Lettere da Piano di Sorrento – Il caro ombrellone

LETTERE DA PIANO DI SORRENTO
“IL CARO OMBRELLONE ”

Sta per iniziare una nuova stagione balneare. Mi riferiscono che già adesso, se al sabato o alla domenica di una bella giornata si scende alle spiagge di Meta sembra di stare in Ferragosto tanta è la gente che le frequenta. Quanto prima si potranno fare i bagni. Fra gli argomenti all’ordine delle giornate parlamentari si sta discutendo sulla revisione delle concessioni balneari perché l’Europa ci sta bacchettando da tempo in quanto non siamo in regola. Attualmente le cose certe sono: lo Stato, con il suo modo di agire, ha fatto sì che i concessionari demaniali siano diventati ormai i proprietari dei litorali, recintano, occupano, pretendono il massimo sfruttamento del suolo, a scapito degli utenti, cioè di noi cittadini. Lo Stato, in moltissimi casi, percepisce dalle concessioni una somma irrisoria. Infatti molti concessionari, oltre a non rispettare le convenzioni, specialmente quelle che riguardano l’ambiente, fanno il buono e cattivo tempo, pagando quattro soldi allo Stato.
A farne le spese siamo noi cittadini. Ci hanno espropriati delle spiagge, del mare, beni che appartengono a tutti. Con l’avvento della pandemia la situazione è peggiorata; per poter fare un bagno di mare decente bisogna sobbarcarsi regole a volta disagevoli e inoltre sono aumentate le tariffe per gli ombrelloni, sedie a sdraio, etc. Si paga, si deve pagare per fare un bagno. Chi controlla? Chi sorveglia? Nel nostro dizionario la voce controllo è inesistente. All’estero, in molte località, la spiaggia è libera, niente tavolati che restringono e costringono gli arenili, niente pagamenti per accedere al bagnasciuga, niente di niente. Quando eravamo ragazzi annusammo quel vento di libertà che veniva dal mare. Oggi, la cosiddetta “spiaggia libera” non esiste più o è rappresentata da una strisciolina rettangolare dove non ci va nemmeno un asciugamano.
Il Governo, dopo il fallimento politico sulla elezione del Capo dello Stato, ha messo mano alla revisione delle concessioni e già sembra che stiano litigando. Vi saranno ancora proroghe sui vecchi criteri e noi questa estate dovremo ancora subire l’arroganza di tanti concessionari, ormai diventati i veri padroni.

Avv. Augusto Maresca

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