La storia dimenticata, l’aereo schiantato nel 1944 a le “Cisterne” fra Arola di Vico Equense e Positano

La storia dimenticata, l’aereo schiantato nel 1944 a le “Cisterne” fra Arola di Vico Equense e Positano  . Siamo in una località spettacolare che si raggiunge in pochi minuti da Monte Vico Alvano a Piano di Sorrento, la montagna che sovrasta il Castello Colonna e i Colli di San Pietro, Zona collinare che affaccia sulla costiera amalfitana e offre uno scorcio su Positano. Una storia tramandatadi generazione in generazione,  con una tradizione orale,  di cui non siamo ancora riusciti a trovare tracce documentali. Si parla di questo aereo schiantatosi sopra queste colline dei Monti Lattari che si affacciano sulla Costa d’ Amalfi e Li Galli. Questo aereo, pare degli USA, con il pilota e l’equipaggio americano morto dopo lo schianto, servì molto a tutti della zona, fino a Moiano, ne fu utilizzato ogni pezzo alla bisogna, stando ai resoconti di alcuni . Era il periodo della guerra e della miseria, dove ogni cosa poteva essere utile per sopravvivere. La zona è bellissima, ne abbiamo un ricordo personale quando facemmo una passeggiata con l’allora Governatore della Regione Campania Antonio Bassolino e la compagna Anna Maria Carloni del PD. Era Pasquetta, noi facemmo una scalata da Antonio e’ Castagnone , un personaggio quasi mitico, considerato un saggio rurale,  per molti all’eposca, assistito da Graziella, che sopportava amorevolmente tutti i suoi sbalzi d’uomore.  Dalla Caserma luogo dove ci si riuniva la domenica grazie a Micheloo beat, Michele Cafiero di Montepertuso al secolo, grande e generoso uomo che amava questo luogo che conosceva come le sue tasche. Indimenticabili grigliate con gli amici, fra cui Paolo Barba, che sta continuando nella passione delle escursioni . Da qui  raggiungemmo , per la strada che parte da Montepertuso, il crocevia del Sentiero degli Dei che porta da Cava de’ Tirreni e Agerola fino a Punta Campanella a Massa Lubrense e quindi da qui arrivammo a Santa Maria del Castello per poi continuare le interminabili escursioni che allietano le montagne a pasquetta. Allora amavamo molto trascorrere intere giornate in montagna, alla Caserma, a Santa Maria del Castello, attraverso sentieri o le scale delle “Tese”, costruite dai forzati borbonici nell’Ottocento, o a Monte Comune, quando qui c’era un anfiteatro naturale fatto da secolari terrazzamenti, poi purtroppo spianati e distrutti, e tanti sentieri poi chiusi, compreso quello di Tordigliano che scende da “Le Finestre” da dove si gode uno scenario spettacolare , utilizzato dagli arolesi, fra  grotte preistoriche, con sentieri semidistrutti dai cinghiali. Chissà se qualcuno sa qualcosa di più su questo episodio rimasto, per ora, solo nella memoria collettiva nei residenti delle “Colline vicane”. Ricordo che incontrai Bassolino e Anna Maria Carloni a Monte Comune, chiamai Sergio Di Martino, che ci raggiunse da Ticciano, e poi andammo sulle montagne fino a “Le Finestre” da dove si vedevano Li Galli, Puna Campanella, Capri, Nerano e Bassolino avrebbe voluto ripristinare quell’accesso atavico che i privati avevano interrotto, ora al di sotto accessi alle grotte preistoriche sono interdette da sentieri semidistrutti dai cinghiali

A Passeggio con Bassolino su Monte Comune

Michele Cinque

direttore@positanonews.it

3381830438

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