Positano, Chiesa di S. Maria delle Grazie una rosa per non dimenticare foto

Positano (SA) Ieri all’interno della Chiesa di Santa Maria delle Grazie (Chiesa Nuova) è andato in scena l’ultimo atto dei tre previsti dalla kermesse “Positano tra storia e leggenda”, “una serie di percorsi culturali che sappiano essere eventi di intrattenimento di qualità e allo stesso tempo, momenti di valorizzazione dei beni culturali e del folklore“, queste le parole dei responsabili della Scabec, società in house alla Regione Campania, che con il Comune di Positano ha promosso la rassegna. Dall’altare il soprano Giusy Celentano ha aperto l’evento, accompagnata all’organo dal Maestro Marianna Meroni, intonando il Magnificat di Mons. Marco Frisina, a questo sono seguite le opere: Ave Maria di Giulio Caccini (Vavilov), l’Inno alla Madonna di Positano di Proietti e il “Magnificat, l’anima mia esulta” di Casini e Ciardella. Opere religiose eseguite con la professionalità e il talento riconosciuto alle due musiciste di Positano, che ben incarnano il pensiero di un gigante della musica religiosa Mons.Frisina, che vuole l’interprete del canto liturgico coinvolto con mente, cuore e corpo rivolti all’universale. Ed è con questa eco diffusa nella navata del tempio mariano che in parte si è stemperato il dolore presente in questi giorni a Positano, che si sintetizza nell’espressione drammatica di un poeta antico: i padri non dovrebbero mai sopravvivere ai figli. Ma come hanno ricordato il Sindaco Dr.Giuseppe Guida e il parroco Don Danilo Mansi è in questi momenti che vengono fuori i veri valori che fanno di un popolo una Comunità. Valori ereditati dal passato che rappresentano anche una base solida su cui costruire la comunità di domani, è questo il concetto che ha sempre animato “Positano tra storia e leggenda” ribadito anche ieri sera dal Sindaco Giuseppe Guida. Alla performance di Giusy Celentano e Marianna Meroni è seguita l’opera musicale “Rosa”, testo a firma di un ottimo autore, Giampietro Marra, cilentano come Antonio Speranza, che ieri si è diviso tra la conduzione della serata e la regia teatrale, professionalità e talento, pregi che appartengono da sempre anche al Maestro Simone Martino, che ha realizzato le musiche. “Rosa” di Giampietro Marra è una storia sull’amore, sui contrasti che sorgono nelle comunità quando questo sentimento lega un uomo e una donna, che appartengono a religioni diverse e sulla resilienza al razzismo e la rinascita. Marra firma una storia ben costruita con un colpo di scena finale che rende la vicenda narrata molto più intrigante, meno scontata. I personaggi principali sono stati affidati a cantattori la cui bravura è stata più volte apprezzata dal pubblico di Positano, Eleonora Esse che si è calata nei panni di “Rosa” il personaggio principale, la ragazza che si innamora del giovane turco; “Alì”, il giovane mussulmano che ha conquistato il cuore di Rosa, è stato invece interpretato da Giovanni De Filippi, con loro Francesca Sorriento interprete di “Teresa” la balia e infine un eccellente voce narrante Michelangelo Nari. Con “Rosa” di Marra con musiche di Martino si chiude una stagione, che ha fatto del teatro musicale il vero protagonista dell’intrattenimento culturale a Positano, grazie soprattutto ad una rassegna “Vicoli in Arte” e ai suoi due direttori Giulia Talamo e Ario Avecone che sono stati i motori creativi di molteplici eventi apprezzati da pubblico e stampa. Con l’evento di ieri si è concluso anche il percorso mariano che “Positano tra storia e leggenda” ha proposto nel percorso verticale legato alle cinque chiese dedicate a Maria e non potevano che essere Luca (1: 46-55) e il suo Magnificat con una “rosa candida” come quella legata ai noti versi del Paradiso di Dante a congedarci degnamente da questo importante appuntamento con la storia positanese.
di Luigi De Rosa

Positano, Chiesa di S. Maria delle Grazie una rosa per non dimenticare
Positano, tra storia e leggenza” i saluti del Sindaco Giuseppe Guida e del parroco Don Danilo Mansi.

info Scabec : http://www.scabec.it

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