Maiori, stilettate fra Capone e il suo ex vice sindaco Ruggiero. Intanto l’amministrazione e il depuratore vanno avanti con le minoranze divise

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Maiori, stilettate fra Capone e il suo ex vice sindaco Ruggiero. Intanto l’amministrazione e il depuratore vanno avanti con le minoranze divise. Il leit motiv della politica della cittadina più grande della Costiera amalfitana degli ultimi venti anni è che ci sono tanti candidati sindaci e chi riesce ad avere una manciata di voti sicuri, un nucleo duro diciamo, fa il sindaco anche se non rappresenta la maggioranza della popolazione. Visto che tutti vogliono fare i sindaci così è se vi pare , diceva Pirandello. In un paese normale un sindaco come Antonio Capone sarebbe già caduto, rappresentava già la minoranza degli elettori, ha perso il vice sindaco, si è costituito un comitato contro, eppure va avanti lui e il depuratore . Ancora oggi le minoranze sono divise e frammentate, nessuno riconosce leader l’altro o l’altra, e per di più si è aggiunto un altro leader come Ruggiero. Ed è così che Capone è riuscito nel bis e sta riuscendo a portare avanti tutto il mandato e l’iter per il depuratore ( che poi si riuscirà a realizzarlo nonostante i tanti dubbi sul progetto della Provincia di Salerno questo è un altro conto). Sulla vicenda del depuratore a Maiori c’è da rimanere basiti, un’inchiesta della Procura di Salerno che fece fuoco e fiamme ( e poi? E’ finita a Chi l’ha Visto? ) . Una inchiesta che abbiamo apprezzato, ma purtroppo evidentemente la burocrazia ha avuto la meglio. Competenze fra comuni e Ausino ( la società che si occupa delle acque in provincia di Salerno da Cava de’ Tirreni, ndr ) , la Regione Campania che tuonava pure, milioni di euro ed è tutto ancora fermo. Ravello, Praiano? Non pervenuti.. si parla solo del depuratore di Maiori con una levata di scudi per non farlo con la speranza che il più battagliero e convicente contro al progetto diventi poi sindaco, e questo è se vi pare…

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