A Torre Annunziata il “Dono di Sé”, la serata dedicata a Serena

A Torre Annunziata il “Dono di Sé”, la serata dedicata a Serena. Ieri, lunedì 10 gennaio 2022, presso il Magma Teatro, in via Vesuvio 55, a Torre Annunziata, l’associazione Onlus Per il Cuore di Serena ha presentato “Il Dono di Sé”. In un teatro, luogo di rappresentazione delle umane storie, è stata messa in scena la vita, con versi, musiche e immagini, impreziosite dalle parole di chi ha a cuore il progresso della società .

A Torre Annunziata il "Dono di Sé", la serata dedicata a Serena

Una serata dedicata a Serena, una ragazza che, purtroppo, non ce l’ha fatta per il trapianto di cuore. Ma grazie a lei e al suo ricordo si sta facendo tanto per sensibilizzare per la donazione degli organi con l’AIDO

Abbiamo sentito, proprio riguardo alla donazione degli organi, Riccardo Arpaia. “Il 31 dicembre 2021 c’erano circa settemila persone in attesa di un organo, sia di cuore, che di fegato, che di reni soprattutto. In seimila in attesa di un rene, con tempi di attesa che superano abbondantemente i tre anni e mezzo. Un problema che è dovuto ad una sola cosa: alla mancanza di organi da trapiantare. Troppi organi vengono persi, non diciamo buttati perché è un termine molto forte, perché il cittadino non si è espresso in vita, i familiari si oppongono dopo la morte. Di solito si pensa al possibile donatore di organi come un traumatizzato. Oggi il possibile donatore di organi è qualsiasi persona che muoia in una struttura ospedaliera attrezzata, mantenendo dei parametri vitali che stabilisce la legge e che quindi arrivi alla morte cerebrale, e quindi alla perdita completa di tutte le funzioni del cervello, e non sia più possibile recuperarle. Molto spesso si fa confusione tra coma e morte cerebrale, molto spesso si pensa che si facciano morire le persone per ottenere gli organi. Sono tutte cose false che dipendono da una mancanza di informazione assoluta”.

In caso, per esempio, di incidenti, “Se il mezzo che interviene è attrezzato per mantenere in condizioni di rianimazione il paziente, il paziente può avere la possibilità, innanzitutto, di sopravvivere all’incidente, quindi di arrivare in ospedale, di essere trattato e restituito alla vita. Se una persona è già morta, se la si riesce a mantenere con dei parametri di donazione degli organi validi, allora si potrebbe anche pensare, ma questo dipende da come è attrezzata l’ambulanza”.

Ad impedire alle persone di donare gli organi sono “Mancanza di informazioni e indifferenza sul problema. Sono due grosse realtà che creano molti problemi nella nostra società. Quindi bisogna informare e suscitare una sensibilità del problema. È inutile, nel momento in cui il problema ci tocca da vicino, iniziare a pensare a queste cose, bisogna pensarci prima. Per fare questo c’è bisogno che il sistema dia supporto valido alle associazioni come l’A.I.D.O. che non riceve alcun tipo di finanziamento pubblico. Il consenso si può manifestare iscrivendosi all’A.I.D.O., adesso è possibile farlo con un’applicazione digitale sul telefonino con un click, è possibile farlo in comune, attraverso il rinnovo della carta d’identità, è possibile farlo recandosi all’Asl. In questi tre casi il consenso viene registrato nel sistema informativo trapianti”.

L’evento si spera sarà ripetuto anche a Positano.

A Torre Annunziata il "Dono di Sé", la serata dedicata a Serena

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