Cava de’ Tirreni: ex Velodromo, riqualificazione bloccata

Cava de’ Tirreni: ex Velodromo, riqualificazione bloccata. Ne parla Giuseppe Ferrara in un articolo dell’edizione odierna del quotidiano La Città di Salerno.

Manca ancora la fideiussione per l’affidamento in gestione dell’ex Velodromo: si arenano, così, le procedure per la riqualificazione dell’area sportiva di via Ido Longo e slitta a data da destinarsi la realizzazione di quel parco sportivo che dovrebbe essere adeguato anche alle esigenze delle persone con disabilità.

La procedura, lunga e articolata, andava avanti ormai da anni: nel 2015 c’era stato bisogno di recuperare i faldoni dell’intero progetto iniziale (quell’ex Velodromo inaugurato più volte dalle passate Amministrazioni, ma mai utilizzato tanto da diventare in poco tempo un impianto fatiscente e preda di incuria e degrado), ricevere poi gli opportuni permessi, stringere un accordo con il vicino liceo “Andrea Genoino” che deteneva il diritto di utilizzo esclusivo dell’area, e poi far partire la gara nel 2019. L’iter era durato almeno cinque anni ma ad oggi – dopo che nel 2020 era stato annunciato con soddisfazione che finalmente il Comune aveva assegnato l’area a una società sportiva cavese pronta ad avviare i lavori di riqualificazione – tutto tace e, nei registri di Palazzo di Città, risulta ancora che la gara per l’affidamento dell’ex Velodromo sia in “assegnazione provvisoria”.

A sollevare la questione è stato il consigliere comunale Eugenio Canora , ex presidente della commissione consiliare Sport, che aveva seguito fin dall’inizio la procedura almeno fino a quando – il mese scorso non ha preso le distanze dalla maggioranza per divergenze di veduta che hanno riguardato il bilancio di previsione e il consuntivo. A distanza di tempo, quindi, Canora è tornato sulla vicenda per appurare quali siano stati i frutti del suo lavoro e, a dare una risposta alle sue perplessità, è stato il vicesindaco con delega alle Opere pubbliche, Nunzio Senatore . «Il problema – ha chiarito Senatore – è che ad oggi la società non è ancora in possesso di una polizza fideiussoria a garanzia dell’assegnazione. Considerato l’importo dell’appalto e la durata della concessione, e la società che ha vinto la gara ha difficoltà ad individuare banche o assicurazioni disposte a fornire tale garanzia un periodo di tempo così lungo (l’assegnazione da bando è di 25 anni). Abbiamo tutto l’interesse affinché quel bene possa essere ultimato e utilizzato. Aspettiamo con ansia l’ok di questa fideiussione per assegnare definitivamente il bando».

Dal bando, infatti, è previsto che la società assegnataria provveda ad effettuare tutti gli interventi di riqualificazione necessari per la riapertura dell’area sportiva, i cui costi sono stimati in circa 180 mila euro. Ma a quanto pare il programma resta ancora una volta in sospeso. L’ex Velodromo, inaugurato la prima volta nel 2009, era costato un milione di euro prima di finire nel dimenticatoio per impossibilità di gestirlo, lasciando che poco a poco la struttura finisse preda del degrado e dell’incuria. Ma l’obiettivo resta quello di riconsegnare alla città un’area abbandonata da troppo tempo, oggetto di ben due gare per l’affidamento in concessione (di cui la prima andò deserta mentre della seconda si attende ancora l’assegnazione definitiva). L’impianto, infatti, si presenta attualmente in stato di abbandono totale. Due campi da calcio, due da tennis, uno polivalente dedicato agli sport minori, una pista di atletica e un anfiteatro: queste le componenti dell’impianto, ciascuna delle quali presenta carenze che oltre a renderne impossibile l’utilizzo, necessitano di urgenti interventi di manutenzione, se non di un ripristino totale.

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