Cava de’ Tirreni: le leggende del basket contro l’amministrazione comunale

Cava de’ Tirreni: le leggende del basket contro l’amministrazione comunale. L’elevato aumento dei fitti delle strutture sportive a Cava de’ Tirreni ha portato un corteo di protesta delle Associazioni Cavesi Unite ad organizzare un corteo di protesta. A causa del difficile momento, dovuto alla pandemia ancora in corso ed alla crescita dei contagi, il cortei che avrebbe dovuto radunarsi negli scorsi giorni, percorrendo il tratto dall’area mercatale fino al centro della città, è stato spostato. E questo non ha di certo rasserenato gli animi.

Molte associazioni sportive della città sono sul piede di guerra, e lo saranno fino ad un serio ripensamento dell’amministrazione comunale.

A schierarsi dalla loro parte è anche Carlo Caglieris, detto Charlie, leggendario cestista bresciano, un playmaker italiano che ha calcato i più importanti parquet italiani giocando sia nella Fortitudo che nella Virtus Bologna per tre volte campione d’Italia: «Mi sono permesso di scriverle per perorare la causa delle società sportive Associazioni Cavesi Uniti – ha detto l’ex campione – che, a causa degli aumenti dell’affitto delle palestre comunali, si trovano in difficoltà a gestire l’attività sportiva e motoria, rivolta ai giovani. Confidiamo che lei e la sua giunta comunale, in questo momento particolare di assoluto bisogno per i ragazzi di praticare attività motorie, vogliate venire incontro alle società sportive del territorio. Da parte nostra, sarà un grande onore, partecipare, con alcuni nostri associati, ad eventuali eventi sportivi che si svolgeranno nella vostra cittadina».

Si tratta della seconda pec che invita le autorità comunali ad un “ripensamento”: la prima è stata inoltrata tempo fa, al primo cittadino da Sergio Roncelli, presidente regionale del Coni, che chiedeva di «moderare» le richieste economiche del Comune. 

«Mi corre l’obbligo di sottolineare – ha spiegato – che non alleno squadre della mia città e che, quindi, il mio impegno per questa causa è disinteressato. Mi preme soltanto appoggiare in questa occasione la gioventù e lo sport cavese, già tanto provati dal Covid. I giovani hanno bisogno di fare sport ed i politici sono responsabili della loro salute fisica e mentale. Abbiamo già un palazzetto mai ultimato ed una struttura polivalente mai inaugurata. Il campo all’aperto, che sarà allestito grazie all’interessamento del consigliere Luca Narbone , è un’ottima iniziativa, ma non risolve il problema dei costi per il fitto delle palestre».

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