Venerdì 15 ottobre al via la rassegna “Positano tra storia e leggenda”

Positano (SA) Venerdì 15 ottobre prenderà il via “Positano tra storia e leggenda” proposta culturale che nasce dalla volontà di creare una serie di percorsi che rappresentino anche un intrattenimento di qualità. L’evento si terrà nelle cinque chiese principali del comune della Costiera Amalfitana: la chiesa di S. Maria dell’Assunta, la chiesa della Madonna delle Grazie, la chiesa di S. Maria delle Grazie, la chiesa della Santa Croce Madonna del Carmelo (Nocelle) e la chiesa di Maria SS. del Rosario. Il Sindaco Giuseppe Guida d’intesa con Scabec, la società in house della Regione Campania, ha sposato subito quest’idea dichiarando: “Positano tra storia e leggenda” pone al centro la nostra storia, le nostre tradizioni e l’identità di un paese che dalle proprie radici ha saputo costruire il suo futuro”. C’è una frase di Sua Santità Papa Francesco che mi piace citare perché sottolinea con chiarezza il rapporto dei positanesi con la Madonna: “Affidate a Maria tutto ciò che siete, tutto ciò che avete, e così riuscirete ad essere uno strumento della misericordia e della tenerezza di Dio per i vostri familiari, i vostri vicini e amici”. Questo concetto mariano è alla base dell’antica tradizione che vedrà, venerdì sera, i cittadini di Positano partecipare ad una processione che li chiamerà a raccolta per trasportare l’icona bizantina dalla spiaggia all’interno della Chiesa Madre, a sottolineare il legame fortissimo di questo popolo per la Madonna nera. Il 12 ottobre è apparso sull’edizione salernitana de  “Il Mattino” un interessante articolo a firma della collega Erminia Pellecchia, che riprende un antico episodio della storia recente di Positano, la messa in scena dello sbarco dei saraceni realizzata dall’Ammiraglio Paolo Aloisi e supportata dall’allora Sindaco, il Marchese Paolo Sersale, una rappresentazione teatrale che a noi spettatori del secondo millennio appare povera: i figuranti avevano spade di legno, indossavano elmi di latta e le scene erano di cartone, ma un’analisi meno superficiale delle riprese in bianco e nero firmate da Citto Maselli (1952) e conservate dall’Istituto Luce, le rubrica invece come una bella testimonianza sia etnografica sia di tecnica cinematografica neorealista, un prezioso documento di usanze e costumi che identificano un popolo, come scriverebbe l’antropologo Ernesto De Martino. Partendo da questa testimonianza storica, come ricorda nello stesso articolo, Giulia Talamo, esperta di danze folkloristiche e rappresentazioni etnocoreutiche locali, si è cercato di realizzare una rappresentazione teatrale. Tutto questo, ricorda il Sindaco Giuseppe Guida, è un anticipo di un progetto più articolato che è in programmazione per l’estate del 2022 e che riproporrà in toto l’assalto saraceno. L’opera, invece, che si terrà venerdì 15 ottobre, alle ore 21:00 presso la Chiesa di S. Maria Assunta, dopo la processione, è stata affidata ad una coppia di ottimi professionisti. Il titolo della rappresentazione è “Posa Posa”, quanto mai emblematico, perché espressione linguistica legata alla stessa etimologia del nome “Positano”, l’autore è Ario Avecone, che ne firma anche la regia, con lui il Maestro Simone Martino, che invece ha composto le musiche. Ario Avecone e Simone Martino non sono nuovi alla teatralizzazione di fatti storici, ricordiamo su tutti il musical “Amalfi 839AD” che vanta più di 700 repliche. In “Posa Posa” i due artisti misurano il loro talento ancora una volta con episodi leggendari della storia antica di Positano, anche per questo il “Mar” (Museo Archelogico Romano), sempre per precisa volontà dell’Amministrazione comunale, resterà aperto per visite speciali a sottolineare quanto la “Storia” con la esse maiuscola è protagonista di questa manifestazione. La sinossi dell’opera, che firma Avecone, ci racconta di una nave alla deriva, alcuni misteriosi frati che si salvano da una tempesta e decidono per riconoscenza di donare un’icona della Madonna a quella comunità di pescatori che li ha accolti, che diventerà Positano. Questo il prequel della vicenda. Dopo un salto temporale di un secolo, la narrazione teatrale pone al centro della scena due giovani innamorati, che si ritrovano dopo un decennio di lontananza forzata, dovuta a guerre intestine tra famiglie locali. Ma un grave pericolo incombe sul borgo di pescatori: i saraceni. Nella notte del 14 agosto un gruppo di pirati sbarca sulla “Spiaggia Grande” e dopo aver messo a ferro e fuoco il paese, s’impadronirà del quadro della Madonna nera. Sarà il giovane positanese, per amore e per fede, il protagonista di una rocambolesca avventura, che salverà la città nel segno e sotto la benedizione della Vergine. A fare da cornice alle vicende dei due giovani, due splendide statue in bronzo raffiguranti un cristiano e un saraceno, realizzate da due artisti emergenti Delfo Palumbo e Francesco Cretella, che doneranno, a fine manifestazione, le opere al Comune di Positano. Come sottolinea Giuseppe Guida la manifestazione “Positano tra storia e leggenda” pone l’accento sulla costruzione di un’identità quella del popolo della Città verticale, da questa certezza parte la sfida al futuro che ancor oggi si costruisce insieme. La scelta poi di due giovani amanti che arricchisce la narrazione non è casuale perché, come ci insegna Don Danilo Mansi “La famiglia è la casa di Dio, il luogo più bello in cui tutto il suo amore si manifesta”. Positano nasce con questi valori, quelli legati all’istituzione famiglia, al rispetto dell’altro, all’accoglienza e all’unione solidale tra cittadini sotto lo sguardo amorevole della Vergine. di Luigi De Rosa

Evento Gratuito. Per info e prenotazioni:
Tel: 0898122535 WhatsApp: 3349118563
Email: segreteria.sindaco@comune.positano.sa.it

L’accesso agli eventi in programma è consentito previa esibizione del Green pass

Generico ottobre 2021
Chiesa di Santa Maria Assunta, Positano (particolare dell’altare maggiore)

info Comune di Positano : http://comune.positano.sa.it; 

info Mar http://marpositano.it/villa-romana/

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