Legge sulla concorrenza,dal Governo Draghi trasparenza sulle concessioni.

Secondo il Premier, in passato i governi hanno preso due strade sul fronte della concorrenza. Alcuni hanno provato a passare delle misure molto ambiziose senza però cercare il consenso politico con scarsi risultati anche a causa dell’opposizione di tanti gruppi d’interesse. Altri governi hanno ignorato la questione. L’attuale governo intraprende una terza strada, che  si crede più efficace.  Si avvia un’operazione di trasparenza  mappando tutte le concessioni in essere, come quelle relative alle spiagge, alle acque minerali e termali, alle frequenze.  Il provvedimento contiene  molte misure utili,in un ampio raggio di settori tra cui norme sulla mobilità dei notai e delega sui taxi. Si adempie a tutti gli obblighi che avevamo assunto con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Nella giornata di ieri,il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera alla Legge sulla concorrenza. Con un testo che al momento è di 34 articoli ma sarà rivisto e corretto fino all’ultimo.

consiglio dei Ministri

Pertanto la discussione su alcuni aspetti del testo sarebbe ancora aperta. L’ultimo tentativo di portare il provvedimento in Cdm c’era stato la settimana scorsa con la manovra,ma la mancanza di un testo e il poco tempo a disposizione avevano costretto il governo a soprassedere. Anche in cabina di regia si sarebbe registrata qualche lamentela per l’assenza di un testo distribuito prima della riunione,per dare modo a tutti di valutare nel dettaglio gli interventi. Alla fine, sgombrato il campo dalle questioni più spinose come ambulanti
e balneari,  è arrivata l’intesa di massima e l’ok ad andare in Consiglio dei ministri con una delle riforme chiave che il governo si era impegnato a presentare già in estate. Infatti si adempiono tutti gli obblighi che si erano assunti con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Dal Governo si tiene inoltre a precisare che la tutela della concorrenza non si ferma comunque a questo disegno di legge, in quanto rappresenta un obiettivo trasversale a tutta la politica economica dell’attuale Esecutivo.

Mario Draghi

Alla fine della giornata il premier Draghi ha tenuto a sottolineare che proprio in merito alla concorrenza in passato, i governi
hanno intrapreso due strade. Alcuni hanno provato a passare delle misure molto ambiziose senza però cercare
il consenso politico. Il risultato è stato che in larga parte questi provvedimenti non sono stati attuati, anche per l’opposizione di tanti gruppi d’interesse. Altri governi hanno invece ignorato la questione. Il governo attuale intraprende una terza strada, che si suppone essere più efficace. Avviando un’operazione di trasparenza, mappando tutte le concessioni in essere, come quelle relative alle spiagge, alle acque minerali e termali, alle frequenze. Il Premier ha evidenziato inoltre che il provvedimento di oggi contiene molte misure utili,in un ampio raggio di settori.

Saltano nell’ultima bozza del ddl concorrenza le norme per incentivare il ricorso alle gare nel tpl. La misura prevedeva che entro il 31 maggio di ogni anno le regioni attestassero all’Osservatorio nazionale sul trasporto pubblico locale “l’avvenuta pubblicazione, entro il 31 dicembre dell’anno precedente, dei bandi di gara ovvero l’avvenuto affidamento con procedure ad evidenza pubblica di tutti i servizi di trasporto pubblico locale e regionale”. L’omessa o ritardata trasmissione dell’attestazione avrebbe determinato un taglio del 2% della quota assegnata alla Regione del Fondo per il concorso dello Stato agli oneri del tpl. Ci si aspetta che questo esercizio metta in evidenza la frammentazione delle competenze tra amministrazioni centrali e territoriali  e la scarsa redditività per il governo della maggior parte delle concessioni.Tra gli oggetti di discussione indicati nel ddl concorrenza la riforma di taxi e Ncc che vede tra i principali obbiettivi promuovere la concorrenza nel conferimento delle licenze e garantire una miglior tutela del consumatore.

taxi -ncc

La misura prevede una delega al Governo per adottare, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore del disegno di legge, su proposta del Mims e del Mise, un decreto legislativo per la revisione della disciplina in materia di trasporto pubblico non di linea. In particolare, come spiega la relazione illustrativa allegata alla bozza del ddl, il decreto dovrà adeguare l’offerta di servizi alle nuove forme di mobilità esistenti che utilizzano app e piattaforme
tecnologiche per l’interconnessione dei passeggeri e dei conducenti, riducendo gli adempimenti amministrativi a carico
degli esercenti degli autoservizi pubblici non di linea. Il decreto dovrà inoltre adeguare il sistema sanzionatorio per le
violazioni amministrative, individuando sanzioni efficaci, dissuasive e proporzionate alla gravità della violazione,
anche al fine di contrastare fenomeni di abusivismo, demandando la competenza per l’irrogazione delle sanzioni agli enti locali.
Sulle concessioni in generale si prende tempo, scegliendo di procedere come con il catasto.  Per ora si prevede una mappatura dello stato dell’arte,una sorta di “operazione trasparenza” su spiagge, acque minerali e termali, frequenze per avere intanto un quadro chiaro di chi le detiene, da quanto tempo e quanto paga che possa fare da base a eventuali futuri interventi sui meccanismi della messa a gara.

stabilimento balneare

I cittadini potranno così verificare quanto ciascun concessionario paghi per esercitare la sua attività. Sulla questione delle concessioni idroelettriche, il punto di caduta sarebbe una spinta alle Regioni ad accelerare le gare insieme a un rafforzamento dei poteri sostitutivi dello Stato, che interverrebbe però solo quando le Regioni sono in ritardo.
I contatti con i governatori ci sarebbero stati nelle ultime settimane ma solo a livello tecnico, anche se le norme che li coinvolgono sono diverse, anche sul fronte della sanità. Con il ddl dovrebbe infatti arrivare un pacchetto di misure sui farmaci per migliorare la distribuzione e accelerare l’immissione in commercio di nuovi medicinali, ma anche nuove norme per le nomine dei dirigenti medici, rivedendo i poteri  dei direttori generali.

Le compagnie telefoniche devono acquisire la prova del previo consenso del cliente prima di addebitare costi di servizi in abbonamento offerti da terzi e quindi  contrastare il persistente fenomeno delle attivazioni inconsapevoli,  fraudolente e irregolari

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cellulare

Si stabilisce il divieto anche di attivare senza il consenso espresso e documentato dell’utente servizi in abbonamento da parte degli stessi operatori o di terzi, inclusi quelli per contenuti digitali forniti con SMS e MMS, sia tramite connessione dati, con addebito su credito telefonico o documento di fatturazione.Salta la norma che avrebbe consentito ai notai una maggiore mobilità.
Secondo quanto si legge in una bozza del ddl più aggiornata rispetto a quelle già circolate, dal testo è saltato l’articolo 28,
che autorizzava il notaio ad “esercitare le sue funzioni su tutto il territorio nazionale. Inoltre niente accelerazione per le autorizzazioni di nuovi inceneritori per lo smaltimento dei rifiuti. Il Consiglio dei ministri ha all’ordine del giorno 18 decreti legislativi di attuazione di direttive europee. Tra le misure compare tra l’altro, all’esame definitivo, il decreto legislativo sulla presunzione di innocenza e il diritto a presenziare al processo nei procedimenti penali. – 05 novembre 2021 – salvatorecaccaviello

Fonte:Ansa

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