Corridoi turistici per aiutare il settore colpito dalla pandemia cosa sono e quali sono

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    Con Ordinanza 28 settembre 2021, il Ministro della Salute ha autorizzato, in via sperimentale, i “Corridoi turistici Covid-free”.

    L’Ordinanza è stata prorogata, con alcune modifiche, dall’Ordinanza 27 gennaio 2022 (in via di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale).

    La sperimentazione dei Corridoi Turistici Covid-free continuerà fino al 30 giugno 2022.

    COSA SONO E VERSO QUALI PAESI SONO OPERATIVI

    Sono considerati “Corridoi turistici Covid-free” tutti gli itinerari in partenza e in arrivo sul territorio nazionale, finalizzati a consentire la realizzazione di viaggi turistici controllati, compresa la permanenza presso strutture ricettive selezionate, secondo specifiche misure di sicurezza sanitaria idonee a garantire il rispetto dei protocolli contenuti nel documento “Indicazioni volte alla prevenzione e protezione dal rischio di contagio da COVID-19 nei corridoi turistici Covid-free”, allegato all’Ordinanza 28 settembre 2021.

    Si tratta di viaggi organizzati e gestiti da operatori turistici, i quali sono anche chiamati ad assicurare il rispetto delle misure di sicurezza contenute nel documento “Indicazioni volte alla prevenzione e protezione dal rischio di contagio da COVID-19 nei corridoi turistici Covid-free”. Se il viaggio che si intende effettuare non rientra nella tipologia di “Corridoio turistico Covid-free”, continuano ad applicarsi le regole previste per i Paesi dell’Elenco E (divieto di spostamento per motivi turistici, obbligo di sorveglianza sanitaria e isolamento al rientro in Italia).

    I “Corridoi turistici Covid-free” sono operativi verso:

    Aruba

    Maldive

    Mauritius

    Seychelles

    Repubblica Dominicana

    Egitto (limitatamente alle zone turistiche di Sharm El Sheikh e Marsa Alam)

    Alle destinazioni sopra elencate si aggiungonodal 1 febbraio 2022:

    Cuba

    Singapore

    Turchia

    Thailandia (limitatamente all’isola di Phuket)

    Oman

    Polinesia francese

    I “Corridoi turistici Covid-free” sono autorizzati ai sensi della sola normativa italiana. Oltre a quanto previsto dall’Ordinanza 28 settembre 2021 e Ordinanza 27 gennaio 2021, è necessario che i viaggiatori continuino a rispettare le disposizioni previste per l’ingresso dalle autorità locali dei Paesi di destinazione (ad esempio, compilazione di formulari di salute pubblica o di localizzazione del passeggero, se richiesti). Per approfondimenti su questi aspetti, è necessario rivolgersi all’operatore turistico responsabile del viaggio.

    CHI PUO’ AVVALERSI DEI CORRIDOI TURISTICI COVID-FREE

    Sono autorizzati a spostarsi, a fini turistici, verso i Paesi indicati, esclusivamente i viaggiatori muniti di:

    • certificazione che attesti il completamento del ciclo vaccinale o, in alternativa
    • certificazione di avvenuta guarigione

    Tali certificazioni possono essere sotto forma di Green Pass ovvero certificazione equivalente e riconosciuta dall’Italia secondo la normativa vigente.

    I viaggiatori che rispondono a tali requisiti e sono autorizzati a viaggiare nell’ambito dei Corridoi Turistici Covid-free, dal 1 febbraio 2022, devono presentare al vettore all’atto dell’imbarco e a chiunque è deputato a effettuare i controlli, l’attestazione rilasciata dall’operatore turistico, denominata “travel pass corridoi turistici”, contenente le informazioni relative agli spostamenti, alla permanenza presso le strutture e alla polizza COVID.

    COME FUNZIONANO

    Il viaggiatore dotato di certificato vaccinale o di guarigione, in partenza dal territorio nazionale per un soggiorno all’estero nell’ambito di un corridoio turistico Covid-free, deve:

    • sottoporsi a un test molecolare o antigenico condotto con tampone e risultato negativo, nelle quarantotto (48) ore precedenti la partenza;
    • se la permanenza all’estero supera i sette (7) giorni, sottoporsi a ulteriore test molecolare o antigenico in loco;
    • prima di rientrare in Italia, nelle quarantotto (48) ore precedenti l’imbarco, è necessario sottoporsi a un test molecolare o antigenico, condotto con tampone e risultato negativo;
    • all’arrivo in aeroporto in Italia, è necessario sottoporsi a ulteriore test molecolare o antigenico, con risultato negativo. Questo test, dal 1 febbraio 2022, può essere effettuato anche entro le ventiquattro ore successive al rientro nel territorio nazionale, con obbligo di isolamento fiduciario fino all’esito dello stesso.

