Maiori rinvia il Carnevale sulla linea degli altri comuni italiani? Ma come mai a Viareggio invece si festeggerà regolarmente?

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Maiori rinvia il Carnevale sulla linea degli altri comuni italiani? Ma come mai a Viareggio invece si festeggerà regolarmente? La pandemia frena il 48° Gran Carnevale Maiorese che viene rinviato al prossimo mese di maggio in linea con gli altri Carnevali Storici d’Italia. In Costiera Amalfitana sarà, dunque, festa dall’8 al 15 maggio 2022 quando la cittadina della Costiera Amalfitana celebrerà, in concomitanza con il clou della bella stagione, l’evento carnevalesco. La decisione di rinviare tutti gli eventi in programma nella settimana in cui cade il martedì grasso è stata assunta nel corso di un’assemblea dei carnevali storici italiani tenutasi a Roma nella quale si è concordemente deciso di far slittare l’evento tra la primavera e l’estate in considerazione dell’attuale situazione contagi, almeno questo è quello che ha annunciato l’amministrazione Capone .
Ma non la pensano allo stesso modo nella città di Viareggio dove da oggi si comincia a festeggiare il Carnevale con il ritorno delle sfilate dei carri allegorici e delle costruzioni realizzate dagli artisti sul Lungomare. La 149esima edizione del Carnevale di Viareggio 2022 sarà all’insegna di alcune regole e restrizioni richieste per contrastare la diffusione di un possibile contagio di Covid-19. Per partecipare al Carnevale, infatti, i cittadini dovranno esibire il Green Pass rafforzato ricevuto da chi è guarito dalla malattia o si è sottoposto alla vaccinazione completa.
Non solo, durante le sfilate dei carri allegorici bisognerà indossare la mascherina Ffp2 evitando quella chirurgica. Per tutti i soggetti impossibilitati a vaccinarsi è richiesto all’ingresso una documentazione medica di esenzione. Nessun obbligo di mascherina per i bambini sotto i sei anni.
Ma a questo punto ci si chiede per quale motivo a Maiori e nelle altre città italiane non si possa festeggiare allo stesso modo, nel rispetto delle norme anti-Covid ma con la voglia di ritornare alle proprie tradizioni.
Si tratta ovviamente di interrogativi ai quali non spetta a noi dare una risposta. Il nostro intento è solo quello di rendere nota una curiosità sul diverso modo di agire da parte dei comuni italiani di fronte all’organizzazione di eventi importanti che comportano la messa in campo di tutte le misure di sicurezza e di contrasto ai contagi.

 

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