Positano, ondata di furti di bicicletta. Due prese solo alla Crara Nova, cosa fare per evitarlo?

Positano, ondata di furti di bicicletta. Due prese solo alla Crara Nova, cosa fare per evitarlo?  Nella perla della Costiera amalfitana sono arrivati i ladri di bicicletta, due solo l’altra notte, alla Crara Nova, quartiere di Liparlati, sulla SS163. Da qui in fuga verso  Sorrento, Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli, ma cosa si può fare? 

La soluzione più aggiornata dal punto di vista tecnologico, è un GPS con app (si chiama BiCiclope) che di fatto lancia un allarme automatico in caso di furti. La soluzione più classica, adottata in tante città come Milano, è quella di istituire un registro comunale, con tanto di foto del mezzo e un marchio per ogni bicicletta. Ma nulla ferma i ladri di biciclette, e mentre da una parte arrivano i bonus per incentivare gli acquisti, dall’altra parte l’Italia è il regno dei furti a due ruote.

 

FURTO DI BICICLETTE IN ITALIA

Un furto di bici ogni due minuti. La vera croce per i ciclisti in Italia, dopo la scarsa sicurezza delle ciclabili, si chiama: ladri di bicicletta. Purtroppo, a fronte di 14 milioni di italiani che si spostano, almeno una volta alla settimana, in biciletta, ci sono i 320mila furti l’anno denunciati dalla Fiab, la Federazione italiana amici della bicicletta, in un’indagine nazionale ad hoc su questo tema.

Tutti si riempiono la bocca citando la ricchezza del settore delle due ruote in Italia (vale 6,2 miliardi di euro di fatturato) e il risparmio di carburante grazie all’uso delle bici (127 milioni di euro l’anno), ma nessuno riesce a contenere i furti che, solo in una importante città come Milano, sono circa 300 al giorno.

 

I SITI CHE AIUTANO CONTRO IL FURTO DELLA BICICLETTA

Come evitare quindi la brutta sorpresa di scendere sotto casa e non trovare più la propria bicicletta? Tanti italiani hanno deciso di iscrivere la propria bici nel Registro italiano bici, una piattaforma consultabile anche dalle forze dell’ordine, che permette di identificare il proprietario della bicicletta, segnalare un furto o un ritrovamento e verificare se il prodotto che si sta comprando è stato rubato.

Vi sono poi Mappa la Tua Città, un portale che si configura come un vero e proprio osservatorio permanente sul fenomeno dei furti di bicicletta e dei ritrovamenti di quelle abbandonate e Rubbici, un punto di riferimento per chi ha smarrito la propria due ruote.

E aumentano sempre di più anche le app pensate proprio per scongiurare un eventuale furto della biciclet

COME NON FARSI RUBARE LA BICICLETTA: TRUCCHI E SUGGERIMENTI

Esistono però alcuni semplici trucchi che possono aiutarci a difendere la nostra bicicletta dai ladri: piccoli accorgimenti utili che potrebbero aiutarci a prevenire il furto. Vediamo insieme quali sono:

  • Innanzitutto, quando non vi serve, assicuratevi che la bici sia ben legata al supporto dove avete deciso di collocarla e ricordate di legare sempre la parte resistente del mezzo e non solo quelle facilmente rimuovibili come la sella e il manubrio.
  • Scegliete inoltre un buon lucchetto: tralasciate quelli a spirale più facilmente scassinabili e optate per quelli a “U” o a “pitone”, più sicuri. Scegliete anche una buona catena.
  • Provate a dare un aspetto vintage alla vostra bici: la renderà meno interessante per un eventuale furto.
  • Annotate il numero di telaio e fotografate la bicicletta: può esservi utili per l’identificazione del mezzo in seguito al suo ritrovamento.
  • Un semplice trucco potrebbe poi essere quello di apporre dentro le manopole o nel tubo della sella un foglietto su cui indicare i vostri dati, anche semplicemente il proprio nome: un accorgimento che potrebbe rivelarsi utile per identificare la nostra bici in caso di furto o per dimostrare che è il nostro mezzo nel caso in cui la si incontri per strada successivamente al furto.
  • Non lasciate mai la bicicletta senza lucchetto e catena, neppure se dovete parcheggiarla per pochi minuti.
  • Parcheggiate sempre nei luoghi in cui circola molta gente e dove tutti possono accorgersi di un eventuale furto. Evitate invece i vicoli e i posti nascosti dove c’è poca gente.
  • Quando parcheggiate la bici ricordate di portare con voi tutti gli accessori che potrebbero essere facilmente rubati come il contachilometri, la borsa da cicloturismo, la borraccia e così via.
  • Denunciate sempre l’eventuale furto della vostra bicicletta.
  • Non comperate mai una bici per strada o in luoghi non dedicati alla vendita ufficiale: nella maggior parte dei casi si tratta di biciclette rubate. Scegliete sempre le officine autorizzate, i negozi o i grandi magazzini per l’acquisto della vostra due ruote.

