Gaslighting, di cosa si tratta?

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    Gaslighting, di cosa si tratta?  Siamo vittime di gaslighting quando qualcuno mette continuamente in discussione i nostri sentimenti, idee, credenze e decisioni. Quando qualcuno/a mina la nostra sicurezza al punto che smettiamo di fidarci delle nostre abilità
    Lo scopo principale è quello di indurre in errore la persona, facendo in modo che il senso della realtà a la fiducia in se vacillino, per metterla alla propria mercé.
    In effetti, il gaslighting è una forma di abuso mentale molto più comune di quanto si possa pensare, specialmente nei rapporti di coppia o tra genitori e figli e purtroppo anche negli ambienti di lavoro(come mobbing verticale o orizzontale). In sostanza, succede ogni volta che qualcuno ci mente deliberatamente per alterare la nostra percezione dei fatti e trarne vantaggio, anche se sa benissimo che abbiamo ragione noi.
    Come affrontare il gaslighting?
    In effetti, quando qualcuno vi fa sentire male continuamente, vi fa dubitare di voi stessi e mina la vostra fiducia, fa vacillare la vostra sicurezza, è una persona tossica e dovete prestare la massima attenzione quando vi relazionate con questa. Un bel post di Ersilia Trapani

    Il termine deriva da un’opera teatrale del 1938 Gaslight (inizialmente nota come Angel Street negli Stati Uniti) del drammaturgo britannico Patrick Hamilton, e dagli adattamenti cinematografici del 1940 e 1944 (quest’ultimo conosciuto in Italia come Angoscia). Nella storia, un marito che cerca di portare la moglie alla pazzia manipolando piccoli elementi dell’ambiente, per esempio affievolendo le luci delle lampade a gas. La moglie nota questi cambiamenti, ma il marito insiste nell’affermare che sia lei a ricordare male o inventarsi le cose. Questo porta la moglie a dubitare sempre di più delle sue sensazioni e diventare sempre più emotivamente instabile.

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