    Nell’ambito della sperimentazione dei “Corridoi turistici Covid-free”, gli operatori turistici comunicano ai competenti Uffici del Ministero della salute, almeno cinque giorni prima del loro ingresso, la lista dei passeggeri che fanno rientro sul territorio nazionale, nonché dei singoli Paesi di provenienza e degli aeroporti di arrivo (Ordinanza 27 gennaio 2022).

    Se tutti i passaggi su elencati sono rispettati, i viaggiatori sono esentati dal rispetto degli obblighi di sorveglianza sanitaria e di isolamento fiduciario.

     

    INFO UTILI – PRIMA DI PARTIRE

    Per maggiori informazioni in merito ai “Corridoi turistici Covid-free”, si raccomanda di rivolgersi direttamente all’operatore turistico che organizza il viaggio.

    Se il viaggio che si intende effettuare non rientra nella tipologia di “Corridoio turistico Covid-free”, continuano ad applicarsi le regole previste per i Paesi dell’Elenco E.

    Prima di intraprendere qualsiasi viaggio, anche nell’ambito di “Corridoi turistici Covid-free”, l’Unità di Crisi della Farnesina raccomanda di consultare la Scheda Paese di ViaggiareSicuri relativa alla destinazione prescelta, di registrare il proprio viaggio sul portale DoveSiamoNelMondo.it e scaricare l’applicazione per dispositivi mobili “Unità di Crisi”.

    Tutti coloro che intendano recarsi all’estero, indipendentemente dalla destinazione e dalle motivazioni del viaggio, devono considerare che qualsiasi spostamento, in questo periodo, può comportare un rischio di carattere sanitario. In particolare, nel caso in cui sia necessario sottoporsi a test molecolare o antigenico per l’ingresso/rientro in Italia, si rammenta che i viaggiatori devono prendere in considerazione la possibilità che il test dia un risultato positivo. In questo caso, non è possibile viaggiare con mezzi commerciali e si è soggetti alle procedure di quarantena e contenimento previste dal Paese in cui ci si trova.  Tali procedure interessanosecondo la normativa localeanche i cosiddetti “contatti” con il soggetto positivo, che sono ugualmente sottoposti a quarantena/isolamento dalle autorità locali e a cui non è consentito spostarsi.  Si raccomanda, pertanto, di pianificare con massima attenzione ogni aspetto del viaggio, contemplando anche la possibilità di dover trascorrere un periodo aggiuntivo all’estero, nonché di dotarsi di un’assicurazione sanitaria che copra anche i rischi connessi a COVID-19. Tale assicurazione deve essere sempre prevista nell’ambito di viaggi organizzati secondo i protocolli stabiliti per i “Corridoi turistici Covid-free”. 

    Corridoi turistici per aiutare il settore colpito dalla pandemia Il governo tende una mano al settore del turismo, uno dei più penalizzati dalla pandemia. Si estende la validità dei corridoi turistici (si può partire solo con tour operator o tramite agenzie di viaggio) fino al 30 giugno e si aggiungono 6 nuovi corridoi: Cuba, Singapore, Turchia, Thailandia, Oman e Polinesia francese a quelli già esistenti come le Maldive al Mar Rosso. Di più. Per chi viaggia in Europa, e arriva da un Paese dell’Unione, sarà consentito l’ingresso in Italia solo con il green pass senza bisogno del tampone. Scenari esotici che, dopo i tanti lockdown, solo a sentirli fanno sognare. Anche se il Covid ha cambiato l’essenza del turismo. I luoghi che piacevano prima ora spaventano e, soprattutto, l’approccio è diverso: più prudente e responsabile. Senza contare il problema dei voli che le compagnie aeree hanno in gran parte ridotto.

