De Luca, ci sarà l’esercito per i controlli della movida nelle strade

“Guai a noi se perdiamo la testa in questi giorni, cerchiamo di stare a casa il più possibile”. È il monito lanciato dal presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, in diretta Facebook. Il governatore ha esortato a tenere comportamenti “seri e responsabili” per fronteggiare la nuova ondata di contagi da variante Omicron.

De Luca ha ricordato che in diversi casi, come per l’obbligo delle mascherine all’aperto, “abbiamo preso decisioni anticipando il governo, come per il divieto alle feste in piazza. Lo facciamo perché la Campania deve essere più rigorosa di ogni altra regione, siamo – in particolare l’area metropolitana di Napoli – il territorio d’Italia e d’Europa più densamente abitato, non ci possiamo consentire distrazioni o sottovalutazioni. Se perdiamo il controllo del territorio campano rischiamo ecatombe”.

De Luca ha rimarcato che “ad oggi, grazie a Dio e al lavoro immenso del personale sanitario, stiamo reggendo, ma la diffusione di Omicron è spaventosamente elevata. È vero che la percentuale dei ricoveri rispetto al gran numero di contagi è più bassa, ma se si arriva in Italia ai 100mila casi giornalieri rischiamo di avere ospedali e terapie intensive piene. Perciò serve da parte di tutti responsabilità e uso della ragione”.

Il governatore, per scongiurare il rischio che le ordinanze nazionali e regionali siano eluse per insufficienza di controlli, ha proposto di utilizzare anche l’esercito sul modello dell’operazione Strade sicure. A tale proposito De Luca ha segnalato la “totale inesistenza” di controlli, in Regione, rispetto all’uso della mascherina all’aperto. “Nessuno può pensare di militarizzare l’Italia – ha detto – ma un uso serio della mascherina ci avrebbe permesso di ridurre del 30, 40 per cento l’attuale ondata di contagi.

Mi chiedo, è tanto difficile impegnare per due settimane 20, 30, 50mila uomini in pattuglie miste, tra forze dell’ordine e polizie municipali con il supporto dei soldati come per Strade sicure? Pattuglie che girino soprattutto nelle vie dello shopping, dove assistiamo ad affollamenti drammatici. Pattuglie che per una settimana richiamino chi non usa la mascherina, o la usa per scaldarsi il pomo di adamo o il gomito, e che la settimana dopo inizino a elevare i verbali. In questo modo non avremmo risolto il problema ma avremmo evitato il rompete le righe cui si sta assistendo specie di sera nei luoghi della movida”.

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