Lavoratori stagionali del turismo, ennesimo inverno duro e Naspi insufficiente. Il Governo risponda con una proroga.

A chiederlo è l’Associazione Nazionale Lavoratori Stagionali attraverso una lettera-appello inviata a parlamentari e Istituzioni competenti, con la quale si denuncia che i contratti di lavoro sono stati brevi, per cui per migliaia di famiglie sarà breve anche il periodo di tutela Inps. Di fronte agli innumerevoli e sostanziosi  bonus ed incentivi elargiti alle imprese del settore il Governo si attivi con un provvedimento ad hoc.

A quanto pare, anche per il Governo Draghi, Turismo significa soltanto preservare le imprese e quello che si potrebbe definire un patrimonio rappresentato da alberghi ed altre strutture ricettive. Oltre agli innumerevoli e sostanziosi contributi, a cui hanno potuto accedere gli imprenditori del settore durante la pandemia, con l’approvazione del decreto Pnrr avvenuta qualche settimana fa,  le imprese che operano nel settore turistico-ricettivo avranno la possibilità di accedere ad una  ulteriore serie di incentivi , tra cui contributi anche a fondo perduto. Tramite i quali  sarà possibile finanziare interventi di riqualificazione edilizia e progetti di digitalizzazione.

Massimo Garavaglia a Sorrento

Una iniziativa, così come le precedenti, fortemente voluta da Ministro del Turismo, Massimo Garavaglia. Ben vengano determinate operazioni come il Superbonus ampliata anche alle strutture ricettive e il  susseguente beneficio sul settore dell’ edilizia e della progettazione, ma allo stesso tempo sarebbe opportuno che dal Ministero del Turismo così come da quello del Lavoro non ci si dimenticasse , come più volte avvenuto in passato, di un ulteriore e preziosissimo capitale rappresentato da centinaia di migliaia di lavoratori stagionali del turismo. Oltre mezzo milione di lavoratori che vivono e lavorano soprattutto nelle grandi zone turistiche di mare di regioni come Campania, Sicilia, Sardegna, Toscana, Puglia, Veneto e il litorale romagnolo.

portirere di albergo

Competenze ed anni di esperienza senza le quali la grande macchina del turismo nazionale, compreso le strutture rinnovate di tutto punto con i recenti incentivi milionari, non potrebbe assolutamente mettersi in moto.   Dopo i bonus a singhiozzo, elargiti in questo lungo periodo di pandemia, da parte del Governo Conte (compreso i 2400euro successivamente dopo “enormi stenti” approvati poi da Governo Draghi) che hanno permesso , con forti sacrifici, la sopravvivenza della folta schiera di stagionali del turismo, la stagione 2021, grazie anche alla campagna di vaccinazione  e quindi ad una certa ripresa del settore, ha permesso a molti stagionali di lavorare per qualche mese durante l’estate.

cuochi

Metà dei quali sarà coperto durante il periodo invernale dal sussidio Naspi. Secondo un sondaggio rappresentativo realizzato dall’Associazione Nazionale Lavoratori Stagionali (ANLS),  su mille lavoratori stagionali , durante la stagione 2021,solo il 6% è riuscito a lavorare almeno sei mesi, il 35% ha lavorato cinque mesi e il restante dai quattro mesi in giù, nel 2019 invece erano oltre il 40% a lavorare almeno sei mesi, di conseguenza il già fragile sostegno economico Naspi ,quest’anno si rivelerà insufficiente per sostenere questa categoria di lavoratori, lasciando scoperti da alcuna entrata economica quattro lunghissimi mesi in attesa del ritorno della stagiona turistica che  dovrebbe iniziare non prima della Pasqua. I contratti stagionali la scorsa estate sono stati più brevi, non oltre i 6 mesi, spiegano da ANLS. Per cui anche il periodo di copertura NASpI è più breve. Molte scadenze del trattamento Inps si verificheranno all’incirca nel periodo tra dicembre 2021 e gennaio 2022, con la conseguenza che da allora in poi gli stagionali rimarranno senza sostegno al reddito. Ovvero alla fame!

Ministro del lavoro Orlando

Pertanto, se davvero il Governo Draghi, è concentrato a risollevare  il settore del turismo, che si ricorda essere il 13% del Pil Nazionale, oltre alle imprese ed alle strutture non può assolutamente dimenticare di preservare  chi tale comparto con sacrificio lo manda avanti da decenni.

Giovanni Cafagna

Secondo Giovanni Cafagna , presidente dell’ ANLS  la NASpI a cui accederanno i lavoratori stagionali che hanno prestato servizio durante la stagione estiva va necessariamente prorogata con un provvedimento ad hoc. Tale richiesta è stata inoltrata dall’Associazione Nazionale Lavoratori Stagionali attraverso una lettera-appello inviata a parlamentari e Istituzioni competenti, come il Ministero del Lavoro.

 

Teresa Manzo

Sotto tale aspetto, ulteriore iniziativa dell’Associazione capeggiata da Cafagna, con un incontro avutosi durante la settimana a Roma con la deputata del M5S, Teresa Manzo (da sempre vicina agli stagionali) circa le strategie da adottare per riconoscere un sussidio adeguato per tale categoria di lavoratori . Dopo i recenti allarmi relativi all’abbandono del settore turismo, da parte di innumerevoli lavoratori ed il quasi totale rifiuto ad intraprendere tale professione da parte delle nuove generazioni, proprio a causa delle innumerevoli incertezze e sacrifici legati a tale forma di impiego (problematica che per tante ulteriori ragioni non può essere assolutamente risolvibile attingendo dall’enorme bacino dei lavoratori extracomunitari),

competenze

sarebbe  opportuno che sia il Governo che le varie Associazioni di imprenditori, dopo decenni di assoluta distanza, iniziassero ad avviare una profonda riflessione in merito allo stato dei lavoratori stagionali. Continuare con la solita e fruttuosa inerzia metterebbe, oggi più che mai,senz’altro in gioco il futuro, se non la sopravvivenza dell’intero comparto. – 21 novembre 2021 – salvatorecaccaviello

 

 

Fonte:Fb

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