Piano di Sorrento, Cappiello nomina la Giunta, tutte le donne per evitare polemiche. Si sacrificano Russo e Ruggiero

Piano di Sorrento, Cappiello nomina la Giunta, tutte le donne per evitare polemiche. Si sacrificano Russo e Ruggiero l neo sindaco di Piano di Sorrento, Salvatore Cappiello, nomina la sua prima giunta municipale. Ad una settimana esatta dall’esito del voto che ha sancito la sua vittoria e quella della sua lista ForteMente Piano nei confronti del primo cittadino uscente e del gruppo di Piano nel Cuore, il nuovo capo dell’amministrazione del Comune costiero procede alla scelta dei componenti l’esecutivo.

La giunta, pertanto è formata da Giovanni Iaccarino, che assume anche l’incarico di vice sindaco, e poi da Antonella Arnese, Annalisa Pasquariello, Marco D’Esposito ed Anna Iaccarino. L’efficacia del provvedimento del sindaco Cappiello resta comunque subordinata all’accettazione da parte dei neo assessori ed alla presentazione dei documenti necessari. L’atto sarà poi sottoposto al primo Consiglio comunale per la ratifica.

Quello che appare evidente già scorrendo i nomi è la svolta rosa del nuovo sindaco visto che la maggioranza degli assessori è di sesso femminile. Altro elemento che emerge è l’assenza nel nuovo esecutivo di Giovanni Ruggiero, super votato con 900 voti, che è già stato sindaco di Piano di Sorrento tra il 2006 ed il 2016, ed è stato colui che ha voluto fortemente questa lista con Luigi Iaccarino, e Costantino Russo, il terzo degli eletti.

Un sacrificio momentaneo per non far “rompere” il giocattolo. E’ chiaro che Marco D’Esposito, nonostante avesse avuto pochi voti, volesse il posto di assessore, al quale ha rinunciato pochi giorni prima delle elezioni abbandonando il sindaco uscente Vincenzo Iaccarino, lasciare il ruolo di assessore per consigliere forse non era il massimo,  e anche Anna Iaccarino, meno votata dalla Pasquariello, da fondatrice del movimento Piano Forte.

Per il momento allora la situazione è questa, come Positanonews ha previsto qualche giorno fa per Giovanni Ruggiero è possibile il posto di Presidente del Consiglio, mentre per Costantino Russo,  qualche ruolo nell’ambiente, che ricopriva già come assessore con Vincenzo Iaccarino ,  o altri incarichi, al momento rimane fuori Maurizo Gargiulo, che non è stato aiutato da nessuno a quanto pare, il dottor Gargiulo, molto stimato, e già candidato sindaco votatissimo all’epoca contro Ruggiero, era in pectore un candidato sindaco di un movimento , ma ha poi scelto di passare con Cappiello, le aspettative erano alte, o Giunta o Presidenza del Consiglio.

Ultimo tassello da risolvere quello del segretario comunale ,  sicuramente preparatissimo, ma per la logica dello “spoil system”si pensa a un ritorno dell’epoca di Ruggiero,  che sta quotidianamente al fianco di Cappiello , ma come succede in questi casi la scelta si fa all’ultimo giorno utile.  Successivamente si metterà mano all’ufficio tecnico dove, come dicono i rumors, è previsto lo spostamento di Amodio,  motivo che ha visto unirsi tutti i tecnici carottesi contro Iaccarino , poi Cappiello potrebbe mettere mano anche sulla polizia municipale,  ma  sugli uffici si inciderà sicuramente dal 2022.

Precisiamo che Fernando Maresca e Salvatore Mare, ex consigliere Movimento Cinque Stelle, NON FACEVANO PARTE di PianoForte, al quale non hanno mai aderito, ma , secondo la nostra analisi politica, erano vicini ad Anna Iaccarino, secondo noi. Mare è M5S e, pur non aderendo al gruppo, aveva proposto Anna Iaccarino come sindaco- Anna Iaccarino e Antonio D’Aniello facevano parte di Piano Forte e Fernando Maresca era sostenuto da Antonio D’Aniello, ma precisiamo che non avevano aderito al gruppo e che sono sicuramente uomini liberi e autonomi.  Nel gruppo , fra quelli che avevano aderito, c’era Toni Cocorullo, che  ci siamo dimenticati di citare, già capogruppo di minoranza a Meta, pure non eletto e Danilo Esposito, poi passato a Piano nel Cuore .  Quindi la nostra rimane solo una nostra analisi politica. Rimane la considerazione che Anna Iaccarino, secondo la nostra analisi, non poteva rimanere fuori dalla Giunta, anche se le persone più vicine a lei non sono state fatte eleggere.

Delibera di nomina degli assessori

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