Addio a Lina Wertmüller: la regista scomparsa oggi a Roma

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L’Italia dice addio a Lina Wertmüller. La regista, una delle più grandi del panorama artistico italiano, si è spenta oggi all’età di 93 anni a Roma.

Ad annunciare la tragica notizia è stato un amico di famiglia tramite social. Una grande perdita per il mondo del cinema italiano che perde un’immensa e intramontabile protagonista.

La camera ardente sarà allestita in Campidoglio, come annunciato dal sindaco di Roma Roberto Gualtieri che in un tweet l’ha ricordata come «una grande regista che ha realizzato film densi di ironia e intelligenza, la prima donna candidata all’Oscar per la miglior regia».

L’Italia dice addio a Lina Wertmüller
La grande regista era nata il 14 agosto 1928 e aveva firmato film come Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare di agosto, Pasqualino settebellezze e Mimì metallurgico segnando la storia della commedia italiana.

Capelli corti, occhiali bianchi squadrati, dietro uno sguardo limpido e irridente, Lina Wertmuller ha debuttato come regista di burattini con la guida di Maria Signorelli, ha scritto per la radio e la televisione mettendo in mostra un estro surreale e comico che sarà la sua arma vincente.

L’anno dopo il sodalizio con Rita Pavone per Il giornalino di Giamburrasca ne ha fatto d’un colpo una regista ricercata dai produttori. Il suo primo, grande successo è arrivato nel 1972, Mimì metallurgico ferito nell’onore, in cui per la prima volta ha fatto coppia artistica con il suo protagonista per eccellenza, Giancarlo Giannini.

Negli anni Ottanta è arrivata un’accentuazione dei temi storici e politici da La fine del mondo… e Fatto di sangue tra due uomini… fino Notte d’estate…. Dall’inizio degli anni ’90 ha conosciuto un nuovo successo scommettendo su attori che plasma e trasforma secondo il suo gusto personale.

Ecco allora il sodalizio con Sophia Loren per portare in tv un riuscito adattamento di Sabato, domenica e lunedì da Eduardo e quello con Paolo Villaggio per Io speriamo che me la cavo dal romanzo di Marcello D’Orta.

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