IL TARANTISMO MEDITERRANEO E LA CAMPANIA

Piano di Sorrento ( Napoli ) . LAURA NOVIELLO e VINCENZO SANTORO parleranno del ‘tarantismo’ in Campania, sabato 8 gennaio 2022, alle ore 17.30 presso il centro Polifunzionale di via Vincenzo Iaccarino. Nell’ambito del ciclo di conferenze organizzato da Felice Senatore.
Fenomeno storico-religioso caratterizzato dal simbolismo della “taranta” – il mitico ragno – che morde e avvelena, e della musica, della danza e dei colori che liberano dal suo morso avvelenato, il tarantismo, nato nel Medioevo come ‘riplasmazione’ di eredità rituali pagane, ha avuto la Puglia – e il Salento in modo particolare come sua “area elettiva”, ma era diffuso anche in un ambito mediterraneo più ampio, che comprendeva tutta l’Italia meridionale, la Sardegna e la Spagna. Per le sue peculiarità ha suscitato sempre grande curiosità fra gli eruditi, che ne hanno dato interpretazioni diverse secondo lo spirito dei tempi, costituendo un ricchissimo corpus di studi che ha un punto di partenza nel tardo Medioevo e che di fatto continua ancora oggi.
Oggi il tarantismo non esiste più. È finito insieme alla civiltà contadina della cui cultura faceva parte. Eppure, questo singolare fenomeno non ha mai smesso di affascinare e anzi negli ultimi anni, anche grazie all’affermarsi del movimento musicale che si è sviluppato nel Salento, che ha al centro anche la musica che veniva usata nella “cura” del morso della taranta, l’interesse intorno ad esso è tornato impetuosamente a crescere.
Nel corso dell’incontro, seguendo l’itinerario tracciato da Vincenzo Santoro nel recente saggio “Il tarantismo mediterraneo. Una cartografia culturale” (Itinaìerarti), verrà presentato un itinerario di conoscenza del fenomeno, nella sua evoluzione storica e nella sua diffusione territoriale, partendo dalla sua “area elettiva”, la Puglia, per arrivare alla Campania e in particolare al Cilento e alla piana di Paestum, dove l’Antropologa Annabella Rossi e i suoi allievi hanno documentarono una particolare variante del rito ancora praticata fino all’immediato dopoguerra. Verranno ampiamente utilizzate le fonti storiche e il materiale fotografico, sonoro e video reperito dagli studiosi durante le indagini “sul campo” (con una particolare attenzione ai repertori musicali che venivano usati per la “cura” degli effetti del morso del ragno).

Generico gennaio 2022

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