Gerardo Russomando: “Covid a Maiori, cosa è cambiato in un anno”

Più informazioni su

Gerardo Russomando: “Covid a Maiori, cosa è cambiato in un anno”. Riportiamo di seguito le parole dell’ex assessore di Maiori, in Costiera Amalfitana, Gerardo Russomando:

Covid a Maiori: cosa è cambiato in un anno

È ormai passato un anno da quando scrissi la Lettera aperta a Sveva Taiani.
A voler fare un riassunto di cosa è accaduto in un anno è presto detto: anche a Maiori si è seguita, come in tutta Italia, l’onda dei vaccini.
Su una popolazione di circa 5.000 persone siamo arrivati quasi a 4.000 vaccinati.
Quindi, in linea con il dato italiano, siamo ad una percentuale, rispetto al totale della popolazione, intorno all’80%.
Ovviamente, dell’immunità di gregge che si sarebbe dovuta raggiungere con il 60/70% dei vaccinati, neanche l’ombra.
Invece, siamo già ad una buona percentuale di terze dosi e la prospettiva a breve, sulla scia di quello che già stanno facendo in Israele, è quella della quarta dose in meno di un anno.
Nel frattempo, il numero complessivo dei contagiati a Maiori, che fino ad inizio settembre era stato di circa 300, è arrivato, in meno di 4 mesi, a circa 470.
E non sembra per nulla in via di esaurimento.
L’unica nota di conforto è che finora, almeno così sembra, tutti i circa 170 contagiati sono rimasti nella categoria degli “asintomatici”.
Pero’, per capire, e sarebbe importante, l’efficacia dei vaccini, perlomeno come effetto barriera, bisognerebbe conoscere quanti di questi circa 170 nuovi contagiati erano vaccinati e quanti non vaccinati.
Ma, al momento, questo dato non esiste.
Sul piano politico, invece, una cosa importante è cambiata ed in meglio.
Il Sindaco, che l’anno scorso si era avventurato addirittura sulla strada dell’invito alle delazioni anonime per eventuali “feste”, quest’anno si è limitato ad un burocratico messaggio di auguri, molto ecumenico, in cui ha ricordato che siamo “un’unica grande famiglia”.
C’è da preoccuparsi? Direi proprio di sì.
Dal punto di vista della prevenzione per provare a ridurre il numero dei contagi con l’individuazione e l’isolamento degli asintomatici, facendo uso di un numero maggiore di tamponi (come, ad esempio, ha fatto, ad ottobre, per un mese, la troupe cinematografica che ha operato in Costiera amalfitana), siamo esattamente dove eravamo l’anno scorso.
Non si è fatto assolutamente nulla per provare ad organizzarsi in maniera autonoma, cosa che non sarebbe per nulla vietata.
Quanto tempo servirà ancora per capirlo?

Più informazioni su

Commenti

Translate »