Msc: ad Aponte il controllo di Ita con partner Lufthansa

Msc: ad Aponte il controllo di Ita con partner Lufthansa. Msc Crociere e Lufthansa scendono in campo per Ita Airways, con un piano di volo in linea di massima già definito. Il gruppo dello shipping Il gruppo che fa capo all’armatore sorrentino Gianluigi Aponte ha annunciato a sorpresa di voler acquistare una quota di maggioranza insieme al colosso tedesco della compagnia tricolore, l’ex Alitalia. Insieme al vettore tedesco acquisirebbe dal Tesoro il 60-70% della start-up partita il 15 ottobre scorso a un prezzo da concordare con il venditore che perciò rimarrebbe con il 30% circa.

Secondo le prime valutazioni Ita avrebbe un valore da 1,2 a 1,5 miliardi. Della quota di maggioranza sicuramente il gruppo Aponte avrà circa il 45-50%, il residuo 20-25% Lufthansa, secondo un dosaggio azionario che risulterà gradito al governo per blindare l’italianità dell’operazione. Ma più che sul prezzo, l’attenzione dei nuovi potenziali azionisti e del ministero è concentrata sul piano di investimenti che il tandem Msc-Lufthansa intende fare e sulle prospettive occupazionali.

Come scrive Il Mattino, dietro le quinte dell’operazione si muove Unicredit, banca di riferimento del gruppo crocieristico che farebbe l’operazione attraverso un veicolo italiano creato ad hoc controllato dalla holding a monte lussemburghese (Sas Shipping Agencies Service sarl) controllante della Marinvest srl, proprietaria del 100% della Msc. Il pallino del negoziato è nelle mani di Diego Aponte, figlio del patron, ceo e capo del cargo, fratello di Alexa (cfo), sposata con Pierfracesco Vago, presidente esecutivo di Msc Crociere.

Dalle prime intese fra il gruppo con base a Napoli e il colosso dei cieli europeo, con sede a Francoforte, sembra che, se l’acquisizione dovesse concretizzarsi, non dovrebbero nascere turbolenze sociali con i sindacati. Ita è una società con 2.343 dipendenti e 52 aerei che diventeranno 60 a giugno, 78 a fine anno con conseguenti incrementi di dipendenti. I futuri azionisti hanno espresso la volontà di svilupparla rapidamente con un piano di investimenti di centinaia di milioni attraverso sinergie soprattutto con la società di navigazione che possiede 600 navi e ha circa 110 mila dipendenti.

Dal punto di vista dell’assetto di vertice, è probabile che il nuovo ad di Ita sia espresso da Msc mentre Lufthansa vorrebbe poteri di volo tipicamente industriali, legati al network e all’esclusiva della partnership. Sempre che non si dia fiducia ai manager attuali, indicati tra l’altro dal Tesoro.

Anche se non ci sono ancora posizioni ufficiali al ministero dell’Economia guardano con grande attenzione all’operazione lanciata dai due big del settore.

Anche perché sia Msc sia Lufthansa avevano avvertito per tempo il ministro Daniele Franco dell’intenzione di rilevare la compagnia tricolore con una mossa concordata. Oltre alla forza dei due gruppi, il primo leader mondiale nel trasporto dei container, la seconda ai vertici tra le compagnie europee, piace al Tesoro il fatto che Ita resterà sostanzialmente in mani italiane. I prossimi passi, una volta superata l’impasse legata alle elezioni per il Quirinale, prevedono comunque un esame approfondito della proposta da parte del ministero, azionista unico del vettore, che darà poi indicazioni specifiche al board della società. Il cda di Ita resta convocato per lunedì 31 come da programma, salvo che il Tesoro voglia accelerare i tempi e concedere a Msc e Lufthansa l’esclusiva di 90 giorni da essi richiesta al più presto con l’apertura della data room. Dai sindacati, Fit-Cisl in testa, solo valutazioni positive.

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