    Distanziamento e sicurezza
    Fotografa l’estate che verrà Massimo Tocchetti, Presidente di Aiga e board member di Travel Consul: “Ci aspettiamo una ripresa che sarà di “vicinanza” nel mercato incoming, cioè da parte dei vicini Paesi europei come Francia, Svizzera, Spagna, mentre in uscita i corridoi turistici sono un punto d’inizio per incentivare il lungo raggio anche se speriamo di poter partire a breve senza corridoi e naturalmente seguendo le regole dei vari governi esteri”. Come sono cambiate le esigenze? “Più spazi aperti, sostenibilità e maggiore attenzione alla sicurezza basti pensare che le assicurazioni di viaggio sono nel 92% dei casi vendute dalle stesse agenzie e nel 66% sono comprese nei pacchetti”. E ancora: “Magari si va più vicino ma si allungano i soggiorni, sino ad arrivare all’estremo della workation che unisce vacanza e lavoro, e soprattutto la tecnologia diventa fondamentale, i biglietti non si stampano più, assicurazioni, moduli e pagamenti diventano on line”.

    Aggiunge Ico Inanc responsabile della agenzia Ilviaggio.biz: “Bisogna entrare nell’idea che non si è più agenti di viaggio ma “consulenti” noi da cinque generazioni ci occupiamo di travel e già nel 2013 avevamo sentito il bisogno di un cambiamento specializzandoci nella fascia alta, dando consulenze ad agenzie e nel terribile 2020 ci siamo alleati con 26 amici creando un consorzio che offrisse ai viaggiatori dei benefit nuovi che ora diventano necessari”. In che modo è mutata la sensibilità? “Le persone sono insicure e alcune mete prima ambitissime, come gli Stati Uniti, ora non sono più richieste perché sono considerate pericolose – precisa Inanc – per l’estate ci arrivano richieste sul bacino mediterraneo, il corto raggio in Europa ma soprattutto (se il governo aprirà) Australia, Corea e Giappone che sono percepite come sicure perché garantiscono il distanziamento”.

    Le associazioni di categoria
    Sono a rischio disoccupazione 40 mila addetti su 86 mila – spiega Franco Gattinoni presidente Fto Confcommercio e gruppo Gattinoni – noi avevamo chiesto il prolungamento della cassa Covid mentre il governo ha scelto di mettere a disposizione delle imprese gli strumenti ordinari che sono stati oggetto di riforma, con la sola l’esenzione sul contributo addizionale a carico dei datori di lavoro, e per ottenere il pagamento diretto, non certo, da parte dell’Inps, le aziende dovranno affrontare un iter burocratico molto complicato rispetto al più semplice prolungamento della cassa Covid”. Di più. “Affinché la macchina riparta realmente, e senza perdita di risorse umane, chiediamo che, in tempi brevi, sia riaperto il turismo senza la necessità di corridoi come già accade nel resto dell’Europa, Inoltre chiediamo di avere anche noi il diritto ai giusti ristori, non percepiti nel 2021”.

    Gli fa eco Pier Ezhaya presidente di Astoi Confindustria Viaggi: “Siamo moderatamente soddisfatti per la proroga dei corridoi turistici anche se le nuove mete riguardano Paesi, come Thailandia e Oman, dove il turismo è prevalentemente invernale. Non lo siamo per niente del capitolo ristori ed ora, ad avvenuta elezione del Presidente della Repubblica, chiediamo che vengano stanziati i ristori attesi dal nostro settore come indennizzo per i danni subiti nel 2021 grazie al perdurare del divieto a viaggiare. Purtroppo abbiamo l’impressione che non si abbia la percezione di quanto sia grave la situazione del turismo”. Ci può sintetizzare con poche cifre? “Diciamo che se quest’estate raggiungeremo un risultato del meno 40% rispetto al 2019 ci riterremo soddisfatti; ora siamo fermi a un meno 80%”. La richiesta di Ezhaya e degli operatori è dunque netta: “Da fine marzo con il cessare, ci auguriamo, dello stato di emergenza e a due anni dall’inizio del Covid, ci aspettiamo la rimozione del divieto a viaggiare per turismo”. Cercando di prevedere cosa ci si può aspettare dall’estate il presidente Astoi ha le idee chiare: “Tanta Italia, tutto il bacino mediterraneo e l’Egitto mentre per il lungo raggio, a causa della stagionalità, prevediamo minori flussi”.

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