Salerno, terremoto giudiziario al Comune. Interrogatorio fiume dell’imprenditore delle Coop

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Salerno, terremoto giudiziario al Comune. Interrogatorio fiume dell’imprenditore delle Coop . A scriverne oggi su Il Mattino, principale quotidiano della Campania , Petronilla Carillo
Salerno. È stato il procuratore capo di Salerno, Giuseppe Borrelli, a dare il via all’interrogatorio di Fiorenzo Zoccola, detto Vittorio, dinanzi al gip Gerardina Romaniello. Sue le prime domande all’indagato chiave dell’inchiesta che si è trasformata in un vero e proprio terremoto giudiziario per il Comune di Salerno. Con lui anche i sostituti Elena Cosentino e Guglielmo Valenti. Ma, non appena «l’imprenditore» delle coop ha iniziato a rispondere alle domande dei magistrati, quello che doveva essere un interrogatorio di garanzia si è ben presto trasformato in un interrogatorio investigativo. È durato otto lunghissime ore, dalle 11.15, quando Zoccola è giunto in cittadella giudiziaria scortato dagli agenti della polizia penitenziaria, fino quasi alle 19 di ieri pomeriggio quando è stato riaccompagnato nella sua cella del carcere di Fuorni. Al suo fianco, per otto lunghe ore, il suo legale di fiducia, il penalista Michele Sarno. Rinviato a lunedì, invece, l’interrogatorio di Giovanni Savastano, detto Nino, difeso dall’avvocato Cecchino Cacciatore. È stato proprio il legale del consigliere regionale e assessore comunale a chiedere di far slittare la data per poter visionare bene il fascicolo avuto tra le mani soltanto nel pomeriggio di martedì.
Sicuramente in otto ore Zoccola avrà non soltanto chiarito la propria posizione giudiziaria ma avrà anche spiegato la natura dei rapporti con una serie di personaggi politici e amministrativi che ruotano intorno alla vicenda giudiziaria. Proprio per questo il verbale è stato segreatato come, segretate sono anche alcune parti del provvedimento cautelare eseguito dagli uomini della Squadra mobile di Salerno lunedì mattina.
IL PERSONAGGIO
Zoccola, alla luce del vastissimo materiale indiziario raccolto di poliziotti, è indicato dal gip qiale «promotore del sodalizio»: colui che attraverso le figure dei politici di riferimento, «tra i quali Felice Marotta (ex dirigente del Comune ed ora membro dell’ufficio staff del sindaco Napoli) indagato in stato di libertà, Fabio Polverino (consigliere comunale non indagato, figlio di Giuseppe, uno dei vigili autisti del governatore De Luca finito nella vicenda promozioni) e Giovanni Savastano (consigliere regionale e assessore uscente del Comune di Salerno, ora ai domiciliari) – scrive sempre il gip – cerca di conquistare sicure garanzie per il suo futuro imprenditoriale attraverso solidi agganci locali. È il finanziatore del gruppo non solo e non tanto per il fatto che sono sue le spese cui il sodalizio fa fronte in occasione degli incontri conviviali (cene presso il ristorante Il Golfo e La Meridiana di Castelrovere), ma, soprattutto, per la capacità di organizzare, in tempi rapidissimi, finanziamenti (attraverso tesseramento) per le campagne elettorali dei soggetti di volta in volta a lui indicati dalla parte politica».

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