Con Bahrami e Meroni ricordando i trecento anni del “Clavicembalo ben temperato”

Trecento anni fa Johann Sebastian Bach licenziava un capolavoro assoluto della civiltà musicale “il clavicembalo ben temperato: 24 preludi e fughe destinati alla gioventù. Il clavicembalo ben temperato (Das Wohltemperirte Clavier, oder Praeludia, und Fugen durch alle Tone und Semitonia) è una raccolta, divisa in due libri, di preludi e fughe per strumento a tastiera (senza distinzione tra clavicembalo, clavicordo e organo da camera), in tutte le 12 tonalità, nei modi maggiore e minore, composta da Bach nel 1722 durante la permanenza a Köthen (il secondo tomo vide la luce 22 anni dopo a Lipsia nel 1744). Il genio di Eisenach compose la raccolta “per utilità ed uso della gioventù musicale avida di apprendere, ed anche per passatempo di coloro che in questo studio siano già provetti“. Sebbene siano molti gli strumenti dotati di tastiera, Il clavicembalo ben temperato viene eseguito per lo più al clavicembalo o al pianoforte. Il titolo di Clavicembalo ben temperato deriva dal proposito che Bach si prefiggeva di mostrare i vantaggi del “temperamento equabile“, cioè dell’accorgimento che sostituisce al sistema musicale pitagorico per quinte naturali, un sistema in cui l’ottava risulta divisa in dodici semitoni uguali. Vette di arte e bellezza le opere di Johann Sebastian Bach, dovute certamente al genio compositivo nel quale rientra anche il desiderio di conoscere e far conoscere il suono in quanto tale. Tra i maestri bachiani che nel 2021 abbiamo avuto la fortuna di ospitare in Penisola sorrentina mi piace ricordare l’irani Ramin Bahrami, vincitore del premio Penisola Sorrentina nella categoria ‘personalità internazionale’ con la Direzione artistica di Mario Esposito. Ramin Bahrami è musicista attento, raffinato, appassionato e sempre disponibile a raccontare il suo amatissimo Bach; sarà un piacere, quando la situazione sanitaria lo permetterà, riascoltarlo e magari invitarlo a discutere di quest’opera d’arte. Uguale piacere, che sempre si rinnova quando ci si reca in visita alla Chiesa Madre di Positano dove svolge il compito di maestro concertatore del coro “Laudate Dominum” è quello che proviamo nell’ascoltare un altro musicista, beniamino della Costiera amalfitana la professoressa Marianna Meroni, docente delle classi di “Clavicembalo” e di “Musica d’insieme”, presso il Liceo Musicale Palizzi di Napoli, che da sempre svolge una capillare azione di promozione e divulgazione della cultura musicale su tutto il territorio campano, dando la possibilità ad un pubblico sempre più vasto di ampliare i propri orizzonti culturali. Marianna Meroni, organista e clavicenbalista, alunna di Eduard Melkus e Guido Morini, in passato ha partecipato all’Orgelbuchlein tenuto dal M° Anna Maria Robilotta, vanta la registrazione su CD dell’intera opera di Johann Sebastian Bach, un’altra artista dunque che è un piacere menzionare ricordando i trecento anni del “Clavicembalo ben temperato” di Bach.
Di Luigi De Rosa

Generico gennaio 2022
 Marianna Meroni, clavicembalista

Generico gennaio 2022
Nella foto il clavicembalo a doppia tastiera costruito da Michael Mietke (Berlino, 1665–1729) uno dei preferiti da Bach.

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