Fuochi d’artificio: una festa per gli occhi … non per il mare.

Da Erchie borgo di Maiori al confine con Cetara in Costiera amalfitana , un articolo di Luigi di Bianco per Positanonews

 

Fuochi d’artificio: una festa per gli occhi … non per il mare.

 

Gli spettacoli pirotecnici sono indubbiamente fantastici, fantasmagorici, ci lasciano con il fiato sospeso per la varietà di colori delle cascate di luce. In Costiera Amalfitana siamo particolarmente fortunati perché i riflessi dei colori sul mare buio rendono ancora più scenografico lo spettacolo.
Non sorprende quindi che i fuochi d’artificio piacciano a tutti e che in occasione delle feste patronali estive si ingaggino vere e proprie sfide pirotecniche tra i paesi della costiera a chi fa i fuochi più belli.
Ma c’è un prezzo da pagare: i fuochi d’artificio inquinano l’aria ed il mare. Certo si tratta di un inquinamento locale e temporaneo che, a fronte dell’ammirazione e delle emozioni che i fuochi suscitano, siamo tutti disposti ad accettare una volta all’anno.
Appunto! Una volta all’anno!

 

Erchie in Costa d’ Amalfi , l’ecosistema dei fondali minacciato dai fuochi d’artificio

Ma cosa succede invece se in un luogo particolare, Erchie in questo caso, si sparano fuochi d’artificio sul mare quasi tutte le notti dei mesi estivi in occasione dei convivi nuziali? E se, oltre agli scoppi in aria, si fanno scoppiare anche fuochi in mare?
Gianpietro è un subacqueo ambientalista che visita periodicamente i fondali intorno ad Erchie ed in particolare le profondità della meravigliosa baia di Caugo con la sua colonia di posidonie. Gianpietro racconta che nella baia di Caugo e intorno agli scogli della torre i fondali sono colmi di bossoli di cartone e plastica e di altro materiale imprecisato.
Antonio, pescatore subacqueo, invece dice di aver notato che la fauna ittica nell’area, questa estate, si è di molto ridotta. Perché?
Molti anni fa, da queste parti, c’era chi faceva pesca di frodo con ordigni esplosivi. Ricordo che l’esplosione in profondità faceva venire a galla centinaia di cefali e saraghi morti. Certo, l’esplosione dei fuochi d’artificio in superfice non ha lo stesso effetto di una bomba in profondità, ma un danno all’ecosistema, all’habitat marino e all’ittiofauna a seguito delle esplosioni è senz’altro ipotizzabile.

La problematica delle polveri sottili , altro danno dei fuochi d’artificio, perchè non sostituirli con spettacoli di luce e musica?

Meno conosciuta è la problematica delle polveri sottili rilasciate dalle detonazioni. Dopo lo sparo, miliardi e miliardi di particelle di stronzio, potassio, bario, ossido di carbonio, piombo, rame, zinco, leghe di metalli, alluminio, sotto forma di polveri sottili, precipitando, finiscono non solamente sulle nostre teste, ma anche sulla sabbia e nel mare. I danni ed i rischi, cumulandosi gli inquinanti nel tempo come purtroppo accade a Erchie, sono significativi per l’ambiente ma anche per l’uomo.
Insomma quello dei fuochi d’artificio in occasione dei frequentissimi convivi nuziali che si tengono a Erchie è un problema che le istituzioni, a cominciare dal Comune di Maiori e Capitaneria di Porto, e per finire agli enti per la protezione ambientale, dovrebbero prendere decisamente sul serio.
Auguriamoci poi che gli sposi novelli, per evitare che la loro festa sia occasione di degrado ed inquinamento ambientale, sostituiscano i fuochi d’artificio tradizionali con i nuovi ‘fuochi senza botti’, spettacoli comunque di grande effetto come quelli piro musicali di Genova (accompagnati da musica sinfonica e senza detonazione), o quelli di luce realizzati alla Reggia di Caserta e al Palazzo Ludovico il Moro a Ferrara.

Luigi Di Bianco

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