Piano di Sorrento, il racconto del lunedì del Prof. Ciro Ferrigno: “Sensazioni”

Piano di Sorrento. Riportiamo il racconto del lunedì del Prof. Ciro Ferrigno che oggi ci porta alla scoperta di tradizioni e ricordi intrisi di pura emozione: «Ci sono delle cose che hanno la capacità di trasferirci con una grande facilità nello spazio e nel tempo, catapultarci indietro negli anni subito, immediatamente e attualizzare situazioni e sensazioni che credevamo di aver dimenticato per sempre.
Queste “cose” variano da persona a persona e con la sensibilità di ciascuno e attingono al vissuto ed in particolare agli anni dell’infanzia e dell’adolescenza, per diventare struggenti quando ti riportano ai giorni del grande amore. Credo che questa capacità sia da attribuire ai fiori, ai profumi, ai sapori ed alle canzoni o comunque alla musica.
Quando qualcosa ti prende, ti rendi conto che dentro di te c’è tutto il tempo passato e che nulla è andato perso e che noi siamo niente altro che un cumulo di esperienze vissute, che ci hanno plasmato nel bene e, tante volte, anche nel male.
Per me le fresie sono il profumo della Settimana Santa, le violacciocche dei Sepolcri, così come il grano. Le rose sono Santa Rita, mentre gladioli ed ortensie mi riportano alla festa della Madonna delle Grazie e le ginestre al Corpus Domini. Il giglio alla Prima Comunione ed i fiori d’arancio a quelle mattine di maggio, presto, quando andavo a prendere il treno alla stazione per andare all’Università a Napoli. I gelsomini e l’erba menta al giardino della nonna a Bagnulo, i pungitopo e l’agrifoglio al Natale ed il vischio a Capodanno. Quasi un fiore, un’erba per ogni giorno dell’anno, certamente uno per ogni grande festa.
Il profumo del pane appena sfornato! Richiama l’alba del Venerdì Santo, la processione della notte, con l’olezzo delle ginestre mi trovo in Sicilia, con la resina torno frettoloso sulle Alpi, col profumo del fieno in Valtellina, mentre quello dei fagioli sul fuoco mi riporta all’Asilo Infantile, dalle suore d’Ivrea! Le caldarroste profumano di autunno, le pigne abbrustolite ed i mandarini di Natale, i fiori d’arancio le pastiere pasquali, il miele sul fuoco struffoli e zeppole di Natale. Il nauseabondo olio combustibile, alle navi per le isole, la Grecia, il Montenegro, la Croazia!
I sapori, poi! Mangi qualcosa e torna alla mente qualcuno, un ragù come lo faceva… una torta tale e quale a quella di… Quando tocchi la corda di uno strumento, questo vibra ed emette un suono. Così per i sapori, che certe volte ti fanno volare attraverso giorni, mesi ed anni, fino a rintracciare nella mente un qualcosa di già vissuto ed assaporato.
E che dire poi della musica? Ogni attimo della nostra esistenza ha un sottofondo musicale, che sia canzone o musica classica, a parte le grandi colonne sonore delle feste come le nenie pastorali degli zampognari, il Tu scendi dalle stelle, gli Inni ed il Miserere, i Vespri di San Michele. Poi ci sono i successi di Mina, Celentano, Battisti e Baglioni con canzoni per tutto l’anno, ma in particolare ascoltate al mare ed in montagna nelle vacanze estive e la voce, riconoscibile tra mille, del divino Mango, per riportare al cuore i giorni del grande amore. Un posto a parte spetta alla grande musica, quella operistica, le rappresentazioni estive all’aperto all’Arena di Verona, allo Sferisterio di Macerata, a Torre del Lago Puccini o al Teatro Greco di Taormina. Grandi orchestre, immense scenografie, voci da sogno che poi tornano e ti fanno dire c’ero io pure, magari venti o trenta anni fa.
I ricordi del passato sono come una grande cesta, dove sono accumulate in disordine tante cose che sembrano essere state gettate così alla rinfusa, poi ne prendi una tra le mani e la senti che parla e racconta. Bisogna avere solo la volontà, la capacità e la forza di riascoltare. Certe volte è tanto difficile!».

Piano di Sorrento, il racconto del lunedì del Prof. Ciro Ferrigno: "Sensazioni"
Piano di Sorrento, il racconto del lunedì del Prof. Ciro Ferrigno: "Sensazioni"

 

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