Covid, Oms: “Europa al centro della quarta ondata”

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Covid, Oms: “Europa al centro della quarta ondata”. Sono previsioni allarmanti quelle fatte dall’Oms, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, secondo cui la quarta ondata di Covid-19 che stiamo vivendo rischia di provocare fino a mezzo milione di morti in Europa entro il prossimo febbraio. Il ritmo di trasmissione del virus in Europa è infatti “molto preoccupante” e la ripresa dei contagi sta facendo registrare numeri allarmanti in Germania e in Russia, oltre che in diversi paesi dell’Europa dell’est.

“Siamo di nuovo all’epicentro”, ha spiegato il direttore dell’Oms Europa, Hans Kluge, in una conferenza stampa online. “Il ritmo attuale della trasmissione nei 53 paesi della regione europea è molto preoccupante. Se rimaniamo su questa traiettoria, potremmo vedere un un altro mezzo milione di morti per Covid-19 nella regione entro febbraio”, ha affermato. I dati emersi dal report settimanale dell’Oms sui contagi nel mondo mostrano come, per la quinta settimana consecutiva, i pazienti ricoverati per Covid-19 sono aumentati costantemente in Europa e negli ultimi 7 giorni la percentuale di ospedalizzati è salita del 6%, di fatto il dato più alto a livello mondiale. Anche se si guarda ai contagi, l’Europa resta il continente con il più alto tasso di contagi al mondo, con 192 casi ogni 100mila persone, seguita dalle Americhe con 72 casi ogni100mila persone.

Per l’Oms, l’aumento dei casi è spiegato dalla combinazione di una copertura vaccinale insufficiente e di un allentamento delle misure anti-Covid. Secondo i dati dell’Oms Europa, i ricoveri legati al Covid “sono più che raddoppiati in una settimana”. La situazione più preoccupante arriva dalla Germania dove il numero dei decessi in un giorno ha sfiorato le 200 unità e i nuovi contagi sono stati quasi 20mila in un giorno, dati che hanno spinto il ministro della Salute Jens Spahn a parlare di “pandemia dei non vaccinati” annunciando possibili nuove restrizioni nei confronti dei non immunizzati. Preoccupano anche i dati che giungono dalla Russia (8.162 morti questi sette ultimi giorni), Ucraina (3.819 morti) e Romania (3.100 morti).

Per quanto riguarda il resto del mondo invece, l’Oms ha fatto sapere che i dati meno preoccupanti arrivano dal Medio oriente e dal Sudest asiatico dove sono stati registrati i cali più significativi con rispettivamente meno 12 percento e meno nove percento. A livello globale, i decessi per Covid-19 sono inoltre aumentati dell’8%, con il dato più alto nel Sudest Asiatico (+50%) e il calo maggiore in Africa (-13%).

Fonte Fanpage

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