ODISSEA VESUVIANA POMERIGGIO DI PAURA CON DISAGI E SPAVENTO Penisola Sorrentina caos trasporti su ferro
Più informazioni su
Circumvesuviana:utenti,panico per treno bloccato in galleria
Stop tra Seiano e Meta per 45 minuti: tensione tra i passeggeri
Penisola Sorrentina caos trasporti su ferro
10 NOV – Un treno della Circumvesuviana è rimasto bloccato per 45 minuti sotto la galleria che sta tra le stazioni di Seiano e Meta.Lo denunciano gli utenti sulla pagina Facebook
“Circumvesuviana.”Non auguro a nessuno di rimanere nel treno fermo in galleria stressato dal viaggio, senza informazioni con lo spavento che tutto può accadere e crollare. Altissima la tensione che sale tra i viaggiatori. Un pomeriggio da dimenticare sulla tratta stabiese -sorrentina. Un treno fermo come altre giornate, piene di forte incertezza e con situazioni drammatiche ed incresciose. Viaggiatori e pendolari prigionieri di continui disservizi e prigionieri del proprio destino. Un servizio che non funzione per mancanza di manutenzione e scarsità di materiali d’uso, carrozze vecchie e troppo affollate, incompetenza e gestione fallimentare di una ditta che da anni perde i pezzi e appeal per un servizio di trasporto moderno. In questo territorio la vesuviana se fosse bene organizzata con corse adeguate, servizi ed orari ben gesiti sarebbe il riferiento di fondamentale importanza per i trasporti di pendolari e tanti studenti per un serizio utile al mondo del lavoro e della scuola.
Secondo i pendolari sul convoglio, rimasto senza illuminazione e senza che fosse fornito ai viaggiatori alcun tipo di informazione, si sarebbero verificati momenti di forte tensione: ”Il treno nuovo – viene spiegato – nel primo pomeriggio è rimasto bloccato per ben 45 minuti nella galleria tra Seiano e Meta, completamente al buio e senza alcun avviso dato ai viaggiatori.
Secondo testimonianza di chi era presente, alcuni viaggiatori (tra i quali molti studenti) sono andati totalmente nel panico; c’è chi è svenuto e chi è crollato in un pianto a dirotto. Qualcuno ha provato a contattare i numeri di emergenza (112 e 118) ma i tentativi sono stati vani”.