bollani. Infine una riflessione sul comparto musicale rilasciata all’ANSA: “Il settore è uscito distrutto da questi due anni, ma la ripartenza può generare domanda e ripartenza. Si poteva fare di più o di meglio? Non lo so, ma siamo stati abbandonati e all’estero non è stato così“.
A cura di Luigi De Rosa

Generico febbraio 2022
Marco Anastasio fotografato da Valerio Nico

Anastasio: http://anastasioquello.it/

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