Incubo Omicron sul ritorno in classe «Obbligo green pass anche agli alunni»

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La quarta ondata preoccupa il mondo della scuola. Con l’aumento dei casi giornalieri di Covid e con la diffusione dei contagi legati alla variante Omicron, che si propaga più rapidamente della Delta, comincia a serpeggiare il timore di un ritorno massiccio della didattica a distanza da gennaio. I mesi di settembre, ottobre, novembre e dicembre sono passati all’insegna della resistenza. Le scuole hanno applicato i rigidi protocolli di sicurezza evitando chiusure prolungate. Nel Salernitano sono state circa 80 le classi finite in didattica a distanza tra settembre e dicembre, più di 25 nel capoluogo. Ma adesso gli scenari sembrano cambiare. L’aumento della contagiosità a causa della diffusione della nuova variante, comincia a preoccupare in vista di gennaio. Per questo, nonostante l’obbligo vaccinale che è scattato dallo scorso 15 dicembre per il personale scolastico, i sindaci italiani vorrebbero introdurre il green pass obbligatorio, dalle elementari alle superiori. Significherebbe che tutti i ragazzi dovrebbero essere vaccinati o guariti dal Covid, oppure dovrebbero effettuare un tampone, per poter frequentare le lezioni in presenza. Ad oggi più di 15mila studenti pendolari delle superiori nel salernitano sono tenuti ad esibire il green pass base (tampone rapido o molecolare) per salire sui bus e andare a scuola quotidianamente. La proposta dei sindaci, adesso, è estendere l’obbligo del green pass dai prof agli studenti per seguire in sicurezza le lezioni. La proposta trova i primi consensi nel mondo dei presidi.

«Penso sia corretto – dice Anna Laura Giannantonio, preside liceo scientifico Da Procida – Se i docenti sono tenuti all’obbligo vaccinale, lo stesso principio deve valere per gli studenti a tutela della salute pubblica nelle scuole». Favorevole alla soluzione green pass per gli studenti a scuola anche la preside dell’alberghiero Virtuoso, Ornella Pellegrino. «Sono assolutamente d’accordo con il green pass per gli studenti – dice Pellegrino – Ad oggi già oltre il 50% degli studenti, soprattutto nelle classi terze, quarte e quinte è vaccinato». Le fa eco anche Cinzia Guida, preside liceo De Sanctis. «Sicuramente il green pass è una garanzia per tutti – dice Guida – La vaccinazione resta comunque la strada da percorrere. La più importante». Più cauta invece Daniela Novi, preside Istituto superiore Giovanni XXIII. «La proposta è buona – sostiene Novi – Tuttavia non si dovrebbe limitare il diritto allo studio di coloro che, causa parere contrario delle famiglie, non potrebbero poi frequentare. Bisogna perciò rifletterci». Intanto le vacanze natalizie sono già iniziate per gli studenti di Bellizzi, Ceraso, Celle di Bulgheria e Castelnuovo Cilento: a deciderlo i sindaci a causa dell’andamento epidemiologico. Secondo i dati del Ministero dell’Istruzione, la percentuale di vaccinati tra i giovani è alta, ma non è ancora tale da mettere in sicurezza la scuola dal rischio focolai: il 75% degli studenti tra i 12 e i 19 anni ha ricevuto la prima dose. Ma questo non ha impedito a molte classi di finire in didattica a distanza. Nel Salernitano, da settembre a dicembre, sono circa 1.300 gli studenti che hanno alternato didattica in presenza con didattica a distanza a causa di contagi in classe, quarantene ed isolamenti. Intanto prosegue senza intoppi il controllo sull’obbligo vaccinale rivolto a docenti, collaboratori scolastici e assistenti scolastici. Nella prima settimana i controlli hanno interessato il 6% del personale scolastico nella provincia: per 1.200 tra docenti e Ata no vax è scattato l’obbligo del vaccino. Secondo gli ultimi dati in possesso dei presidi, ad oggi il personale scolastico non vaccinato è sceso in provincia dal 6% al 2%. Molti dei docenti e Ata non vaccinati hanno scelto la strada del congedo e dell’aspettativa senza stipendio. Nel capoluogo sono 90 i no vax tra docenti e Ata interessati dai controlli dei presidi, più di 50 sono già in congedo da inizio settembre. Fonte (ilMattino)

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