 

COME MILANO FERMA I LADRI DI BICICLETTE

Sulla pagina Facebook milanese intitolata Bici rubate e ritrovate i follower sono più di 19mila, ma finora soltanto poche bici sono tornate nelle mani del legittimo proprietario. E così il comune del capoluogo lombardo ha deciso di correre ai ripari, prima grande città italiana a farlo, utilizzando la forza del web. La mossa è semplice: c’è un elenco online e un sistema di registrazione con tanto di codice antifurto, che dovrebbe favorire il recupero della bici rubata ed evitare la ricettazione. Sul sito del Comune ci sarà un vero registro nel quale il proprietario inserirà i dati della bicicletta e una foto. Poi riceverà un voucher con un codice per farsi marchiare il mezzo in un centro autorizzato. La soluzione piace molto alla Fiab, l’associazione dei ciclisti italiani con 150 sezioni in tutta Italia e 20mila iscritti, che già parla di un modello nazionale da applicare in tutti i comuni italiani.

APP BiCiclope

Si tratta di un dispositivo gps, da inserire nel manubrio della bicicletta, e di una app con autonomia di tre anni. Di fatto è come un social network che funziona con il seguente meccanismo: se la bici viene rubata e passa vicino ad uno degli utenti dei social network, il suo smartphone dà l’allarme in automatico. In pratica, BiCiclope connette in un’unica rete gli utenti di bici che formano una comunità per proteggersi, insieme, dai ladri di bicicletta. Il piccolo impianto costa 30 euro.

APP SAVE MY BIKE

Ulteriore aiuto per la prevenzione e il contrasto dei furti di bici viene da un progetto della facoltà di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Pisa, finalista al premio RegioStars 2018 che premia le migliori iniziative realizzate attraverso l’utilizzo di fondi della Comunità Europea, infatti, ha pensato una cosa tanto semplice quanto innovativa. Che permetterà ai ciclisti urbani di sentirsi al sicuro nell’affidarsi al servizio di bike sharing.
Si tratta di un vero e proprio antifurto satellitare per biciclette, che funziona attraverso una applicazione e un sito web: ad ogni telaio viene fatto corrispondere un codice mediante registrazione, e così l’utente può monitorare in tempo reale gli spostamenti della bicicletta.

Come si fa a tenere traccia della bici? Attraverso sensori (assolutamente sostenibili perché a basso costo e passivi, cioè auto-alimentati) RfID, basati sulle radiofrequenze.

Come funziona con il Telepass, la bici può essere localizzata ogni qual volta un ausiliare del traffico che abbia un lettore di tag fa partire un avviso di ritrovamento al legittimo proprietario. Contestualmente al momento in cui si ritrova una bici rubata. Ove non bastasse a dissuadere i ladruncoli dai furti di biciclette, si prospetta la creazione di aree sicure in cui lasciare la bici, e un segnale acustico o un avviso che arriva cellulare in caso di furto.

COME SVENTARE IL FURTO DI BICICLETTE

Ulteriore possibilità che la piattaforma offre al possessore di bici è quella di poter denunciare il furto dalla piattaforma e dall’applicazione GoodGO, su cui si può caricare la foto della propria due ruote e renderne facile il riconoscimento, anche dagli altri utenti. Un social network di prevenzione dei furti accessibile con un semplice click.

Obiettivo è chiaramente incentivare la mobilità sostenibile e tenere al sicuro le biciclette dai furti quotidiani, e stando alle cifre del progetto pilota a Livorno, avviato gratuitamente su 1000 veicoli, funziona. I furti sono diminuiti.  In seguito saranno poi i singoli comuni a gestire le installazioni dei dispositivi per i ciclisti che ne faranno richiesta.

LADRI DI BICICLETTE

Applicando questo sistema alle piattaforme di bike sharing, forse si potrebbe rendere la vita difficile ai teppisti, ai vandali e ai ladruncoli di biciclette, e rendere un buon servizio a chi vuole utilizzare la mobilità dolce e sostenibile per i suoi spostamenti.

Commenti

Translate »