Tifosi del Massa Lubrense Calcio insultano un calciatore del Cercola vittima di infortunio, ma è stato un equivoco

Durante la partita disputata dal Massa Lubrense Calcio contro il Cercola si è purtroppo verificato un episodio increscioso ai danni di un calciatore della squadra del Cercola infortunatosi. Sulla vicenda riportiamo il post pubblicato da Lello Acone sul suo profilo Facebook: «Son tornato da poco dal Campo Cerulli e ho aspettato qualche minuto aspettando prima che si affievolisse almeno un po’ il disgusto che ho provato oggi in campo e non penso di essere stato il solo a provarlo almeno a sentir tanti amici in primis calciatori e forze dell’ordine. Il Massa Lubrense Calcio ha vinto per uno a zero contro il Cercola con cui condivideva il primato in classifica e dovrei essere ai quattro cieli come sempre ma stavolta non è così. Per un attimo ho pensato che si fosse rotto l’incantesimo che mi lega da più di cinquant’anni con i colori neroazzurri massesi ma poi dopo essermi calmato ho pensato che se il Signore non distrusse la città per un giusto che vi trovò io non abbandonerò mai il Massa Calcio per colpa di qualcuno che oggi si è macchiato di antisportivismo al massimo livello.

Il motivo è presto detto. Siamo agli sgoccioli del match, ormai il recupero è iniziato, ed un giovane calciatore avversario dopo una rovesciata cade male con il braccio e non si sa ancora se se lo è rotto o se è uscito dalla sua posizione. Il ragazzo grida straziato dal dolore e della gravità dell’accaduto se ne accorgono immediatamente il direttore di gara ed i calciatori di entrambe le squadre che fanno subito intervenire l’ambulanza che si trovava al Cerulli. E qui comincia quello che non avrei mai voluto vedere né ascoltare: alcuni tifosi, tifosi poi, cominciano a prendere in giro e ad insultare il ragazzo caduto in terra tra dolori lancinanti mettendo anche in dubbio quel che gli era capitato e nonostante l’invito a rispettare il ferito ed a smetterla rivolto loro dagli stessi calciatori massesi, dai dirigenti, dal mister, dalle forze dell’ordine e dalla stragrande maggioranza dei tifosi presenti hanno continuato per un bel po’ dimostrando la brutta faccia del tifo.

Non faccio nomi ma tutti noi a partir dagli stessi calciatori, dai loro beniamini che li invitavano a smetterla li abbiamo visti. Quel ragazzo potrebbe essere stato un loro figlio o un fratello e quel loro comportamento non ha fatto loro di certo onore. Di certo anche loro a mente fredda si renderanno conto di quanto sia stato antisportivo il loro comportamento e provo ad immaginare se la scena si fosse verificata a ruoli invertiti ed avrebbero visto un loro fratello, figlio o amico con un braccio spezzato e qualcuno ad offenderlo e a sghignazzare cosa avrebbero provato.

Domani o appena vedo assessore allo sport e dirigenti Massa Calcio mi farò promotore di un gesto di conciliazione con quello sfortunato ragazzo, che so… pure una maglietta o un gagliardetto del Massa, un qualcosa di simbolico, non importa il valore venale, ma che sia una testimonianza della vicinanza della nostra Società Gloriosa a quel giovane che oggi ha lasciato quel campo dove aveva cercato di portare acqua al mulino della sua squadra a bordo di una cupa ambulanza. Dai miei social la mia vicinanza e quella di tutti gli sportivi massesi al giovane calciatore, alla sua Società ed alla sua famiglia».

Aggiornamenti , si sarebbe trattato di un equivoco perchè si pensava che il giocatore fingeva

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