Piano di Sorrento, il Gabbiano ferito e una giornata fra la burocrazia. La polizia metropolitana di Napoli non interviene da mesi
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Ci siamo trovati questa mattina davanti all’entrata della redazione di Positanonews un gabbiano ferito . E abbiamo sentito il dovere civico e morale di allertare le istituzioni sul principio umanitario , per cui nessun essere vivente dovrebbe soffrire, e sul principio per cui vi sono dei motivi igienico-sanitarie che dovrebbero imporre interventi per questo tipo di situazioni. Il risultato è che abbiamo passato una giornata fra telefonate varie e la ricerda di soluzioni. Il primo a chiamarci, e l’unico in Penisola Sorrentina, è stato Claudio d’ Esposito del WWF Terre del Tirreno che è alle prese già con il salvataggio di decine di piante e animali e, ricordiamolo, è un volontario, presidente di una associazione di volontariato .
Facciamo un breve riassunto , stamattina troviamo il gabbiano ferito ad un’ala, facciamo diverse telefonate. Ci rechiamo all’ASL , all’ufficio che si occupa di veterinaria, proprio qui vicino , in Via Bagnulo. Da loro abbiamo ricevuto cortesia, gentilezza e disponibilità, ma non possono intervenire se non per un sopralluogo, che hanno fatto. Il sopralluogo ha certificato che in effetti il gabbian ha un’ala ferita e dovrebbe essere curato. L’unica struttura che lo può fare è il Frullone di Napoli, ma non sono abilitati al trasporto a Napoli, essendo l’Asl di competenza loro quella di Castellammare. Il trasporto dei volatili in realtà lo possono fare il corpo della forestale e la polizia provinciale, oggi della città metropolitana, ma da maggio, visti gli impegni sul Covid, non lo fanno più . Ovviamente non si mette in discussione la loro disponibilità, mancanza di personale, altri impegni, siamo d’accordo. Ma le istituzioni dovrebbero sopperire in qualche modo, o si pensa che il cittadino debba risolvere da solo problemi del genere, anche con risvolti igienico-sanitari, che non gli competono?
Quindi occorre trasportare a Napoli il volatile. Basta anche arrivare a Napoli non necessariamente all’Ospedale Frullone, ci spiega Claudio, poi si chiama un’ambulanza della ASL che lo preleva, un servizio che qui non c’è, ci spiega che sono i volontari che notte e giorno affrontano queste paturnie. Poi facciamo un articolo appello anche per sensibilizzare i cittadini e gli animalisti, sperando che non sia sempre e solo il WWF a farsi carico di tutto. Nel pomeriggio ci contattano per il Lipu addirittura da Napoli dove era arrivato il nostro appello su Positanonews.it , ci dicono fateci arrivare il volatile qui e ci pensiamo noi . Allora ci rivolgiamo ai traghetti e alla Circumvesuviana, gli addetti gentilmente ci dicono che non possiamo lasciare un volatile in un pacco non accompagnato da nessuno .
Insomma nulla da dire e da eccepire all’ASL di Via Bagnulo, che ripetiamo sono stati gentilissimi e tempestivi, facendo anche sopralluogo e relativa relazione. In pratica il gabbiano è finito davanti alla redazione di Positanonews e abbiamo sentito il dovere morale e civico di allertare tutti, perchè riteniamo che nessun essere vivente debba soffrire, crediamo che ci siano anche motivi igienico sanitarie, che a questo punto potrebbero interessare anche il sindaco che è la massima autorità sul posto e magari organizzare un trasporto . La Regione Campania dovrebbe trovare una soluzione, oggi abbiamo scoperto che i volatili in Penisola Sorrentina , se non c’è volontario del WWF, e sottolineaiamo volontario, perchè si sobbarca tempo e spese, vengono abbandonati al loro destino. Può sembrare a qualcuno una questione di poco conto, ma denota intanto insensibilità e malfunzionamento del sistema, inoltre anche illeciti istituzionali visto che vi sono delle leggi a proposito che andrebbero rispettate.
Domani è un altro giorno, abbiamo portato un pò d’acqua e cibo al gabbiano, non possiamo fare altro.